Anticontraffazione, Agfa ha la soluzione

20 luglio 2017
Sempre più, in particolare in Italia, il tema dell’anticontraffazione è di massima attualità. Tanti prodotti made in Italy vengono imitati o spacciati per tali da ogni parte del mondo per approfittare dell’immagine, di qualità estremamente alta, delle nostre produzioni locali per creare business. Agfa offre una serie di consigli e soluzioni utili per contrastare questo fenomeno.
Nelle ricerche che sono state fatte negli ultimi anni, sono stati stimati circa 60 miliardi di euro di imitazioni del made in Italy, di cui circa 6 miliardi di merce contraffatta e di 54 miliardi di prodotti che ispirano un origine italiana solo nell’ambito alimentare (fonte Federconsumatori). Un valore pari al doppio di quello che realmente noi esportiamo come prodotti realmente made in Italy nell’agroalimentare in tutto il mondo. Se aggiungiamo a questo la moda – altri 4,5 miliardi di euro – e tutto il resto del made in Italy di qualità ci rendiamo conto di quanto “fatturato” viene sottratto all’Italia dalle contraffazioni o imitazioni.

La confezione o l’etichetta di questi prodotti sono sicuramente elementi che possono essere utilizzati per cercare di controbattere questa brutta abitudine mondiale.



All’apparenza questa sembra una confezione come tante altre, ma vediamone alcuni dettagli. Guardando attentamente scopriamo una serie di elementi inseriti nella grafica che la rendono difficile o addirittura impossibile da riprodurre, gli areoplanini ad esempio sembrano uguali ma cambiano sequenza e inclinazione continuamente e senza strumenti adeguati queste cose sono impossibili da realizzare o richiederebbero talmente tanto tempo che non varrebbe più la pena di “copiare” il prodotto. Il segreto è tutto qui, cioè quello di poter fare tutto questo in maniera semplice per renderlo facile da realizzare ma difficile da riprodurre, e di conseguenza anche facile da riprogettare per poterlo cambiare frequentemente contrastando così qualsiasi proposito d’imitazione.

Esistono ovviamente sul mercato svariate soluzioni dedicate per fare tutto questo con costi abbastanza importanti, non alla portata di tutti. Poter invece rimanere nello standard dei software aggiungendo ciò che serve per renderli adatti allo scopo è una soluzione molto più semplice perché già si conosce l’utilizzo del software di base, come ad esempio Adobe Illustrator, e perché dei plug-in o degli add-on ad un programma già esistente hanno un impatto economico più contenuto.

Tra le varie soluzioni sul mercato, Arziro è la soluzione proposta da Agfa, nata sia per piattaforma PC che Mac ed appunto formata da una serie di plug-in per Adobe Illustrator. Può essere impiegato per la progettazione e produzione di confezioni, etichette, biglietti, coupon, marche da bollo, francobolli, badge aziendali, materiale bancario o documenti generici come certificati o diplomi.

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