Congresso d'autunno GIFLEX

26 aprile 2010
Riflessioni sul settore dell'imballaggio flessibileRiflessioni sul settore dell'imballaggio flessibileRiflessioni sul settore dell'imballaggio flessibile

L’11 e il 12 Ottobre si è svolto a Sorrento il tradizionale Congresso d’Autunno GIFLEX, l'Associazione che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili stampati sia in rotocalco che in flessografia.

Il Presidente, Ruggero Gerosa, per l’occasione ha delineato una situazione di settore tra luci ed ombre: il risultato complessivo per il 2007, infatti, in termini di volume e valore delle industrie produttrici di imballaggi flessibili aderenti a Giflex, è in buona crescita, seppure ad un livello più contenuto rispetto al 2006. Questo risultato positivo riflette la fase d’espansione che sta attraversando l’economia mondiale che, dall’anno scorso, ha fatto sentire il proprio effetto sull’Europa, principale mercato di sbocco, e sui consumi interni

Secondo Ruggero Gerosa «Sentendo tuttavia le imprese, si ricava la netta impressione che i significativi progressi registrati nei valori della produzione, non suscitino un particolare entusiasmo a causa delle crescenti difficoltà ad ottenere una redditività a livelli accettabili. Questo problema conferma quanto emerso dallo studio commissionato da Giflex alla società Prometeia sui bilanci delle imprese del settore, ossia che la tendenza alla flessione della redditività, è strettamente correlata con il continuo aumento della pressione competitiva sul settore.

Ciò che più preoccupa è il fatto che non solo cresce la pressione esercitata tradizionalmente da fornitori e clienti, ma è diffusa la sensazione che sia in forte crescita quella generata dall’elevata competizione interna, basata principalmente sul prezzo. Questo inasprimento, in gran parte, deriva dagli investimenti in macchinari e tecnologie per sostenere la crescita della domanda, che hanno portato ad un elevato costo in termini di intensità di capitale fisso e ad un consistente incremento della capacità produttiva installata, già da parecchio tempo sovradimensionata.

In questo contesto emerge ancora una volta la necessità di trovare delle soluzioni che, a nostro giudizio, possono essere ricercate solamente:
- nella crescita dimensionale o nella specializzazione delle imprese, per attenuare la pressione competitiva all’interno della filiera.
- nell’ampliamento del raggio d’azione, ossia nell’internazionalizzazione che, tuttavia, non si deve limitare alla sola fase di vendita all’estero in modo non strutturato; tutto ciò per mitigare: il livello di competizione tra le imprese; gli squilibri creati dagli elevati costi fissi per sostenere l’espansione dell’utilizzo di imballaggi flessibili».

L’11 e il 12 Ottobre si è svolto a Sorrento il tradizionale Congresso d’Autunno GIFLEX, l'Associazione che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili stampati sia in rotocalco che in flessografia.

Il Presidente, Ruggero Gerosa, per l’occasione ha delineato una situazione di settore tra luci ed ombre: il risultato complessivo per il 2007, infatti, in termini di volume e valore delle industrie produttrici di imballaggi flessibili aderenti a Giflex, è in buona crescita, seppure ad un livello più contenuto rispetto al 2006. Questo risultato positivo riflette la fase d’espansione che sta attraversando l’economia mondiale che, dall’anno scorso, ha fatto sentire il proprio effetto sull’Europa, principale mercato di sbocco, e sui consumi interni

Secondo Ruggero Gerosa «Sentendo tuttavia le imprese, si ricava la netta impressione che i significativi progressi registrati nei valori della produzione, non suscitino un particolare entusiasmo a causa delle crescenti difficoltà ad ottenere una redditività a livelli accettabili. Questo problema conferma quanto emerso dallo studio commissionato da Giflex alla società Prometeia sui bilanci delle imprese del settore, ossia che la tendenza alla flessione della redditività, è strettamente correlata con il continuo aumento della pressione competitiva sul settore.

Ciò che più preoccupa è il fatto che non solo cresce la pressione esercitata tradizionalmente da fornitori e clienti, ma è diffusa la sensazione che sia in forte crescita quella generata dall’elevata competizione interna, basata principalmente sul prezzo. Questo inasprimento, in gran parte, deriva dagli investimenti in macchinari e tecnologie per sostenere la crescita della domanda, che hanno portato ad un elevato costo in termini di intensità di capitale fisso e ad un consistente incremento della capacità produttiva installata, già da parecchio tempo sovradimensionata.

In questo contesto emerge ancora una volta la necessità di trovare delle soluzioni che, a nostro giudizio, possono essere ricercate solamente:
- nella crescita dimensionale o nella specializzazione delle imprese, per attenuare la pressione competitiva all’interno della filiera.
- nell’ampliamento del raggio d’azione, ossia nell’internazionalizzazione che, tuttavia, non si deve limitare alla sola fase di vendita all’estero in modo non strutturato; tutto ciò per mitigare: il livello di competizione tra le imprese; gli squilibri creati dagli elevati costi fissi per sostenere l’espansione dell’utilizzo di imballaggi flessibili».

 

L’11 e il 12 Ottobre si è svolto a Sorrento il tradizionale Congresso d’Autunno GIFLEX, l'Associazione che raggruppa i produttori di imballaggi flessibili stampati sia in rotocalco che in flessografia.

Il Presidente, Ruggero Gerosa, per l’occasione ha delineato una situazione di settore tra luci ed ombre: il risultato complessivo per il 2007, infatti, in termini di volume e valore delle industrie produttrici di imballaggi flessibili aderenti a Giflex, è in buona crescita, seppure ad un livello più contenuto rispetto al 2006. Questo risultato positivo riflette la fase d’espansione che sta attraversando l’economia mondiale che, dall’anno scorso, ha fatto sentire il proprio effetto sull’Europa, principale mercato di sbocco, e sui consumi interni

Secondo Ruggero Gerosa «Sentendo tuttavia le imprese, si ricava la netta impressione che i significativi progressi registrati nei valori della produzione, non suscitino un particolare entusiasmo a causa delle crescenti difficoltà ad ottenere una redditività a livelli accettabili. Questo problema conferma quanto emerso dallo studio commissionato da Giflex alla società Prometeia sui bilanci delle imprese del settore, ossia che la tendenza alla flessione della redditività, è strettamente correlata con il continuo aumento della pressione competitiva sul settore.

Ciò che più preoccupa è il fatto che non solo cresce la pressione esercitata tradizionalmente da fornitori e clienti, ma è diffusa la sensazione che sia in forte crescita quella generata dall’elevata competizione interna, basata principalmente sul prezzo. Questo inasprimento, in gran parte, deriva dagli investimenti in macchinari e tecnologie per sostenere la crescita della domanda, che hanno portato ad un elevato costo in termini di intensità di capitale fisso e ad un consistente incremento della capacità produttiva installata, già da parecchio tempo sovradimensionata.

In questo contesto emerge ancora una volta la necessità di trovare delle soluzioni che, a nostro giudizio, possono essere ricercate solamente:
- nella crescita dimensionale o nella specializzazione delle imprese, per attenuare la pressione competitiva all’interno della filiera.
- nell’ampliamento del raggio d’azione, ossia nell’internazionalizzazione che, tuttavia, non si deve limitare alla sola fase di vendita all’estero in modo non strutturato; tutto ciò per mitigare: il livello di competizione tra le imprese; gli squilibri creati dagli elevati costi fissi per sostenere l’espansione dell’utilizzo di imballaggi flessibili».

 

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