Digital Print World 2006

29 aprile 2006
La kermesse londinese del digitale alla quarta edizione: i padiglioni del polo fieristico di Earls Court, a Londra, hanno ospitato gli stand di fornitori di tecnologie e produttori di soluzioni digital oriented. Un successo senza precedenti, nello showcase proposto e nell’afflusso di visitatori registrato.

Sono numerose le manifestazioni dedicate ogni anno al mondo delle Arti Grafiche. A eventi trasversali, di portata globale e ad ampio respiro, quali Ipex o Drupa, orientati a offrire una panoramica a trecentosessanta gradi dell’industria grafica nel suo complesso, si affiancano esibizioni verticali, dal raggio d’azione circoscritto a singoli comparti della filiera. A differenziare le due tipologie di fiere, un aspetto ben preciso: se, guardando alle prime quali occasioni privilegiate per sondare il mercato, gli espositori tendono, nella maggior parte dei casi, a presentare prototipi, le kermesse small size e monosettoriali diventano invece veri e propri appuntamenti di business, laddove prodotti e soluzioni, ormai testati e messi in commercio, sono alla portata dei clienti, che ne possono valutare caratteristiche e qualità per decidere se procedere all’acquisto.
È proprio in quest’ottica che si deve guardare a Digital Print World 2006, lo show della stampa digitale di Londra svoltosi lo scorso ottobre, il cui successo è stato determinato in buona parte dalla particolare sinergia creatasi con Ipex, la fiera internazionale delle Arti grafiche di Birmingham: il pubblico, numeroso più che nelle tre precedenti edizioni, ha infatti visitato gli stand alla ricerca delle versioni finali di soluzioni, macchine, progetti addocchiati a Ipex. E tante sono state, a detta degli espositori, le trattative avviate e i contratti conclusi. “Abbiamo voluto puntare a offrire ai visitatori un’esperienza eclettica del ciclo produttivo della stampa digitale. Una overlook a trecentosessanta gradi, focalizzata al contempo sui prodotti chiave dello sviluppo del settore in questo momento del mercato”, ha sottolineato Richard Gayle, manager dello staff organizzativo della fiera.
Una fotografia dell’eventoSono stati quasi 5 mila i visitatori del Digital Print World, a esplorare la variegata offerta dei circa 100 espositori e a partecipare al ricco programma collaterale, articolato in oltre 50 presentazioni. Si è trattato di una audience di qualità, dal volto britannico e internazionale, interessata ai prodotti in vetrina e pronta a investire in stampanti digitali, sistemi di stampa e finishing, applicazioni, workflow e soluzioni web-to-print. La presenza, accanto agli operatori di stampa in senso stretto, di designer, pubblicitari e agenzie di marketing ha evidenziato un trend specifico del mercato: il crescente interesse per il potenziale creativo e la versatilità e flessibilità delle performance della tecnologia di stampa digitale.Nel cuore di Digital Print WorldPercorriamo insieme i corridoi del polo espositivo di Earls Court, che ha ospitato l’evento. Il nostro viaggio tra gli stand degli espositori, dalla stampa al finishing, parte da Canon. Nell’illustrarci lo showcase del gruppo giapponese, Ben Milford, direttore marketing della divisione professional, ha puntualizzato: “Qui a Digital Print World esponiamo una serie di prodotti nuovi, recentemente lanciati sul mercato: ad Ipex ne avevamo presentato i prototipi che abbiamo sviluppato, nei mesi successivi, sulla base del feedback raccolto dai visitatori di Birmingham. Mettendo in sinergia i due eventi, Ipex e Digital Print World, siamo riusciti a instaurare un fertile circolo virtuoso con i nostri interlocutori, i quali ritornando al nostro stand qui a Londra hanno trovato le soluzioni addocchiate in occasione di Ipex, ormai pronte e già in commercio. Possiamo dirci soddisfatti del ritorno registrato, in termini di contatti e di vendite”. In primo piano allo stand di Canon, image prograf iPF 8000, la stampante di grande formato che utilizzando il nuovo sistema a 12 colori a inchiostro pigmentato LUCIA offre prestazioni di qualità con un consumo ridotto di inchiostri. E ancora, il range delle stampanti imagePRESS, a partire dalla imagePRESS C1, macchina in grado di raggiungere standard qualitativi outstanding e di produrre stampati dal look litografico, fino alla imagePRESS C 7000 VP, stampante di formato A4 che consente di realizzare soluzioni full-colour, prove di taglio in tempo reale e servizi print-on-demand. Altro focus operativo della Canon, l’implementazione del servizio di supporto: a Londra ha lanciato l’innovativo “Canon Business Builder – partnering with the customer”, un progetto ad ampio respiro con il quale il gruppo si propone al cliente in veste di consulente, per aiutarlo a migliorare il proprio business sfruttando le perfomance dei sistemi Canon. “Stiamo puntando a mostrare ai nostri clienti non solo le potenzialità dei nostri prodotti, ma soprattutto le concrete possibilità applicative. Insomma, vogliamo far loro capire le opportunità inedite del digitale. La qualità della stampa del brand Canon è oggi al top: si tratta a questo punto di capire come farne miglior utilizzo, rendendola prezioso complemento alla litografia, attribuendole un ruolo ibrido nella produzione oppure facendone il core business operativo”. E, a proposito di produzioni ibride, proprio a Londra la Canon Europa ha annunciato l’avvio di una collaborazione con la Heidelberg per creare una connessione tra la stampante digitale Canon imagePRESS C 7000 VP e il flusso di lavoro Prinect Digital Print Manager del costruttore di macchine tedesco: l’obiettivo è quello di dare vita a un workflow ibrido offset/digitale per gli stampatori commerciali.
Incentrato sul rapporto/supporto alla clientela anche lo show di HP Indigo: “La maggior parte degli operatori sta focalizzando l’attenzione sull’implementazione del business. Proprio per questo abbiamo creato un team dedicato, che si occupi dello sviluppo di programmi ad hoc per seguire i nostri clienti e aiutarli nel rendere le rispettive attività sempre più profittevoli”, ci ha detto Paul Randall, responsabile marketing UK e Irlanda per la multinazionale americana. Del nuovo package Capture Business Success, firmato hp Indigo, Randall ha voluto mettere in luce tre programmi dalla portata innovativa: i corsi E-learning, studiati per offrire una overview del mercato e del marketing digitale, Job Estimator, strumento ideale per calcolare i costi del lavoro effettuato su stampa tradizionale e digitale e per aiutare il cliente nel definire di volta in volta le strategie produttive più adeguate e Print Service Provide (PSP), per registrare su un database i servizi forniti a ogni singolo utente e creare una preziosa fonte di informazione.
E sempre in vetrina allo stand di hp Indigo, due sistemi digitali 5000, particolarmente apprezzati dagli stampatori commerciali.
Per presentare le proprie soluzioni per la stampa digitale professionale la Ricoh ha allestito ben due stand, dedicati l’uno agli ambienti data center della divisione Ricoh Printing Systems e l’altro all’offerta della divisione CRD (Centralized Reproduction Department. Il diversificato portafoglio digitale spazia infatti da soluzioni high-volume e di grande formato a sistemi per la gestione del colore e per la duplicazione digitale fino a software per la gestione del flusso del lavoro.
Tra i prodotti under the spotlights presso lo stand della divisione CRD, i sistemi multifunzionali Aficio Colour. In particolare, MP 5560 e MP 1350 equipaggiati di software MicroPress ProSeries 7.0 di Efi, lanciato in anteprima proprio in occasione di Digital Print World e in grado di gestire 12 diversi lavori, in bianco e nero o a colori, su una singola interfaccia grafica. Altra novità di Ricoh, l’innovativa serie di stampanti GelSprinter, dedicata a utenti più piccoli: al posto dell’inchiostro questi sistemi utilizzano un gel particolare, il Liquid Gel, che asciugandosi immediatamente al contatto con la carta facilita la stampa fronte retro, crea un effetto di maggiore luminosità e si dimostra resistente all’acqua.
Protagonista dello stand di Kodak la NexPress 2500, lanciata in anteprima a Ipex e oggi in commercio. La macchina è in grado di stampare fronte e retro a una produttività di 2.500 fogli all’ora, cinque colori o quattro colori più finitura gloss o verniciatura speciale. In linea con una delle principali tendenze del mercato digitale, tutte le soluzioni di stampa Kodak possono essere configurate con i più svariati sistemi di finishing. “Gli stampatori sono sempre più sensibili al ruolo cruciale rivestito dal finishing anche nel mondo digitale. Per questo abbiamo voluto farci trovare pronti e abbiamo potenziato i nostri sistemi anche in quella direzione. Proponiamo ad esempio la stampante inkjet Versamark, ideale per stampatori digitali ma anche per stampatori litografici che vogliano personalizzare i propri lavori con particolari linee di finitura”, ha spiegato Pat Holloway, marketing manager della divisione Graphic Communication.
Una prospettiva digitale particolare è quella presentata da Presstek. “Il mondo degli operatori grafici ha iniziato a conoscere la tecnologia del Digital Imaging e a comprenderne le potenzialità. Nei mesi scorsi abbiamo infatti registrato un incremento nelle vendite della 52DI e della 34DI, trend confermato anche qui a Digital Press World”, ha esordito Quentin Baum, managing director di Presstek Europe. Insieme ai due sistemi DI, ha fatto bella mostra di sé sullo stand di Presstek anche TX52, il Computer to Plate che impressiona lastre senza bisogno di sviluppo chimico. “Il nostro CtP risponde alla crescente domanda di 2-up CtP imagers. La grande novità verte, poi, nell’utilizzo di inchiostri chemistry-free per l’impressione delle lastre. Lastre metalliche che offrendo il vantaggio del non utilizzo di elementi chimici risultano allineate a quelle dei CtP tradizionali sul fronte dei costi”.
Uno sguardo al finishing digitaleÈ uno dei settori che sta crescendo più velocemente quello del finishing per il digitale. Un protagonista del postpress digitale, la Horizon, il cui sistema Horizon SPF/FC-200A, una linea di produzione per il libro distribuita in Italia dalla Forgraf, è stato esibito presso lo stand della Graphic Arts Equipments, suo rivenditore nel Regno Unito. Incorporato a unità di punto metallico e taglio, consente di raggiungere una produttività di 4.500 libri all’ora. Horizon SPF/FC-200A è inoltre dotato di uno schermo touch-screen che rende rapidissime le operazioni di avviamento e conferisce al sistema ancor più flessibilità e funzionalità. Sempre durante la kermesse londinese, la Horizon ha lanciato la nuova versione di i2i Net-Work-Flow System, il network JDF per il finishing integrato al workflow MIS/JDF del brand, per offrire un management automatico di tutte le operazioni del dopo stampa.
A Digital Press World la Duplo International ha presentato presso lo stand di hp Indigo l’eclettica DC-645, la taglierina/cordonatrice/rifilatrice in grado di realizzare tutte e tre le operazioni in una sola passata. La macchina è stata collegata in linea con la stampante digitale hp 5000. “Abbiamo deciso di esporre insieme a hp per dimostrare ai nostri utenti l’efficacia di un sistema in grado di realizzare le operazioni di dopo stampa in linea, anche sul fronte della tecnologia di stampa digitale”, ci ha spiegato Peter Dyson, product marketing manager per la divisione del finishing digitale di Duplo International. “La stampante hp 5000 e la DC-645 sono state collegate tramite JDF automatizzato. Utilizzando sistemi MIS è inoltre possibile integrare al workflow tutte le operazioni di calcolo e valutazione, dai preventivi alle fatturazioni al rendimento di ogni singola commessa, per avere una overview a trecentosessanta gradi del ciclo produttivo. In una parola, siamo convinti che il finishing debba diventare digital. Per questo, per la nostra gamma puntiamo oggi sulla più ampia versatilità operativa, proponendo sistemi per il dopostampa utilizzabili sia con processi di stampa offset che che macchine digitali, in linea e non”.
La Watkiss Automation, azienda fornitrice di soluzioni di booklet in linea per tecnologia di stampa digitale, ha portato in primo piano PowerSquare 200, sistema di produzione del libro completo per applicazioni digitali. Incorporando i quattro processi di punto metallico, piegatura, spiralatura e taglio consente di realizzare libri fino a 200 pagine di spessore. Concludiamo la nostra piccola rassegna del dopostampa con lo stand della Ashgate Automation, che ha presentato la nuovissima CreaseMatic 150P, una taglierina per il settore digitale munita di uno speciale strumento a rotazione che consente di effettuare con precisione tutte le operazioni di taglio.
La prossima edizione di Digital Print World si svolgerà a Earls Court dal 16 al 18 ottobre 2007.

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