Editoria, pronta per il cambiamento

29 novembre 2016
“L’approvazione definitiva del DDL editoria è una buona notizia”, è il commento del Coordinamento della Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione (Acimga, Aie, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg) dopo l’approvazione alla Camera della legge sull’editoria.

Per il Coordinamento della Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione va dato atto al Governo e al Parlamento di avere individuato una serie di strumenti per affrontare la situazione di perdurante difficoltà del settore. Ora occorre far presto e attuare subito la norma sugli sgravi fiscali per gli investimenti pubblicitari sulla stampa. Per far fronte alla caduta degli investimenti pubblicitari sulla stampa (ancora in caduta del 5,1% sui quotidiani e del 3% sui periodici nei primi 7 mesi 2016) la Filiera sostiene la detassazione degli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani e periodici, misura che premia le imprese che investono in pubblicità. La misura, contenuta nella legge deve essere attuata con rapidità in quanto ha il duplice obiettivo di rilanciare gli investimenti pubblicitari, con la loro funzione di spinta ai consumi e, al contempo, garantire risorse a quotidiani e periodici, veicolo di cultura e libertà.
LA PROMOZIONE DEI CONSUMI CULTURALI
L’altro tema sul quale il Coordinamento richiama l’attenzione è quello della promozione della lettura e dei consumi culturali. Rimane forte la necessità di dare un nuovo impulso al consumo dei prodotti culturali da parte delle famiglie: la Filiera ha proposto una detrazione dalle imposte sul reddito delle persone fisiche per gli acquisti di libri, quotidiani e periodici, in percentuale all'importo speso nel corso dell’anno. La detrazione proposta dalla Filiera è utile per la promozione stabile della lettura e per sostenere il diritto allo studio e alla conoscenza, il cui esercizio alimenta il sapere e il futuro del nostro Paese. In questo senso il Bonus Cultura per i diciottenni è certamente positivo.
LE OPINIONI
ANES, Associazione Nazionale Editoria di Settore, esprime particolare soddisfazione per l’approvazione del Disegno di Legge per la riorganizzazione del settore editoriale, che ha recepito i lavori di oltre un anno del Tavolo indetto da Luca Lotti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria. “Abbiamo apprezzato modalità e tempi del lavoro svolto in questi mesi nell’iter parlamentare” dichiara il Presidente Antonio Greco, “tuttavia, ora ci aspettiamo che nell’esercizio della delega assegnata al Governo vengano adottate le misure discusse durante gli incontri tra le Parti, con particolate riferimento al prospettato credito di imposta sulla pubblicità a beneficio soprattutto dei piccoli editori, che storicamente non rientrano nella platea dei destinatari dei contributi diretti”.
Maurizio Costa, presidente della Fieg Federazione Italiana Editori Giornali, ha così commentato l’approvazione del DDL editoria: “Un importante traguardo a cui deve seguire il rapido avvio del cantiere delle misure per contrastare la crisi dell’editoria giornalistica del nostro Paese. L’editoria quotidiana e periodica è investita da una pesantissima crisi: negli ultimi 8 anni le imprese del settore hanno visto dimezzato i propri ricavi, con un crollo del fatturato pubblicitario di oltre il 60%. Una legge per il settore era indispensabile e oggi, grazie al lavoro del Governo e del Parlamento, la legge c’è, ma – trattandosi di una legge delega – è necessaria la rapidissima emanazione dei decreti attuativi”.
“Affinché le misure previste diventino concrete e operative – ha ribadito Costa – è indispensabile che vengano garantite, nella prossima legge di bilancio, le necessarie coperture finanziarie. Si adottino, quindi, senza indugio, le indispensabili misure per dare ossigeno alle imprese e in particolare: l’incentivazione fiscale degli investimenti pubblicitari incrementali, utile per il rilancio dei consumi e per garantire una ripresa degli investimenti pubblicitari sulla stampa quotidiana e periodica; la liberalizzazione della vendita di prodotti editoriali, per superare la critica situazione delle edicole; la copertura finanziaria dei prepensionamenti relativi ai piani di ristrutturazione e di riorganizzazione delle imprese editrici, per garantire il processo di trasformazione ed evoluzione necessario”.

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