Editoria, segnali di ripresa per il mercato del libro in Italia

21 dicembre 2012
Dati AIE: Editoria, migliora l’andamento del mercato dei libri in Italia. Al contempo, nel 2012 gli italiani amano sempre di più i libri digitali.

Primi segnali positivi arrivano dall'Associazione Italiana Editori in riferimento al mercato del libro in Italia. Secondo l'AIE, nella seconda parte dell’anno, l’andamento del mercato dei libri in Italia è migliorato. I primi numeri dell’indagine Nielsen che sarà presentata a “Più libri più liberi” (Roma, 6-9 dicembre) dicono che a fine ottobre si è registrata una piccolissima ripresa, dopo il consistente calo dei consumi del libro, che arriva a segnare un -7,5% a valore (pari a 82milioni di euro di spesa in meno nei canali trade): un segno meno ancora importante, spiegano dall’AIE, che però indica un progressivo recupero. Il mercato, infatti, registrava un -11,7% a fine marzo e un -8,6% a inizio settembre.

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Aumenta la percentuale di italiani che legge eBook

Ai dati incoraggianti che giungono dal mercato nazionale del libro, fa seguito la notizia che nel 2012 il 3% degli italiani leggerà eBook. Secondo i dati forniti da AIE, gli italiani amano sempre di più i libri digitali. Come loro anche in molte altre parti del mondo sono in continuo aumento i lettori di eBook. In Usa il 19% della popolazione adulta, con più di 18 anni legge su ebook reader, altrettanti lo fanno su tablet. Situazioni simili di crescita, anche se diverse nei valori percentuali perché legate a mercati meno “maturi” di quello americano, si riscontrano in Spagna, Germania, Francia. In Spagna il 7% di chi ha più di 14 anni dichiara di leggere ebook, mentre in Italia le previsioni parlano di un 3% di lettori digitali a fine 2012 un 3% (di chi ha più di 14anni). La lettura di ebook non è più solo confinata ai “reader” ma si sta sviluppando sempre più anche su device multifunzione. Negli Usa affianco a chi legge su Kindle (41%) crescono i lettori su iPhone (29%) e tablet (23%). “Si legge in mobilità - spiegano dall’AIE - non solo su lettori dedicati (da Kobo a Kindle) ma anche su tablet in cui la “pagina” del libro, la sua narrazione, i suoi contenuti informativi (e formativi), di servizio (le guide), professionali si devono confrontare con tutto ciò che si può scaricare e guardare: un giornale o un periodico, la posta, un sito Web, una partita di calcio, un film o un trailer. E potendo condividere al tempo stesso l’esperienza che si sta facendo con altre persone. Di fronte a questi cambiamenti gli editori offrono prodotti editoriali che non sono più solo prodotti di replica, che considerano la rete solo come un canale distributivo. Lavorano a prodotti nuovi, adatti alle nuove forme di utilizzo dei contenuti: un prodotto/narrazione reso interattivo per rispondere alle richieste di inte(g)razione del lettore, per completare l’informazione che trova sul giornale, per riempire le pause della mobilità con storie che possono stare nello spazio di alcune fermate di metropolitana, per le esigenze della didattica e del mondo professionale”.

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