I dati contano! Parola di marketer

21 novembre 2014
Un innovativo studio globale esplora il ruolo del marketing e della pubblicità data-driven in 17 paesi; più di 3.000 professionisti esprimono fiducia nella pratica e nel suo contributo crescente come un facilitatore di "customer centricity".

Con travolgente entusiasmo un gruppo di advertiser e marketer di tutto il mondo ha affermato l'enorme ruolo che i dati giocano nei loro lavoro, dando il via alla prima edizione di uno studio che è il primo del suo genere e il più grande mai realizzato da un consorzio globale di associazioni di marketing.

Oltre l’80% di questo panel globale (comprendente oltre tremila professionisti – marketer, advertiser, sviluppatori di tecnologia e fornitori di servizi - di 17 paesi) ha affermato che i dati giocano un ruolo significativo nel sostenere i loro sforzi.  E praticamente tutti (92.2%) hanno detto di aspettarsi che i dati crescano ulteriormente d’importanza nei prossimi anni.

I risultati vengono resi pubblici in un nuovo report, The Global Review of Data-Driven Marketing and Advertising (DDMA), da DMA Italia, project leader di questa iniziativa che si è sviluppata in seno alla GlobalDMA (un’alleanza di oltre 25 associazioni indipendenti di marketing di tutto il mondo).
Winterberry Group, azienda di consulenza e ricerca, con sede negli Usa, specializzata nelle discipline del marketing, dell’advertising, dei media e dell’informazione, ne ha curato la stesura. A cadenza annuale, il report confronta l’attuale stato del DDMA in 17 differenti mercati – con l’obiettivo di offrire ai professionisti del settore un aiuto per meglio comprendere e mettere in atto opportunità, sfide e dinamiche del mercato.

Tutti i dati del report si basano sui risultati di una survey online di oltre tremila fra marketer, advertiser, fornitori di servizi, tecnici e editori – portati da ciascuna delle 17 associazioni nei rispettivi mercati fra Luglio e Settembre 2014.
Ecco alcuni insight:

- E' un mercato in rialzo: Oltre tre quarti del panel (77.3%) ha affermato di essere fiducioso nella pratica del DDMA e sulle sue prospettive di crescita. Nei singoli mercati, questo dato rimane costante, anche se i rispondenti delle economie emergenti mostrano una maggior fiducia rispetto a quelli di mercati più larghi e maturi. In una scala da 1 a 5 (con 5 uguale a estrema fiducia) India e Sudafrica guidano la classifica, rispettivamente con 4.48 e 4.36.
- I budget di marketing crescono: Globalmente il 63.2% del panel afferma che i budget di DDMA sono cresciuti rispetto all’anno scorso – con un’ulteriore 10% (73.5% del panel) che si attende che i budget crescano ancora.

- I dati sono digitali, e il digitale è fatto di dati: i cinque canali promozionali che attraggono i nuovi budget – compresi website/e-commerce content, social media, mobile, paid search engine marketing and online display advertising - sono tutti nativi del mondo digitale. Questo non deve sorprendere, dato che i canali digitali sono quelli che hanno subito i maggiori aumenti di performance, con mobile, paid search engine marketing and website/e-commerce content in testa a tutti.
Guardando al prossimo anno, i canali digitali saranno probabilmente ancora al comando – con il mobile e i social a dettare il passo a tutti gli altri in termini di nuove spese.

- Gira tutto attorno ai consumatori: La maggioranza del panel (52.7%) ha affermato che “la domanda di sviluppo di comunicazioni più rilevanti/ di essere più customer-centric” è fra i fattori più rilevanti nell’indirizzare gli investimenti, superando qualsiasi altro fattore.
I rispondenti sono meno uniti quando si parla di ostacoli all’investimento, anche se uno in particolare – il “limitato accesso al budget necessario” – viene citato da un significativo 47.1%

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Tags: DMA Italia
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