Il 2018 della Federazione Carta e Grafica

20 novembre 2018
Presentiamo il commento di Pietro Lironi, Presidente della Federazione Carta e Grafica, alla Nota del Centro Studi Federazione che indica un primo semestre 2018 positivo per il complesso dei settori appartenenti alla Federazione, pur intravvedendo un rallentamento per il terzo periodo dell'anno coerente con la stagnazione dell'economia italiana certificata recentemente dall'Istat.
"Proseguendo il buon andamento evidenziato nel 2017, la domanda interna dei prodotti/servizi realizzati dai tre settori rappresentati dalla Federazione (Industria delle macchine per la grafica e la cartotecnica, Industria cartaria e Industria grafica e cartotecnica trasformatrice) si è sviluppata nei primi 6 mesi 2018 del 5,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno prima", afferma Pietro Lironi Presidente della Federazione Carta Grafica. "Dal favorevole andamento della domanda nazionale ha tratto vantaggio il fatturato complessivo che si è attestato, nel primo semestre 2018, a 12,5 miliardi di €, presentando un incremento del 3,8% rispetto ai valori dello stesso periodo dell’anno prima. Le vendite interne, pari a 7,8 miliardi di € (+4%), hanno continuato a fornire il principale contributo alla crescita del fatturato, anche se con una dinamica trimestrale in rallentamento (dal +5% del primo trimestre al +3% del secondo) aggiunge Lironi. Importante anche il contributo della domanda estera nel primo semestre 2018: l’export si è sviluppato del 3,6%, con un’evidente accelerazione tra primo e secondo trimestre (rispettivamente +2,1% e 5,1%). La dinamica della domanda interna è alla base del rilevante sviluppo delle importazioni che, proseguendo sui ritmi presentati nel corso della seconda metà del 2017, hanno presentato a fine giugno un aumento del 9,7%".
"Tuttavia - prosegue Lironi - le indicazioni al momento disponibili sul terzo trimestre 2018 a livello dei singoli settori, insieme a quelle di stagnazione dell’attività del settore manifatturiero e del contesto economico nazionale rese note rispettivamente dal Centro Studi Confindustria (Indagine rapida sulla produzione industriale) e dall’Istat (Stima preliminare del Pil) diffuse a fine ottobre, confermerebbero per il periodo luglio-settembre 2018 una bassa dinamica della domanda dei prodotti/servizi dei settori rappresentati dalla Federazione con inevitabili impatti in termini di fatturato delle imprese che ne fanno parte".
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