La formazione e l’attività associativa nel settore grafico - Lombardia Orientale

29 marzo 2010
operano, altrettanto può dirsi per le Associazioni di categoria, contraddistinte da un grande autonomia, attente alle evoluzioni del mondo grafico, estremamente propositive nel fornire alle aziende grafiche gli strumenti necessari per fare fronte a tali cambiamenti. Dell’intensa e versatile attività associativa è prova l’implementazione dell’offerta formativa, che mira a rispondere a una crescente richiesta da parte delle aziende di personale sempre più qualificato e di corsi di aggiornamento mirati e continui. Ecco le testimonianze di alcune tra le realtà che operano con maggiore impegno nel settore grafico: Istituto Artigianelli e Atab di Brescia e Consorzio Pab di Bergamo. Di ciascuna di esse abbiamo ripercorso l'attività anche per mettere in luce con una prospettiva diversa le problematiche e le dinamiche che contraddistinguono oggi le aziende grafiche.

A.F.G.P. Artigianelli
L’Istituto Artigianelli si propone al capillare comparto grafico bresciano con un’offerta formativa variegata e ben articolata, supportata da una struttura all’avanguardia.Due le figure professionali che prepara per l’inserimento nel settore grafico: l’operatore di prestampa e l’operatore di stampa. Per entrambi gli indirizzi l’obiettivo didattico primario rimane quello di formare operatori grafici polivalenti, in grado di operare in tutti i reparti di produzione, con una professionalità il più possibile completa. Il mercato del lavoro richiede infatti figure qualificate, capaci di trovare soluzioni originali e di qualità, ma al contempo di immediata e facile gestione in fase produttiva.
Nello specifico, il programma formativo per addetti alla prestampa prevede l’insegnamento dell’uso di hardware e software nonché di tutti gli strumenti per l’elaborazione computerizzata delle immagini. Sono previsti poi insegnamenti orientati alla progettazione e realizzazione della stampa di prodotti editoriali para-editoriali e commerciali.
Per quanto riguarda gli operatori di stampa, il programma didattico è orientato in primo luogo ad esplorare l’intero universo della stampa, dal sistema tipografico offset al digitale.
La possibilità di operare all’interno di un contesto che ripropone l’ambiente aziendale consente agli studenti di confrontarsi immediatamente con l’intero ciclo produttivo, dalla creazione del layout al risultato finale, e di conoscere le problematiche tipiche di ciascuna fase di lavorazione, in termini di costi e di tempi di produzione. I laboratori tecnici, dotati delle attrezzature necessarie per le diverse lavorazioni, dalla progettazione alla prestampa, dalla stampa all’allestimento, sono stati infatti sviluppati per ricreare il reale contesto di un’azienda grafica.. Il reparto di prestampa, ad esempio, è attrezzato con macchinari di ultima generazione e i laboratori di fotocomposizione e fotoriproduzione sono dotati di G4 e G5 (ambiente Macintosh) con scanner annessi, uscita in stampa digitale, plotter digitale e pellicola.
Gli sbocchi professionali
L’Istituto Artigianelli ha saputo instaurare un rapporto privilegiato con il mondo del lavoro, concretizzato all’interno del programma formativo nello svolgimento di stage aziendali. A partire dal secondo anno, infatti, gli studenti effettuano parte del percorso didattico in aziende del settore: un’esperienza estremamente significativa per la loro preparazione pratica, che al contempo consente, in molti casi, di trovare immediato impiego dopo il conseguimento del diploma.
Sono diversi gli sbocchi professionali offerti dalla scuola: aziende grafiche in primo luogo, ma anche centri di prestampa, studi pubblicitari e service, oggi alla ricerca di operatori grafici qualificati e in particolare specializzati nella stampa offset. Come testimonia l’esperienza della scuola, se oggi le aziende grafiche si propongono sempre di più come aziende a ciclo completo, le figure più richieste sono quelle di operatori grafici dalla preparazione trasversale, figure cioè iper specializzate, attive sull’intero ciclo produttivo e in grado altresì di progettare interventi ed elaborare soluzioni all’insegna dell’efficienza e della qualità. Proprio a fronte di questa ultima evoluzione del mercato, l’Istituto Artigianelli ha saputo organizzarsi e diversificare la propria attività didattica, puntando su rapporti di collaborazione con altri istituti e con le aziende del settore, da quelle grafiche ai fornitori. Potendo al contempo contare su una struttura efficiente, un’attrezzatura all’avanguardia e un corpo docenti dalla riconosciuta professionalità e costantemente aggiornato, l’Istituto Artigianelli ha promosso negli ultimi anni nuove iniziative: oltre a organizzare corsi per altre scuole del settore, elaborando progetti personalizzati, propone corsi per apprendisti, come prevede la nuova normativa vigente, e si rivolge direttamente al mondo del lavoro effettuando training personalizzati su richiesta delle aziende.
Attualmente, infine, la scuola sta integrando la propria offerta formativa per fare fronte a una nuova tendenza che sembra emergere all’interno delle imprese: le infinite potenzialità dei nuovi sistemi elettronici digitali per lo sviluppo dei progetti sono infatti entrate a far parte della vita e della professione in vari settori, permettendo ai clienti del settore di trasformarsi in “fornitori” sul fronte della progettazione dell’impianto. Le aziende grafiche, vale a dire i loro operatori, devono pertanto dimostrarsi in grado di trovare le soluzioni più adeguate alle nuove problematiche legate a quest’ultimo orientamento del lavoro.

ATAB – Associazione Tipografie Artigiane Bresciane
Fondata nel 1976, Atab, Associazione Tipografie Artigiane Lombarde, opera in tutto il territorio regionale, con una concentrazione particolare nella provincia di Brescia e in quelle limitrofe. A distinguerla sono l’attività spiccatamente autonoma e una configurazione strutturale inusuale, a partire dal direttivo e dalle modalità di autofinanziamento, fino all’impegno a promuovere un rapporto diretto e personale con e fra gli associati.
Sono circa 180 i soci di Atab, tutte realtà artigianali e industriali di piccole e medie dimensioni, dai tre ai venti dipendenti, con un potere d’acquisto stimato intorno ai 12 milioni di euro. Seppur caratterizzate dalla grande vitalità e da una riconosciuta esperienza nel settore, la maggior parte di queste aziende è oggi costretta a operare con margini sempre più ridotti. Le maggiori difficoltà si registrano nel confronto con le istituzioni nazionali: a un apparato burocratico che richiede un impegno notevole in termini di tempi e costi, si aggiungano normative di sicurezza severe che, benché necessarie, comportano a loro volta costi troppo elevati. Tutti fattori che, insieme, costituiscono uno degli aspetti più problematici nelle gestione dell’attività, soprattutto per i gruppi più piccoli e non solo in Lombardia, ma in tutto il territorio nazionale: le spese che ne derivano e che possono orami considerarsi fisse costringono le aziende a fare sforzi enormi per “far quadrare i conti”, operazione che peraltro non sempre si conclude con successo. A pesare sui bilanci aziendali, vi è inoltre il costo del lavoro, che, crescendo di anno in anno, costituisce un ulteriore ostacolo, in modo particolare per aziende, quali sono quelle lombarde, abituate a operare da sempre all’insegna della riconosciuta qualità dei propri prodotti
A fronte di una situazione così delicata Atab offre agli associati un programma versatile e articolato, per costituire un prezioso supporto e fornire altresì gli strumenti necessari per far fronte al carattere mutevole del mercato. Da sottolineare, in primo luogo, che l’Associazione ha voluto creare al suo interno un Gruppo Giovani, nell’intento di accompagnare e assistere le nuove generazioni nella fase di inserimento nella gestione aziendale.
Attenta alla formazione, Atab organizza in collaborazione con la Scuola Grafica San Zeno di Verona corsi di introduzione al lavoro per i più giovani e programmi periodici di aggiornamento, tecnologico e operativo, per gli addetti ai lavori. Impegnata altresì a implementare il tessuto, ancora debole, delle scuole grafiche nella province di Bergamo e Brescia, Atab ha destinato borse di studio all’Istituto Artigianelli di Brescia. Per promuovere, poi, una conoscenza del settore a trecentosessanta gradi, l’associazione organizza con cadenza periodica convegni, orientati a illustrare le ultime novità tecnologiche e di mercato del settore, esposizioni di stampanti, dalle più “datate” alle più nuove, per mettere in mostra l’evoluzione del comparto, visite guidate agli stabilimenti di grandi gruppi attivi a livello internazionale e alle cartiere, sia in Italia sia in Europa. L’Associazione ha sempre partecipato, poi, alle più grandi fiere, nazionali e internazionali, del settore. Altro aspetto che la contraddistingue, l’assistenza prestata ai soci su più fronti,: impegno che si è concretizzato in più occasioni. Attingendo alle proprie risorse economiche e umane, Atab ha infatti organizzato spedizioni di soccorso per aiutare soci colpiti da calamità naturali (alluvione, in un caso, e terremoto nell’altro).

Consorzio Pab - Poligrafici Artigiani Bergamaschi
Il Consorzio Pab, Poligrafici Artigiani Bergamaschi, venne fondato nel luglio 1982 nell'ambito del Gruppo Grafici dell'Associazione Artigiani di Bergamo. A fronte di un settore grafico artigiano in difficoltà - da un lato incalzato dalla rapida evoluzione delle tecnologie di organizzazione e produzione e dall’altro penalizzato da uno stato di generale incertezza e soprattutto dalla mancanza di una qualsiasi forma di aggregazione pratica della categoria - sette tipografi decisero di raccogliere la sfida. Il risultato fu la creazione di un’Associazione in grado di conferire al comparto grafico quella visibilità sociale e quella capacità contrattuale possibili solo attraverso l’unione delle tipografie presenti sul territorio: l’attività associativa fu pertanto improntata a individuare gli aspetti più problematici del settore e a cercare di porvi rimedio con interventi mirati.
Ambiziosi i primi obiettivi della neonata realtà: dare una migliore e più concreta definizione ai rapporti tra stampatori e fornitori; fornire alle tipografie un supporto effettivo, con corsi e stage, sul fronte della formazione professionale, sia per i tecnici e gli operatori che per gli addetti all’apparato manageriale; nonché promuovere una campagna informativa a trecentosessanta gradi, orientata sia ad aspetti di carattere normativo-istituzionale - dalle leggi al fisco, ai sindacati - sia ad ambiti più operativi - dalle innovazioni tecnologiche alle evoluzioni dei mercati. Particolare attenzione è stata prestata sin dall’inizio alla qualità delle informazioni, nell’intento di offrire un servizio efficiente, chiaro e immediatamente accessibile.
Verso la fine del 1982, ai fondatori si unirono altri sette tipografi: l’Associazione iniziò dunque a ingrandirsi, anche grazie alla collaborazione con Atab, arrivando a costituire, nel cuore del mondo grafico bergamasco, una vera e propria organizzazione di fornitori convenzionati e dotati altresì di un proprio listino dei costi di produzione. Già nel corso dell’anno successivo, in seguito a un efficace servizio di assistenza fornito alla categoria in occasione dell'introduzione delle ricevute fiscali, il consorzio superò la soglia dei sessanta associati. L’allestimento di un grande stand nell’ambito della Fiera di Bergamo segnò nel 1984 l’ingresso ufficiale di Pab nel mondo economico e cittadino, accompagnato peraltro da un notevole incremento del numero dei soci, che raggiunse il centinaio. Da questo momento l’Associazione fu dunque in grado di esibire un cartello fornitori di alto livello e di acquisire risorse per progetti ad ampio respiro e di notevole impatto sulla situazione del comparto grafico.
Numerose e sempre interessanti le proposte e le iniziative promosse nel corso degli anni dal Pab, che ha voluto puntare su un’attività associativa versatile e articolata. Un programma diversificato, dunque: incontri mirati con operatori del settore di livello internazionale, volti a illustrare le novità tecnologiche via via lanciate sul mercato; nonché convegni, meeting, giornate di stage tenuti da tecnici ed esperti provenienti da grandi aziende o da istituti formativi; visite alle più significative realtà grafiche italiane ed europee, tra cui le ripetute visite agli stabilimenti di Heidelberg, in Germania, oppure i tour all’interno della cartiera Aryo Wiggims, in Francia. E ancora, grazie a un’intensa collaborazione, tuttora attiva, con la Scuola Grafica San Zeno di Verona, Pab ha saputo porsi come punto di riferimento per la formazione professionale, l’aggiornamento operativo e la sperimentazione. Sempre nell’intento di garantire il massimo aggiornamento dei soci, l’Associazione promuove e organizza da sempre le visite ai più importanti eventi e alle fiere più significative di settore, prima fra tutte Drupa in Germania.
Tra le iniziative più interessanti, un percorso ad ampio respiro dedicato alla storia della stampa e degli stampatori della città e della provincia di Bergamo. Il progetto è stato presentato alla città nel 2002, insieme all’allestimento, in una della piazze più frequentate di Bergamo, di una tipografia funzionante attraverso la quale illustrare l'evoluzione della stampa dall’Ottocento ai nostri giorni. Il volume che illustrerà la storia degli stampatori di Bergamo, che operarono in città oppure si svolsero altrove la propria attività, sarà pubblicato nel 2006.
Il consorzio Pab, che conta oggi circa ottanta associati, tutte realtà di medie e piccole dimensioni (di 5 o 6 dipendenti la grandezza media), si distingue dunque per il carattere giovane e dinamico. Seppur sensibile ai mutamenti economici della filiera e attento a fornire agli associati l’assistenza e gli strumenti necessari per fare fronte a tali cambiamenti e alle problematiche ad essi legati, il consorzio si deve confrontare con la crisi che investe gli stampatori. Soprattutto per le realtà più piccole vi sono infatti evidenti difficoltà nel sostenere e gestire i “costi fissi”, legati non solo alla produzione ma soprattutto alla gestione delle risorse e alle misure di sicurezza. L’iter burocratico crea dunque difficoltà economiche non indifferenti per gli associati, che devono sostenere costi elevati destinati a incidere su margini operativi già ristretti. Un problema che investe il settore a livello nazionale.

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