Report dall'ICC Color Experts Day

20 giugno 2019
L’avveniristica sede di Durst Phototechnik a Bressanone ha ospitato l’ICC Color Experts Day, il convegno organizzato da ICC (International Color Consortium) che quest'anno ha affrontato il tema della gestione colore per la stampa digitale di grande formato su supporti non cartacei.
Il consorzio si propone di verificare costantemente che i profili ICC e la relativa architettura per la gestione del colore rispondano alle esigenze degli utilizzatori. Attualmente si è giunti alla versione 4 (basata su uno spazio colore ristretto in modo da garantire trasformazioni lineari) e al nuovo formato iccMAX (a volte chiamato anche versione 5) che aggiunge funzionalità, quali ad esempio il supporto dei dati spettrali. 

La giornata, che ha visto protagonisti numerosi esperti con interventi di elevato profilo tecnico, è stata aperta da William Li di Kodak, che ha spiegato l’importanza di una corretta riproduzione del colore su diversi tipi di supporto e ha illustrato la mission di ICC, addentrandosi nelle differenze principali tra il formato iccMAX e la versione 4.

Andreas Kraushaar di Fogra ha spiegato come i tessuti, la ceramica e la plastica, rispetto alla carta, siano supporti con un più elevato livello di dispersione della luce, che si traduce spesso in un alone attorno al punto di misurazione. Ha quindi presentato un metodo che illustra con quali criteri modificare le condizioni di misurazione standard (previste dalla norma ISO 13655) al fine di ottenere una misurazione visivamente accettabile.

L’intervento di Peter Kleinheider di PrePress Digital aveva come titolo “Utilizzare eciCMYK come spazio colore per stampanti digitali di grande formato”. eciCMYK (Fogra 53) è un profilo rilasciato ad agosto 2017 e mirato allo sviluppo di strumenti per la creazione di un workflow neutrale rispetto ai supporti utilizzati. 

Dietmar Fuchs di Colorlogic ha invece presentato una relazione dal titolo “Workfklow di gestione colore avanzato per applicazioni inkjet”, in cui ha spiegato perché tali workflow possono essere molto complessi e in che modo possono risolvere esigenze specifiche, quali la conversione degli spot color. Il tutto è stato illustrato prendendo a campione un workflow della Durst.

Max Derhak di Onyx Graphics ha parlato di gestione colore per la stampa digitale su tessuti, sottolineando come sia molto difficile ottenere misurazioni colore in grado di corrispondere alla reale percezione del colore data la natura del supporto. In tal senso, ha fornito consigli pratici sulla profilazione in base alle varie tecnologie di stampa utilizzate.

Marco Roos di Color Concepts ha parlato delle sfide legate alla gestione colore nella stampa digitale di tessuti, in particolare nella stampa a sublimazione. Gli ostacoli all’introduzione in azienda di una soluzione per la gestione colore sono al 40% di carattere psicologico (resistenze al cambiamento), al 40% sono di ordine economico e al 20% di carattere tecnico e in questo caso ci si riferisce alle difficoltà di misurazione del colore legate alla struttura dei tessuti.

A parlare delle sfide legate alla gestione colore nel caso di stampa digitale su ceramica è stato invece Jan Seguda di ColorGATE. La decorazione digitale della ceramica è un processo complesso, in quanto le materie prime che compongono questo supporto sono di varia natura (argilla, quarzo, silice, caolino, ecc…) e la produzione presenta parametri che in parte influenzano lo sviluppo del colore. Inoltre non esistono set di inchiostri standardizzati. Si devono usare inchiostri minerali con i quali è impossibile riprodurre la quadricromia.

Andrea De Rossi di Tecnologie Grafiche, che distribuisce in Italia le soluzioni di Barbieri Electronic, ha illustrato le “best practice” per una corretta calibrazione cromatica dei sistemi di stampa digitale industriali che stampano su supporti non cartacei, come vetro, pelle, laminati, ceramica, stoffa e altri. Ogni materiale possiede una struttura specifica e richiede una particolare attenzione sia nella fase di misurazione sia nella linearizzazione dei target. Un’accurata misurazione e ottimizzazione dei dati di caratterizzazione rappresenta la base per una corretta gestione colore attraverso l’utilizzo dei profili ICC.

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