SCEA, tecnologia e flessibilità per gli imballaggi

19 settembre 2017
SCEA, che produce da 35 anni imballaggi flessibili con tecnologia flexo e rotocalco, è stata premiata ai Bestinflexo 2016 con l’oro nella categoria film a banda larga grazie alle lastre NXH fornite dal service Fotolito Veneta, che anche per la gestione del flusso di lavoro ha scelto Kodak, utilizza infatti Kodak Prinergy.
SCEA, che ha sede a Campagnola di Zevio, nasce alla fine degli anni ’70, dedicandosi fin da subito alla produzione di imballaggi in carta, nel 2001 entra in azienda l’attuale titolare, Mauro Pattaro, quando la società inizia a servire il settore delle acque minerali, e proprio da questo settore arrivano le prime commesse per etichette in plastica. Da allora molte cose sono cambiate e l’azienda ha sempre investito in nuove tecnologie, dotandosi di macchine all’avanguardia, diventando un fornitore di imballaggi flessibili in plastica e carte leggere per importanti clienti nazionali e internazionali del settore alimentare, che rappresenta il 90% del fatturato. Il restante 10% deriva dal settore farmaceutico, chimico e industriale. In sede sono operative 40 persone, le macchine da stampa sono cinque, due rotocalco e tre flexo: SCEA stampa in rotocalco dal 2007 e in flexo dal 1980. L’azienda è molto radicata sul territorio, anche se ha clienti in tutto il Nord e Centro Italia. Per SCEA il servizio e quindi la vicinanza al cliente sono fondamentali per garantire consegne puntuali e rapidità nella risoluzione dei problemi.
L’azienda è cresciuta costantemente, a 2 cifre ogni anno dal 2000 ad oggi, sostenuta dal grande impegno della seconda generazione entrata in azienda e dal rinnovo costante del parco macchine: in arrivo prossimamente una nuova macchina flexo che sostituirà un impianto del 2007. “E molto diverso stampare in rotocalco e in flessografia, la seconda tecnologia di stampa è sicuramente più impegnativa.La richiesta del mercato di replicare gli standard della stampa rotocalco anche in flessografia richiede un grande impegno ed un totale controllo di numerose variabili: una eccellente stampa flexo va quindi presentata al mercato come un innegabile e non scontato valore aggiunto”. spiega Pattaro.

Con gli impianti Kodak la qualità è al top
E anche grazie alle lastre prodotte con tecnologia Kodak e fornite dal service di prestampa Fotolito Veneta, SCEA è riuscita a raggiungere l’eccellenza nella stampa flexo. “Nella stampa flexo siamo cresciuti insieme a Fotolito Veneta ed alla tecnologia Kodak. La resa qualitativa delle lastre Kodak è davvero notevole, al punto che anche i clientihanno subito rilevato ed apprezzato la migliorata qualità degli stampati. Da sottolineare che un buon risultato in stampa dipende molto dal lavoro del fotolitista e sicuramente Fotolito Veneta è un ottimo partner dal punto di vista grafico; recentemente il service ha proposto di usare i retini ibridi Maxtone CX, SX e FX, che migliorano la transizione nelle sfumature verso lo zero con la possibilità di scelta della dimensione del punto minimo. Ovviamente usiamo anche i nuovi Kodak Advanced Pattern per il bianco, con la possibilità di ridurre la volumetria dell’anilox, per avere una perfetta stesura ed un minor consumo di inchiostro”, afferma Pattaro. Oggi i prodotti stampati da SCEA sono per 2/3 realizzati in flexo (il 90% della produzione è realizzata con impianti realizzati con tecnologia Kodak), il restante in rotocalco. La tiratura media è tra 10 mila e 20 mila metri.
Kodak garantisce non solo qualità, ma costanza della qualità, assoluta ripetibilità e tempi di avviamento ridotti. Ricordiamo che prima del processo tradizionale di esposizione UV e sviluppo, il supporto Thermal ImagingLayer viene laminato sulla lastra Flexcel NX, e questo è un processo fondamentale che consente di eliminare la presenza di ossigeno e garantire la creazione di punti a sommità piatta di ampiezza estesa con una riproduzione fedele 1:1 del file digitale originale, assicurando un valore densitometrico sempre uguale e costante nel tempo.
Il prodotto che ha vinto il premio Bestinflexo è stata una confezione per Il riso Scotti, che è stato prelevato da un normale lotto di produzione: il lavoro era piuttosto complesso, con 5 colori più il bianco, che presentava puntini ben stampati, rinforzi ben applicati, e retini puliti e, naturalmente grazie alle lastre Kodak, un avviamento quasi a km zero.

Grazie a Kodak la flexo digitale non ha più limiti
Fotolito Veneta, service di prestampa per la stampa flexo di imballaggi con sede a San Martino Buon Albergo (VR) è da sempre fedele a Kodak: l’installazione del primo Kodak Flexcel NX risale al 2010, seguita nell’autunno del 2014 dall’installazione di un Kodak Flexcel Wide NX-C con i nuovi pattern Digicap NX Advanced; per la gestione del flusso di lavoro l’azienda ha scelto Kodak Prinergy.
Fotolito Veneta nasce nel 1969 per volontà di Giulio Storace, oggi affiancato dai suoi due figli: Andrea Storace, responsabile commerciale e Alfredo Storace, responsabile di produzione.
La qualità degli impianti prodotti con tecnologia Kodak ha fatto sì che molti trasformatori e titolari del marchio abbiano deciso di abbandonare la stampa rotocalco a favore della flexo, con evidenti risparmi in termini di costi e produttività.
Afferma Andrea Storace: “negli ultimi sette anni abbiamo più che triplicato la nostra produzione di impianti flessografici ed è cresciuto in maniera esponenziale anche il numero dei nostri grafici. Ci rivolgiamo a chi cerca la qualità nella selezione delle immagini e la precisione nella realizzazione degli impianti stampa. ‘Avviamenti a mt 0’ è il nostro motto”.
References->Players: KODAK
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