BOSCH REXROTH

30 gennaio 2010
Bosch Rexroth è una delle aziende leader a livello mondiale specializzata nelle tecnologie per l’azionamento e il controllo del movimento.

Pneumatica, idraulica, meccanica ed elettronica rappresentano le principali linee di prodotto che hanno dato vita ad una serie di componenti che normalmente troviamo insieme sulle varie macchine, qualsiasi sia il settore applicativo finale, perchè sviluppati in maniera tale che possano essere messi in comunicazione tra di loro.

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Il concetto di fornitura globale esiste in Rexroth (allora Mannesmann Rexroth, azienda separata da Bosch Automation) dagli anni ’70, quando il cliente dava la struttura della sua macchina e la società  offriva uno studio completo, fornendo tutto ciò che serviva per la movimentazione (lineare, pneumatica e control). Spesso accadeva però che ogni costruttore si organizzasse per assemblare insieme questi tre prodotti, acquistandoli da tre fornitori diversi, con una serie di svantaggi e difficoltà. Il concetto di fornitura globale di Rexroth va quindi nella direzione della partnership con il costruttore, insieme al quale sviluppare le applicazioni pratiche e a cui fornire delle soluzioni globali “chiavi in mano”.
Carta, stampa e converting sono settori con i quali Bosch Rexroth si confronta da anni. Sono diversi i prodotti che vengono realizzati all’interno della cartierea: carta, cartone, tissue, non-woven.

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Dalla bobina in cartone si ottiene una produzione di packaging (cartone ondulato, scatole, imballi) ovviamente con impianti differenti (detti per questo "converting") rispetto a quelli usati per produrre il cartone. Dalla stessa macchina di cartiera viene prodotta anche la carta impiegata per la stampa eseguita con diversi tipi di macchine.

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"In Italia abbiamo sviluppato la costruzione di macchine rotocalco e flessografiche - dichiarano in Rexroth - mentre per la stampa offset sono Germania e Giappone i paesi leader. Esistono poi macchine che stampano sul tissue o non-woven molto diverse dalle precedenti in quanto all’interno dello stesso impianto, partendo dalla bobina e lavorando il materiale (stampa, piega, goffratura ecc.), producono in linea il fazzoletto o il tovagliolo in un unico passaggio e a velocità elevatissime, grazie ad un’automazione spinta, che utilizza componenti abbastanza standardizzati. All’interno del settore Printing & Paper, sebbene gli impianti produttivi trattino lo stesso materiale o comunque materiali molto simili vi sono differenze molto marcate in base alle esigenze di mercato del prodotto realizzato; di conseguenza anche l'impianto produttivo necessita di differenti caratteristiche dal punto di vista dell’azionamento pneumatico.

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Per le bobine in cartone ondultato, il passaggio successivo passa attraverso gli impianti per cartotecnic,a che trasformano il materiale in un imballaggio, una scatola, un particolare contenitore ecc., con lavorazioni differenti in base all’utilizzo finale del nostro foglio di cartone iniziale. Queste ultime operazioni rientrano nella sfera del converting, ovvero della conversione, come dice la parola stessa, di un prodotto nato in una certa maniera ma che per la sua destinazione - ad esempio, a  imballaggio - necessita di lavorazioni che ne cambiano la forma per farlo diventare la scatola finale".

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