La stampa 3D si fa largo nel consumer

3 luglio 2014
Nel primo trimestre 2014 sono state vendute a livello globale 26.800 stampanti 3D secondo le stime di Canalys. La maggioranza è stata acquistata da PMI e aziende, ma il 46% da utenti consumer

Se non v'è dubbio che le potenzialità della tecnologia per il mondo business, in particolare per le attività di prototipazione e per la produzione personalizzata, non potranno che promuoverne in misura sempre maggiore l'adozione nelle imprese, allo stesso tempo una forte spinta è ormai attesa proprio nell'ambito amatoriale: sono gli hobbisti e i cosiddetti early adopter che beneficeranno dell'effetto downpricing per una adozione sempre più massiva.
La manifattura 3D sta cambiando le PMI: la stampa 3D o 3D Printing è essenziale per realizzare prototipi, pezzi di grande complessità da fondere e volumi limitati. Secondo Canalys, la stampa 3D si fa largo, però, anche nel consumer: merito del crowdfunding che sta rendendo il 3D printing più accessibile anche agli utenti individuali.

L’ARENA CONSUMER TRAINA IL BUSINESS

Nel primo trimestre 2014 sono state vendute a livello globale 26.800 stampanti 3D secondo le stime della società d’analisi Canalys. Di queste, la maggior parte è stata acquistata da utenti di fascia enterprise, dal micro businesses alle Pmi fino alle grandi aziende. Ma il 46% delle stampanti 3D è stato comprato da utenti consumer, in crescita rispetto al 43% dell’intero 2013. Il successo del 3D printing riflette l’aumentata disponibilità di modelli a prezzi competitivi.
“A oggi, l’azienda è stato il centro delle attività di 3D printing. Il business ha investito nella tecnologia per sperimentare e testare il suo potenziale, per accelerare i processi di design e prototipi, per produzioni locali customizzate - ha spiegato Tim Shepherd, Senior Analyst di Canalys - Ma, mentre l’impegno enterprise continua a crescere, sembra che sarà l’arena consumer a trainare le vendite nel prossimo futuro. Sono già evidenti numeri significativi di early adopter della tecnologia e hobbisti che investono in stampanti 3D relativamente a basso costo. Man mano che i prezzi scendono, la tecnologia migliora e i casi d’utilizzo aumentano, la tendenza prosegue”.

ALLA PORTATA DI TUTTI

Molte delle stampanti low cost o ultra low cost, spiega Canalys, oggi arrivano da startup innovative, spesso sostenute da progetti di crowdfunding, che rappresenta dunque un modo rapido per rendere sostenibili i progetti di innovazione, rivelandosi al contempo un termometro efficace per misurare in tempo reale l'effettivo interesse dei consumatori verso un prodotto o una tecnologia. "Impressiona il numero di stampanti ultra-low-cost, frutto di start-up innovative e aspiranti aziende, che stanno trovando gli investimenti tramite il crowdfunding, come Kickstarter e Indiegogo. Il rapido successo di questi processi mostra che il crowdfunding rappresenta una risorsa di finanziamento affidabile in quest’area e, ciò che più conta, verifica il livello degli interessi reali nel consumer. Sebbene abbiano il limite delle dimensioni degli oggetti da stampare, dei materiali da usare eccetera, le stampanti continuano a trainare interesse ed adozione nel mercato consumer, offrendo ai vendor l’opportunità di vendere" ha precisato Shepherd.

PREZZI SEMPRE PIÙ LOW

Canalys stima che il 67% delle stampanti 3D vendute nel primo trimestre 2014 aveva un prezzo sotto i 10.000 dollari (tasse escluse). “In realtà, cresce il numero di modelli di stampanti sotto i 1.000 dollari ed alcuni progetti di crowdfunding promettono prezzi sotto i 500 dollari, - ha commentato il Research Analyst di Canalys, Joe Kempton. - Man mano che aumenta la pressione competitiva nel mercato, i prezzi rendono le stampanti più affidabili per più consumatori”. E il consumer non si rivolge a start-up ma anche a vendor come Stratasys (il produttore di MakerBot).
Per altro, alcuni brevetti cominciano ad arrivare a scadenza e anche questo fattore contribuisce all'abbassamento dei prezzi di ingresso. In questo caso a beneficiarne non sono solo le startup, ma anche e soprattutto vendor affermati come Stratasys, che persegue l'obiettivo della stampa 3D low cost con Maker-Bot, o Autodesk. In questo scenario Canalys arriva a prospettare che le stampanti 3D possano diventare una presenza comune in casa, alla pari di un qualunque elettrodomestico, nell'arco dei prossimi 10 anni.


LA FASCIA ALTA DEL MERCATO


Nella fascia premium del mercato, le stampanti industriali sopra i 100.000 dollari continueranno a detenere l’1% delle vendite. I vendor di questo segmento vendono pochi numeri di stampanti all’anno, ma arrivano a prezzi da un milione di dollari per i modelli high-end. L’incremento dell’utilizzo della stampa 3D nell’industria manifatturiera è destinato ad aumentare nei prossimi anni.

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