Packaging ed espositori guidano il consumatore

14 dicembre 2010
Confezioni, contenitori ed espositori sono in prima fila per invogliare all’acquisto la clientela. La valorizzazione delle superfici stampate e le particolari strutture sono il modo che ha la cartotecnica per aumentare l’appeal del prodotto.

Entrare in un supermercato è come entrare in un altro mondo, dove tutto è studiato nel minimo particolare per invogliare “l’incauto visitatore” ad acquistare qualsiasi cosa non sia segnata sulla breve ed essenziale lista della spesa con cui è entrato. Dalla disposizione a labirinto, sino alla sistemazione dei prodotti sugli scaffali sul lato destro piuttosto che sinistro, persino la collocazione sulla mensola, nulla è lasciato al caso.

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Gli espositori

Tra gli scaffali non è raro trovare gli espositori, particolari strutture realizzate in cartone stampato, utilizzate per contenere e presentare i prodotti della marca che ha fornito i contenitori. Il primo compito degli espositori è quello di preservare il contenuto durante il trasporto. Una volta giunti al punto vendita, gli espositori subiscono una vera e propria trasformazione. La fantasia dei creativi si sbizzarrisce. Dal semplice espositore che si apre a mostrare il contenuto, a veri e proprie casette o banchetti dietro cui una gentile signora vi offre un assaggio del prodotto reclamizzato. La trasformazione avviene staccando e incastrando le parti prefustellate del contenitore, senza l’uso di attrezzi, per dare vita a forme e dimensioni tali da poter essere notate, e coinvolgere il cliente e spingerlo all’acquisto.

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Gli astucci pieghevoli

Una volta raggiunto il ripiano con i prodotti cercati, ad aumentare il desiderio d’acquisto, o a far propendere per un prodotto piuttosto che per un altro, interviene la confezione. A meno che non si sia fedelissimi ad una marca, la mano sarà sempre guidata dall’occhio e l’occhio, a sua volta, sarà sempre attratto da colori appropriati, riflessi dorati e forme originali. Oltre a proteggere il contenuto e a garantirne la conservabilità, il packaging è il biglietto da visita del suo contenuto. Gli astucci sono realizzati con cartoncini di varia grammatura, singoli o accoppiati a seconda della pregevolezza che si vuole conferire alla confezione, oppure con materiali plastici attraverso i quali far trasparire la “qualità” del prodotto. Stampati a quattro o più colori, sono talvolta “arricchiti” con l’applicazione di lamine a freddo o a caldo per garantire il maggiore impatto visivo. Anche la verniciatura o la plastificazione sono lavorazioni che ne aumentano l’appariscenza, oltre a migliorarne la resistenza agli agenti esterni. Grazie all’operazione di fustellatura, meccanica o laser, agli astucci vengono date forme semplici o particolari, che ne migliorano la presenza o la capacità di stoccaggio, e conferiscono particolari che arricchiscono la confezione così da distinguere il prodotto dalla massa.

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