Soddisfazione per l’emendamento parlamentare che modifica le scadenze ai fini di Industria 4.0. Di fronte ai rincari dei costi di materie prime ed energia, le associazioni chiedono al governo un credito di imposta sull’acquisto di carta.
Con una nota stampa la Federazione Carta e Grafica, che rappresenta produttori e trasformatori di carta, ma anche i produttori di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e cartaria “esprime soddisfazione per l’emendamento parlamentare, che sarà votato a breve, al Milleproroghe e che prevede il rinvio a dicembre 2022 del termine di consegna degli impianti ordinati entro la fine del 2021 ai fini di Industria 4.0”.
Su un altro fronte, la Federazione, l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Associazione Nazionale Editoria di Settore (ANES) hanno congiuntamente lanciato un allarme in relazione alla forte impennata dei costi delle materie prime e dell’energia che mette a dura prova la tenuta della filiera editoriale. Si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori, gravi problemi per l’editoria scolastica.
Di fronte alla grave emergenza, le tre associazioni chiedono al Governo un credito di imposta sull’acquisto di carta grafica per fini editoriali. Una misura urgente a favore della sostenibilità dell’industria editoriale e necessaria per contribuire alla resilienza della filiera, di primaria importanza per il Paese e già faticosamente impegnata a gestire le delicate sfide del mercato.
“I rincari energetici stanno già mettendo a rischio di stop alcuni segmenti produttivi come quello delle riviste stampate in rotocalco. Ma per tutti i settori della stampa editoriale e commerciale l’incremento del costo della carta ha assunto dimensioni tali da erodere ogni marginalità, date le ovvie difficoltà a trasferire a valle tali rincari. A questo scenario si aggiungono le problematiche legate a una scarsa reperibilità della materia prima, anche a causa del processo in atto di riconversione della produzione verso le carte per imballaggi” afferma Emanuele Bona, Presidente di Federazione Carta Grafica.
“Dopo due anni molto positivi, l’emergenza carta pesa come una grave minaccia sul mondo del libro - afferma Ricardo Franco Levi, Presidente di AIE -. Gli insopportabili aumenti del prezzo schiacciano i margini di tutti gli editori traducendosi per quelli di varia (saggi e romanzi) nel rischio di aumenti di prezzo di copertina, una strada che non è nemmeno percorribile per gli editori scolastici soggetti a tetti di spesa imposti per legge. Agli aumenti del prezzo si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento che rendono ancora più difficile programmare la produzione e assicurare una puntuale distribuzione. Di nuovo, con una particolare attenzione per l’editoria scolastica impegnata a garantire alla scuola e alle famiglie la disponibilità dei libri di testo nelle scadenze legate al calendario dell’anno scolastico”.
“L’energia e le materie prime rappresentano il cuore della produttività - afferma Ivo Alfonso Nardella, Presidente di ANES - L’aumento di energia e carta mette in seria difficoltà anche il comparto della comunicazione tecnica scientifica e più in generale di settore. Diminuire o peggio interrompere il flusso di informazioni e aggiornamento professionale nuoce gravemente al tessuto industriale e professionale italiano che sta iniziando a riprendersi. Tagliare la cultura significa creare un danno alla produzione interna che ha sempre più bisogno di aggiornamento per affrontare le sfide che questa epoca di transizioni ci impone”.