FlexoDay 2012, il resoconto

26 novembre 2012
Organizzato da ATIF, l’appuntamento annuale della flessografia ha visto la partecipazione di circa 300 tra tecnici, imprenditori e rappresentanti della stampa specializzata interessati a conoscere quanto l’Associazione tecnica del settore ha realizzato e propone per favorire lo sviluppo tecnologico di questo importante comparto dell’industria grafica.

Coerentemente con lo slogan del convegno “Efficienza e affidabilità: dalla teoria alla pratica” gli interventi dei relatori hanno fornito un’interpretazione ampia e variegata di tale concetto nell’ottica di un continuo miglioramento del processo flessografico mediante l’applicazione di efficienti sistemi di standardizzazione e controllo.
Il Presidente Sante Conselvan ha aperto i lavori presentando un quadro dettagliato della flessografia in ambito mondiale con dati che dimostrano il crescente successo di questo processo di stampa in molteplici settori applicativi.

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Riguardo agli interventi di carattere più tecnico, Alessandro Beltrami, coordinatore della Commissione UNI Grafica e Vice Presidente di TAGA Italia, ha riferito in merito ai recenti sviluppi in materia di normalizzazione con particolare riguardo alla nuova norma ISO 12647-6:2012 discussa nella riunione del Comitato Internazionale TC 130 a Chicago, che introduce nuovi metodi di compensazione della caratterizzazione e sistemi di misurazione e tolleranze per i colori spot.

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Roberto Monguzzi, consulente di Assografici per la sicurezza, ha sviluppato l’attualissimo tema della sicurezza negli stabilimenti grafici presentando esempi e suggerimenti per migliorare l’efficienza di produzione e la qualità degli ambienti di lavoro rispettando le norme previste.

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Moreno Melegatti, consulente esperto di flessografia, ha trattato l’argomento centrale del programma di sperimentazione del Comitato Tecnico dell’Associazione con riferimento al lavoro svolto insieme ad Attilio Boccardo, illustrando la procedura per la caratterizzazione di un sistema di stampa flessografico, nel rispetto della norma ISO 12647-6, per garantire un processo di stampa stabile e riproducibile. Melegatti ha quindi reso note le operazioni sperimentali effettuate da ATIF e presentato i risultati ottenuti e i campioni di stampa in mostra nell’area espositiva del convegno.

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Stefano d’Andrea, coordinatore del Comitato Tecnico ATIF, ha presentato gli aggiornamenti 2012 sulle procedure di check-up per macchine flessografiche realizzati con l’assiduo impegno di Attilio Boccardo e di altri membri del Comitato. D’Andrea ha evidenziato che stabilità e ripetibilità sono elementi fondamentali per consentire l’uso di tecnologie di color management basate sulla caratterizzazione del sistema di stampa. Stabilità e ripetibilità assicurano i livelli di qualità e produttività necessari per rispondere alle richieste di mercato.

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Andrea Dallavalle, per conto di ATIF, ha interpretato il tema del FlexoDay illustrando ciò che occorre fare per garantire la piena efficienza in stampa prima e dopo l’avviamento macchina, avendo come obiettivi la produttività, la qualità costante nel corso della tiratura, la ripetibilità, la riduzione dei costi per ottenere in finale un adeguato ritorno economico degli investimenti.

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Davide Deganello della Swansea University nel Regno Unito ha trattato della stampa flessografica per applicazioni diverse dalle tradizionali. Dopo aver presentato il Welsh Centre for Printing and Coating, Deganello ha illustrato e dimostrato con campioni reali il recente sviluppo di nuovi materiali stampabili, tra cui i dispositivi “thin film” per applicazioni elettroniche e biomediche (RFID, OLED flessibili, Bio-sensori, fotovoltaici, ecc. ). Il processo di stampa flexo si dimostra particolarmente valido per queste applicazioni in virtù degli inchiostri adattabili e flessibili e dell’ottima capacità produttiva, consentendo notevoli risparmi rispetto alle tecnologie tradizionali di microincisione a base silicio.

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