Il Congresso Gipea 2021, dedicato al tema “Uno sguardo in avanti: scenari di ripresa e resilienza”, ha proposto un focus sull'attuale scenario di mercato delle etichette e sui trend futuri.
Il Congresso Gipea 2021 si è aperto con l'intervento di Italo Vailati, Segretario Gipea e Vice Direttore Assografici, che ha ricordato come l'evento fosse anche l'occasione per celebrare i 75 anni dalla fondazione di Assografici. Ha poi dato il benvenuto, all’interno del gruppo, a 5 nuovi etichettifici, che proprio in questo periodo di difficoltà hanno scelto di aderire all’associazione e fare rete.
Il Congresso Gipea è entrato nel vivo con uno sguardo generale ai dati del periodo pandemico, guidato dalla Presidente Gipea Elisabetta Brambilla: "Il Covid ha segnato il comparto degli etichettifici, anche se in modo tenue rispetto alla situazione nazionale. In particolare, secondo l’indagine interna di Assografici la cartotecnica ha dovuto affrontare un calo del fatturato del 3%, mentre l’etichettatura ha registrato un calo di fatturato del 2%. Il 2021 si prospetta impegnativo: forse non nel fatturato, ma nell’affrontare il problema dei prezzi delle materie prime, che continuano a crescere".
“Una nota positiva - ha aggiunto la Presidente Brambilla - risiede invece nel fatto che il Contributo Ambientale Conai, per effetto della diminuzione del CAC della carta, scenderà a partire dal mese di luglio".
Durante il Congresso è stato inoltre presentato il progetto CELAB, al quale Gipea ha aderito a dicembre 2020, che definisce obiettivi specifici entro il 2025:
- Sviluppare una mappatura geografica dell’uso dei materiali per ottimizzare la logistica e misurare i progressi sull’obiettivo di riciclo;
- Identificare, collaudare e sostenere lo sviluppo di mercati finali sostenibili per liner e sfridi riutilizzati / riciclati;
- Creare collegamenti con il settore europeo del trasporto e del riciclo per sviluppare e ottimizzare i sistemi di raccolta di liner e matrici;
- Monitorare e sostenere lo sviluppo di regolamenti e linee guida che supportino lo sviluppo di un modello di business sostenibile per il riciclo in Europa.
Progetto sostenibilità ed economia circolare
In questa visione si inserisce inoltre il progetto Sostenibilità ed Economia Circolare, illustrato dalla consulente Elisabetta Bottazzoli.
"Sviluppo sostenibile, economia circolare e carbon neutrality sono i concetti che devono guidare le aziende oggi. Occorre costruire un percorso di comunicazione credibile, di accesso alle informazioni e di trasparenza. È fondamentale rendicontare le azioni intraprese e l’impatto ambientale aziendale. Il progetto sviluppato dalla Federazione Carta e Grafica si muove proprio in questa direzione, per una strategia condivisa dalla filiera".
A questo scopo è in via di sviluppo un tool che verrà messo a disposizione delle aziende associate, che consentirà di effettuare self assessment e rendicontazione.
Scenari economici: ripresa già nel 2021
Durante il Congresso Gipea è stato inoltre dedicato un approfondimento all’analisi del periodo appena trascorso e alla previsione degli scenari futuri per l’economia italiana e per il comparto delle etichette.
Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni, ha evidenziato come la crisi da Covid-19 sia differente da molte altre precedenti: "Mentre negli episodi del passato almeno una parte delle ragioni che avevano condotto alla contrazione dell’economia erano endogene, ovvero interne all’economia stessa, quella che stiamo vivendo oggi è esogena. Ci è arrivato addosso un meteorite. L’Italia, in particolare, ha visto una forte contrazione del PIL e già proveniva da diversi anni difficoltosi in tal senso".
Cosa aspettarci, dunque? Afferma l’esperto: "L’Italia sarà tra i pochi paesi, insieme ad esempio al Regno Unito, che a fine 2022 non si sarà ancora completamente ripreso dai danni economici pandemici. Tutti gli indicatori ci lasciano però pensare che nel 2021 avrà comunque inizio una ripresa".
Il gap italiano dell’imprenditorialità giovanile
In questo scenario, è importante che aziende e istituzioni guardino ai giovani come a risorse dal ruolo fondamentale. Ne ha parlato Lorenzo Pedretti, di Tortuga, il primo think-tank italiano di studenti, ricercatori e professionisti del mondo dell’economia e delle scienze sociali.
"I dati ci parlano dell’Italia come di un paese di imprenditori, ma di poche nuove imprese: il 13,5% dei giovani è lavoratore indipendente, più del triplo della media UE, ma solo il 2% di essi avvia una nuova impresa. A restare intrappolati sono spesso i giovani che hanno alle spalle famiglie che non si possono permettere di investire nel futuro dei propri figli. A queste difficoltà si somma il fatto che nelle scuole non vengono attivati percorsi di formazione all’imprenditorialità". In assenza di risorse destinate a costruire percorsi di successo e favorire l’imprenditorialità giovanile, la ripresa appare ancora più difficoltosa.