Indagine sul mercato della piccola e media editoria

21 dicembre 2015
È l’anno dei piccoli editori, che chiudono i primi dieci mesi del 2015 con un doppio segno + sia per numero di copie vendute che per fatturato. È quanto emerge dall’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE) presentata in occasione di Più libri più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria.

I dati dell’indagine Nielsen – che mettono a confronto le performance della piccola editoria (i marchi editoriali indipendenti con un venduto a valore di copertina sotto i 13mililoni) con l’andamento generale del mercato del libro nei canali trade (librerie, librerie online, grande distribuzione) restituiscono una fotografia inedita e davvero ben più agguerrita di quanto si possa immaginare della piccola e media editoria.

Il 2015 per il mercato del libro in generale? Tende a chiudersi con un segno +: a fine ottobre registra per i libri di carta nei canali trade - e senza Amazon - un -1.6% di fatturato (circa 14milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2014). É ancora un segno meno ma in continuo recupero, e che tende allo zero (se non già in area positiva) se si stimano i canali non censiti e l’ebook. Le copie di libri di carta venduti nei primi dieci mesi del 2015 segnano invece un -4,4%.

I generi preferiti del mercato complessivo? Cala la fiction straniera mentre cresce quella italiana. Bene il settore bambini che incrementa la sua crescita al punto che quasi 1 libro su 4 venduto in questo 2015 è per bambini, ben di più di quanto si venda a copie di narrativa italiana (circa 1 su 6) e solo un po’ meno delle copie vendute di fiction straniera (1 su 4).

Il 2015 per i piccoli editori? Cresce, per copie e fatturato: se dai dati complessivi del mercato trade si toglie la grande distribuzione, gli esiti sono nettamente più positivi: -0,2% a fatturato e -1,7% a copie. Su questo perimetro si possono confrontare bene le performance di piccoli e grandi. E gli esiti sono opposti: +1,7% di copie vendute e un +2% di fatturato per i piccoli editori. E -2,8% di copie vendute e un -1,1% di fatturato per gli altri.

Dove crescono i piccoli? Cresce per i piccoli la fiction italiana (+14,7% a copie ma +23,5% per fatturato), il settore bambini e ragazzi (+8,9% a copie e +11,1% per fatturato). Variazioni minime (in negativo) si registrano invece per la non fiction pratica (guide, viaggi, tempo libero e lifestyle). Più significativo il decremento per fiction straniera, non fiction generale (la saggistica) e la non fiction specialistica (manualistica).

Infine, dove primeggiano tra i loro generi trainanti? Nella graphic novel ma anche nel colouring book prima di tutto, cioè nei nuovi linguaggi della narrazione e nei nuovi prodotti su carta. Per la prima volta l’indagine Nielsen si spinge nell’analisi dei segmenti che fanno crescere il mercato dei piccoli editori e del loro peso in tali segmenti. I piccoli editori crescono nella graphic novel (dove coprono il 77% del totale del segmento), negli albi da colorare (68%), crescono nei libri per bambini e ragazzi 0-5 anni da colorare con stickers e altre attività (e arrivano a coprire il 37%), nei libri pop up 0-5 anni (34%), nelle fiabe e filastrocche (32%), nei libri per ragazzi 6-9anni di divulgazione (33%). Crescono anche nella fiction ma la quota è ancora bassa (16% del totale segmento).

Tags: AIE
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