Gli attori dell'industria della stampa stanno reagendo alle attuali sfide globali con la giusta fiducia. Solo le aziende che coglieranno i cambiamenti innovando, investendo e diversificandosi potranno restare competitive. Questa la fotografia scattata dal settimo drupa Global Trends Report.
Il settimo drupa Global Trends Report illustrai più rilevanti sviluppi economici e di mercato a livello globale. L’indagine è stata condotta a novembre 2019, prima della diffusione del coronavirus, su un campione vaiegato di circa800 partecipanti.
I risultati dimostrano che in quel periodo la fiducia e le prospettive erano positive, sebbene chiaramente caute. Le economie più consolidate temevano infatti la minaccia di guerre commerciali, mentre le economie emergenti quella della corruzione e dei disordini politici. Il packaging si è confermato il settore trainante, sebbene la campagna sull’impatto ambientale della plastica rappresenti una difficoltà per alcune aziende e un’opportunità per altre. I settori della stampa editoriale e, in misura minore, della stampa commerciale non godono, invece, delle stesse prospettive di crescita del packaging e della stampa funzionale.
Tutti gli stampatori intervistati sono consapevoli che dovranno continuare a investire se vogliono che le loro aziende abbiano successo a lungo termine. Tutte le regioni hanno riportato saldi netti positivi sia nell’andamento delle effettive spese in conto capitale per il 2019 sia nelle previsioni per il 2020. Lo stesso dicasi per i vari settori di mercato, sebbene non sorprenda una crescita più rapida nella maggior parte dei settori. Il packaging è un’eccezione, in cui la stampa flexo e offset a foglio continuano a prosperare.
Il packaging ha mostrato il saldo netto positivo più alto nel 2019 (+30%), seguito dalla stampa funzionale (+25%), commerciale (+23%) e infine editoriale (+ 16%). Il 50% degli stampatori prevede di investire nel finishing, il 48% in tecnologie di stampa e il 34% in prestampa/workflow/MIS.
Nonostante le tecnologie di stampa digitale mostrino la maggiore crescita in volume nei settori commerciale ed editoriale, l’offset a foglio è stato il secondo investimento di stampa più popolare pianificato per il 2020 (rispettivamente 22% e 25%), preceduto dalle tecnologie di stampa digitale a foglio singolo toner a colori - (26% e 27 %). Per il packaging, l’offset a foglio è il più popolare (29%), seguito dalla flexo (26%). Solo nella stampa funzionale il digitale ha prevalso completamente: il grande formato (a foglio e a bobina) ha registrato il 38%, mentre il foglio singolo a toner a colori e in bianco e nero si sono attestati entrambi al 23%.
Per quanto riguarda i piani di spesa in conto capitale dei fornitori, variano notevolmente in base alla regione, con le migliori prospettive per Nord America, Africa e Asia. I nuovi canali di vendita sono l’obiettivo di spesa più diffuso, seguito dall’aumento dell’efficienza e dal miglioramento dei prodotti esistenti.
Per la prima volta è stato chiesto in modo specifico ai partecipanti all’indagine quali fossero le maggiori pressioni socio-economiche e sono emersi due evidenti modelli in tutto il mondo. Per le economie più affermate, l’attenzione è rivolta al rischio e all’eventualità di una recessione economica del Paese o della regione, seguita dalla preoccupazione per le guerre commerciali globali e l’impatto del riscaldamento globale e delle pressioni ambientali. Per le regioni in via di sviluppo, invece, sono state indentificate la corruzione e l’instabilità politica come cause della recessione che ha dominato. La maggior parte delle regioni ha riferito che le pressioni di mercato sono state più influenti di queste pressioni socio-economiche, affermazione discutibile per le regioni in via di sviluppo più colpite. L’impatto dell’epidemia di coronavirus si aggiungerà a queste preoccupazioni a livello globale.
Per quanto riguarda le tendenze degli specifici comparti, per gli stampatori commerciali è evidente il bisogno di diversificazione, sia a livello dei mercati secondari che dei servizi offerti. La pressione sui margini e sui prezzi è infinita e solo offrendo qualcosa di diverso ai nuovi clienti è possibile evitare la corsa al ribasso nel mercato delle materie prime. In media, gli stampatori commerciali nelle regioni sviluppate hanno approfittato di questa opportunità. Si è registrato un calo nella percentuale di stampatori che affermano che l’editoria è il loro mercato principale.
Nel 2013 era del 28% e da allora è costantemente diminuita fino al 19% nel 2019. Dato che la percentuale di stampatori commerciali e di packaging è rimasta sostanzialmente stabile, ciò suggerisce che vi è un calo attivo nel numero di stampatori per l’editoria. La produzione di libri e giornali digitali è in aumento. Molti stampatori editoriali stanno cercando di diversificare, spesso nel packaging.
Anche gli stampatori di imballaggi stanno affrontando importanti sfide, in particolare coloro che utilizzano supporti di plastica a causa della campagna globale contro la plastica monouso, un vantaggio per chi utilizza materiali a base di fibre. Chi usa la plastica è alla ricerca di opzioni più rispettose dell’ambiente. La percentuale di SKU (Stock Keeping Unit, ovvero articolo gestito a magazzino) che richiedono la stampa digitale sta crescendo costantemente in tutto il mondo.
La maggior parte degli stampatori funzionali che hanno partecipato al sondaggio si sono diversificati in questo mercato ed è evidente che trovano interessanti le opportunità di crescita poiché la percentuale del fatturato totale della stampa funzionale è cresciuta rapidamente. I tessuti sono stati citati come un interessante campo in rapido sviluppo. Mentre la serigrafia e la tampografia sono ancora soluzioni di stampa diffuse, il toner e il digitale a getto d’inchiostro sono ora le tecnologie più comuni.
È importante ricordare che l’indagine è stata condotta prima dell’epidemia di coronavirus. Inoltre, l’economia globale ha superato il suo picco nella ripresa dalla precedente recessione e l’industria globale della stampa, così strettamente legato a quello della pubblicità, sta subendo la flessione. Le regioni in via di sviluppo devono affrontare le ulteriori sfide della corruzione e dell’instabilità politica, e qualcuno potrebbe affermare che anche le regioni sviluppate ne soffrono. Tuttavia, guardando al lungo termine e al di là dell’impatto del coronavirus, l’industria si è adattata bene alla sfida imposta dalla comunicazione digitale. Infine, c’è una pressione infinita su prezzi e margini, ma coloro che investono saggiamente, riducono costantemente i loro costi aumentando la produttività, diversificando o innovando con nuovi prodotti e servizi e investendo nel proprio personale per creare un un team entusiasta e affiatato, avranno successo.