La carta, un esempio di bioeconomia circolare

31 maggio 2019
“La carta è un esempio di bioeconomia circolare in quanto è una tecnologia che ha saputo coniugare la sostenibilità con l’impiego di materie prime rinnovabili e il riciclo dei prodotti a fine vita”, afferma il presidente di Assocarta Girolamo Marchi alla presentazione dei dati del 20esimo Rapporto Ambientale del settore.
Il settore cartario ha fatturato nel 2018 circa 7,7 miliardi (+4,2%, aumento in parte spiegabile con la crescita esponenziale del costo delle cellulose) per più di 9 milioni di produzione (+0,1%). Buono il trend per gli imballaggi e le speciali, stabili le carte igienico sanitarie, ancora in riduzione le carte grafiche.
Nei primi 3 mesi del 2019 calano la produzione (-2%) e il fatturato (-2,2%) rispetto ai buoni livelli dello stesso periodo 2018. Tale risultato risente dei ridimensionamenti presentati dai primi due mesi (-4,5% per gennaio e -1,6% per febbraio), a fronte della conferma in marzo dei volumi realizzati un anno prima. Scendono ancora le carte grafiche, stabili le carte igienico sanitarie, cresce ancora l’imballaggio ma su livelli inferiori rispetto all’anno passato. Risultati in linea con quelli dei concorrenti europei.
La carta è un materiale di origine naturale che viene prodotto a partire da cellulose provenienti da foreste gestite in maniera sostenibile. Tutta la cellulosa importata in Italia è soggetta a verifica di legalità e circa l’80% è dotata di certificazione di sostenibilità, mentre il tasso di circolarità (rapporto tra materie prime secondarie e quelle totali impiegate) di tutto il settore raggiunge il 55%, con eccellenze nella filiera degli imballaggi che ci consentono già di raggiungere l’80% di riciclo, che costituisce il nuovo obiettivo della Direttiva Comunitaria da recepire.
Il settore della carta produce un biomateriale che viene poi riciclato dallo stesso comparto. In Italia si riciclano 10 tonnellate al minuto di carta, un giornale rientra nel ciclo produttivo in media dopo 7 giorni, una scatola entro 14 giorni e ogni anno vengono evitate 20 discariche grazie al riciclo della carta.
La filiera del riciclo include il consumatore e le raccolte differenziate della carta (che in Italia sono rigidamente mono materiale) in linea con gli standard europei di settore, elementi fondamentali per avere carta da riciclare di buona qualità. Sui materiali raccolti lavorano le piattaforme di selezione per raggiungere gli standard previsti dalla UNI EN 643, la cui prima versione è del 1994.
Raccolte differenziate non di buona qualità possono condizionare profondamente l’attività del selezionatore. In quest’ambito l’attività di standardizzazione è continua, in collaborazione con l’intera filiera e il Consorzio Comieco.
Standard armonizzati a livello UE, e la recente adozione di nuove procedure per la verifica delle impurità sono strumenti essenziali per la filiera del riciclo che punta proprio alla qualità per incrementare il riciclo.
“E tuttavia, anche il più accorto dei selezionatori può conferire una balla di carta da riciclare non perfettamente rispondente alle specifiche merceologiche. Ciò può avvenire con le materie prime vergini e quindi anche con materiali secondari derivanti dalle raccolte differenziate urbane. Di ciò nel recepimento delle nuove direttive in materia di Economia Circolare si dovrà necessariamente prendere atto con l’introduzione di regole e standard adeguati, pena l’irrealizzabilità della stessa”, afferma Marchi.
La selezione e, soprattutto, il riciclo in cartiera producono degli scarti che sono limitati rispetto alle grandi quantità di materiali impiegati, ma sono in gran parte ineliminabili. Si tratta di scarti del tutto simili ai rifiuti urbani.
“E come tali dovrebbe essere trattati” – secondo Marchi – “avviandoli in via prioritaria negli impianti regionali. Se non riusciamo a recuperare gli scarti del riciclo sarà difficile fare il riciclo e l’economia circolare”.

Players: ASSOCARTA
© Copyright 2024. PrintPUB.net - N.ro Iscrizione ROC 35480 - Privacy policy