Massivit 3D, auto d’epoca in volo sul palco de La Scala

5 ottobre 2018
Lo studio di design Giò Forma e Colorzenith di Milano hanno realizzato con Massivit 3D un’auto d’epoca a grandezza reale che va in scena al teatro la scala nel “Don Pasquale” di Donizetti.
Florian Boje, partner dello studio di design Giò Forma, studiando la sceneggiatura è stato colpito da un’idea formidabile: ha rievocato un’iconica scena “automobilistica” del cinema italiano e ha voluto portarla sul palco. Infatti, nel film italiano “Il Sorpasso” del 1962, Vittorio Gassmann e Jean-Louis Trintignant volano su Roma in una Lancia Aurelia decapottabile B24. Boje ha voluto che il soprano dell’opera volasse sui tetti di Roma esattamente allo stesso modo.

L’idea di acquistare l’auto d’epoca originale degli anni ‘50 non era realizzabile: sarebbe costata moltissimo e non sarebbe stato possibile rendere l’effetto “volo” dell’auto in sospensione sul palco perché troppo pesante. Non si poteva usare il polistirene poiché avrebbe reso l’auto troppo pesante e il soprano, Rosa Feola, non avrebbe potuto sedersi in macchina. Ricreare un modello dell’auto a grandezza naturale in legno avrebbe richiesto troppo tempo.

L’unica soluzione era la stampa 3D. La Scala conosceva e aveva già lavorato con Colorzenith, fornitore di servizi di stampa di Milano, che possiede la stampante Massivit 3D.

Con un’immagine della macchina vintage, Colorzenith e Giò Forma hanno collaborato alla creazione del file 3D che poi hanno stampato con Massivit 1800. L’auto è stata stampata in 3D in scala 4,5 mt per 1,5 mt, la dimensione effettiva. Sono stati impiegati 85 ore di stampa e quattro giorni di montaggio.

Quando la Lancia Aurelia B24 di Colorzenith è sfrecciata sul palco, la porta si è aperta permettendo al soprano di salirvi, il motore si è acceso fumante e la macchina ha preso il volo, esattamente come Boje aveva immaginato. Verso la fine del primo atto, i tecnici di scena hanno attaccato quattro fili agli angoli della vettura per permettere al veicolo di salire sempre più in alto. A fare da sfondo un video di Roma negli anni ’60. Oltre al pubblico, anche il regista Davide Livermore è rimasto soddisfatto.

Florian Boje lavora come scenografo in Giò Forma dal 1998. Dopo aver sperimentato la libertà offerta dalla stampa 3D di grande formato, Boje ha fatto questa riflessione: “Se guardassi indietro, potrei trovare un gran numero di rappresentazioni che avremmo potuto realizzare più facilmente e velocemente con la stampa 3D”. Secondo lui, la tecnologia consente la personalizzazione di progetti specifici, indipendentemente da fattori esterni come vincoli di tempo e disponibilità.

Tags: Massivit 3D
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