Offset a foglio...tendenze delle nuove generazioni

29 aprile 2009
La velocità come necessità della macchina da stampa offset a foglio in primis… accorgimenti tecnici che costituiscono veri e propri plus, il cui scopo primario è sempre e comunque la qualità del prodotto. Questi i trend che stanno seguendo i costruttori progettando le nuove generazioni di macchine. (di Bill Goldberg)

La scelta degli operatori del settore si è orientata verso il miglioramento delle tempistiche di produzione, questo può avvenire grazie alla maggiore produttività delle macchine da stampa misurata ovviamente nei ridotti tempi di avviamento, ridotte tempistiche di cambio lastre, tempi di allungamento per i lavaggi e soprattutto sfruttando al meglio le maggiori velocità della macchina offset.

I costruttori di macchine da stampa hanno impiegato grandi sforzi per lo sviluppo e la realizzazione di un prodotto sempre più specifico per le esigenze dei propri clienti, i quali attraverso gli stampati sono alla ricerca di una clientela specifica.

TECNOLOGIE ALL'AVANGUARDIA

Le innovazioni della tecnologia applicata alla carta stampata ha notevolmente coinvolto le macchine da stampa ed i propri costruttori, questi ultimi hanno infatti dovuto seguire i cambiamenti imposti dalle richieste del mercato.

Le nuove tecnologie, applicate alla stampa offset, stanno permettendo agli operatori del settore una migliore competitività per ciò che riguarda la tempistica della consegna delle commesse di lavoro e, nello stesso tempo, un’ottima qualità dei prodotti ottenuti.

I miglioramenti tecnici forniti dai principali costruttori di macchine da stampa offset riguardano sicuramente la produttività delle macchine stesse, in relazione con la sicurezza nel garantire la costante realizzazione di stampati.

COME SONO CAMBIATE LE MACCHINE?

La disposizione di due o più elementi stampanti in linea ha condotto alla costruzione di macchine pluricolori da foglio, la cui particolarità consiste nella stampa successiva di tutti i colori su una facciata del foglio.

Lo sviluppo successivo ha permesso poi di costruire macchine da stampa attrezzata con un dispositivo per il ribaltamento del supporto da stampa tra gli elementi stampanti, così da poter realizzare stampati in bianca e volta in linea. Si realizzano macchine offset con sistema convertibile in bianca e volta per dare flessibilità nella programmazione dei lavori. Più recenti sono stati gli sviluppi di macchine offset a otto e dieci colori.
L'IMPORTANZA DEL COLORE...

La possibilità successiva di personalizzare lo stampato, dedicato ad una clientela specifica, ha influito nella scelta di macchine da stampa con un castello colore aggiuntivo, necessario per stampare un colore Pantone.
Si è passati così da una macchina offset con quattro castelli colore, necessari per stampare la quadricromia, a macchine a cinque o sei castelli colore per poter aggiungere uno o più Pantoni alla classica stampa dei quattro colori in linea.
…E DEL REGISTRO

La struttura di queste macchine da stampa è realizzata per poter stampare in successione diverse tinte colori con diverse sfumature, mantenendo costante il registro di stampa per tutta la tiratura del lavoro.

Se il foglio non mantiene il registro durante il trasferimento tra due elementi successivi, si ottiene il fenomeno dello sdoppiamento del puntino; infatti, l'inchiostro stampato per primo, controstampa sul telo gommato dell'elemento successivo, conseguentemente, se il foglio successivo non si presenta nella stessa posizione del precedente, preleva dal tessuto gommato l'inchiostro controstampato non a registro. Si ha, in definitiva, sopra a questo foglio, sia la stampa normale del puntino, sia un'alonatura dovuta alla controstampa da parte del secondo tessuto gommato.

La tecnologia attuale ha, comunque, introdotto numerosi accorgimenti meccanici per il mantenimento del registro nel trasporto del foglio tra due elementi di una macchina da stampa (aumento del numero di pinze di tenuta del foglio, regolazione radiale delle pinze in funzione dello spessore del foglio da stampare, ecc.).

In sostanza, il vantaggio delle macchine pluricolori è il forte aumento della produttività con minori costi per le aziende. Aumentare la produttività significa anche diminuire i tempi di fermo macchina per la manutenzione. Ecco perché l’utilizzo di un lavacaucciù automatico fa parte oggi dello standard nella fabbricazione di una macchina da stampa offset.

Il dispositivo per il lavaggio dei tessuti gommati è utilizzato per facilitare e velocizzare tutte le operazioni di pulizia dei caucciù, questo incontra anche un maggior aumento della sicurezza degli operatori nella diminuzione della percentuale di infortuni sul lavoro. Superato ormai il dispositivo che consentiva il lavaggio del tessuto gommato attraverso spazzole rotatorie, l’orientamento dei principali costruttori di macchine da stampa oggi è quello di prediligere sistemi automatici che spruzzano direttamente sul caucciù il solvente di lavaggio, che verrà successivamente asciugato da un panno specifico senza che l’operatore entri a contatto con il solvente ed il caucciù.
VERNICIATURA...UN PLUS

La tendenza delle aziende impegnate nel settore grafico è quella di prediligere macchine da stampa a foglio con il gruppo verniciatura in uscita, questa più che una tendenza risulta una necessità in quanto la richiesta della clientela è quella di avere prodotti grafici stampati e soprattutto nobilitati attraverso il processo di verniciatura.

La verniciatura del supporto stampato in offset è il risultato della ricerca delle richieste del mercato per una maggiore protezione dello stampato. Successivamente, ci si è posti come necessità di stampa la nobilitazione dello stampato attraverso la lucentezza e brillantezza dello stesso, per arrivare a soluzioni di verniciatura sempre più particolari ed interessanti.

I costruttori di macchine offset piane hanno quindi creato soluzione tecniche e meccaniche necessarie per la verniciatura degli stampati, senza tralasciare le velocità di stampa oggi obbligatorie per garantire ai clienti finali la realizzazione dei lavori di stampa in tempi ridotti e con elevate tirature.

La vernice di sovrastampa era, ed è ancora oggi, utilizzata sull’ultimo elemento di una macchina offset a più colori wet on wet (ossia umido su umido) ciò permette di realizzare stampati di quadricromie e/o Pantoni ed uscire in linea con la verniciatura.
Utilizzando l’ultimo elemento di una normale macchina da stampa offset, la vernice viene immessa nel calamaio seguendo il tradizionale percorso di stampa (rulli inchiostratori, lastra offset, tessuto gommato e supporto stampato).
Oppure si può utilizzare il gruppo bagnino con una verniciatura meno brillante, ma più veloce nei tempi di essiccazione, anche se questo procedimento comporta una particolare attenzione da parte dell’operatore per non incappare in una serie problematiche.
INNOVAZIONI INTELLIGENTI

Sulla base delle esigenze degli stampatori, per ciò che riguarda la verniciatura del supporto stampato, i costruttori di macchine da stampa offset hanno realizzato un apposito gruppo stampa destinato alla verniciatura, comunemente chiamato “spalmatore”, inserito tra l’ultimo castello colore ed il gruppo uscita fogli.
Per facilitare l’asciugatura della vernice vengono aggiunti forni di essiccazione per le due tipologie di vernice (printlack acrilica e printlack UV) dotati di cappe di aspirazione.
Il gruppo spalmatore è costituito da un rullo di trasporto (sia in gomma che anilox) immerso nella vaschetta della vernice, un cilindro porta forma, uno di pressione ed il dispositivo di controllo e ricircolo della vernice.

L’utilizzo del gruppo spalmatore permette la realizzazione di verniciatura a zona, comunemente chiamate “riserve” o “spot”, nate per salvaguardare le zone di incollatura degli astucci cartotecnici, ma utilizzate oggi per realizzare stampati sempre più fantasiosi e tecnici.

IN DETTAGLIO

Le macchine per stampa offset piana devono sempre rispettare i principi base della stampa offset, seguendo uno schema di realizzo difficilmente modificabile.

Le parti principali che costituiscono una macchina da foglio, nonostante la varietà di tipo e la diversità di realizzazione, sono:

- il gruppo inchiostratore, costituito dai dispositivi necessari per il passaggio dell'inchiostro dal castello colore alla forma da stampa fino al tessuto gommato ed infine al supporto;

- gli organi di registrazione ovvero i dispositivi necessari per assicurare una posizione costante del supporto da stampa rispetto agli organi della pressione per l’ ottenimento di un perfetto registro, cioè l'esatta successione delle sovrapposizione delle stampe;

- gli organi d'uscita costituiti da vari dispositivi che prelevano e raccolgono in modo preciso il supporto stampato.

Per classificare le diverse tipologie di macchine da stampa, si utilizza una divisione stabilita in base al numero di castelli colore o più semplicemente “colori”. Il modo più facile per delineare una suddivisione è partire dalla classica macchina da stampa monocolore costituita dai classici tre cilindri (porta forma, porta telo gommato, cilindro di pressione). Si passa poi ad un macchina bicolore fino ad arrivare alla classica quattro colori specifica per la stampa in linea di tutta la quadricromia.

Legenda immagini delle macchine

2 - Fonte: Komori

3 - Fonte: Man Roland

4 - Fonte: Heidelberg

5 - Fonte: Ryobi

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