Preoccupa la tenuta della filiera della carta e della grafica

10 gennaio 2022
Crescono i rischi per la tenuta della filiera italiana della carta e della grafica: il rallentamento delle forniture frena la produzione di macchine e a causa del costo del gas si rischia la fermata degli stabilimenti cartari.
Nel primo semestre 2021 tutti i valori del complesso dei settori appartenenti alla Federazione Carta Grafica si sono collocati abbondantemente sopra i valori dello stesso periodo del 2020, caratterizzato dagli effetti più pesanti della pandemia, ma restano al di sotto dei risultati del biennio pre-Covid. 

La ripresa del fatturato (+10,8%), pur apparendo principalmente trainata dalle vendite sul mercato interno (+11,1%), ha potuto contare dal secondo trimestre anche sul recupero di vivacità dell’export (+10,3%), ancora in riduzione nel corso dei primi tre mesi dell’anno. In aumento anche il saldo positivo della bilancia commerciale (+10,5%) che nel 2° trimestre registra il valore massimo dal 2016. Indicazioni generalmente positive, pur con diverse modulazioni, circa gli andamenti del terzo trimestre 2021. 

“Nonostante i numeri del 2021 siano nel complesso positivi è forte l’allarme per il rallentamento nelle forniture che frenano la produzione di macchine per l’industria grafica, cartotecnica e di trasformazione mentre il costo del gas – che incide fino al 40% - per i produttori di carta, settore energy-intensive, in questi giorni registra quotazioni di 180 euro al Mwh! Non solo prezzi insostenibili per le cartiere, ma anche oscillazioni nelle quotazioni che possono variare anche del 20% dalla sera alla mattina, a causa della speculazione finanziaria”, afferma il Direttore di Federazione Carta Grafica Massimo Medugno. ”Ciò si riflette sul costo della carta e sull’approvvigionamento della stessa, che si aggiungono a rialzi delle materie prime in genere, degli additivi e dei trasporti in un contesto di perdurante crisi della stampa periodica e commerciale”. 

Dalle ultime analisi del Centro Studi di Confindustria riferite allo stesso periodo, emerge un andamento della produzione industriale in rallentamento, seppur consolidando un trend positivo, a causa di alcuni fattori riconducibili ai fattori di produzione e non alla domanda. Anche la Federazione Carta e Grafica sottolinea come ci siano ad oggi forti ritardi nelle forniture, ovvero stiano concretizzandosi gravi fattori limitativi della produzione con conseguenti rallentamenti produttivi che portano ad eventuali ritardi nelle forniture. 

A questo proposito, una soluzione potrebbe essere quella di organizzare centrali di acquisto, contrattualizzabili da forme snelle quali i contratti di rete, con garanzie Statali, per aumentare il potere negoziale sulle forniture di un tessuto produttivo fatto di piccole e medie aziende. Intanto il costo del gas rende la gestione d’impresa così difficile che l’imprenditore cartario si trova spesso a valutare anche sospensioni temporanee della produzione. 

Il gas naturale – è bene ricordarlo – rimane l’unica possibilità - a basso impatto ambientale- nella transizione energetica. Le cartiere italiane negli anni hanno investito in impianti di cogenerazione che consentono risparmi importanti in termini di emissioni di CO2 tanto che il 70% delle cartiere che riciclano sia in Italia che in Europa sono alimentate da gas naturale. Il settore potrebbe utilizzare nelle attuali infrastrutture anche biometano e biogas ottenuto sia dai propri scarti di lavorazione che da quelli provenienti da altre filiere come quella agroalimentare.
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