È stato un successo di partecipanti, contenuti e confronti il TAGA Day 2023 Spot Color Edition. All’appuntamento annuale di TAGA hanno partecipato più di 150 persone riunite presso le nuove aule dell’Istituto Salesiano S. Ambrogio di Milano.
La giornata è stata aperta con i ringraziamenti agli ospitanti, con l’intervento di Don Sandro Ticozzi che ha ricordato quanto sia essenziale la stretta collaborazione tra aziende e scuola per una reale crescita dei nostri ragazzi, agli studenti dell’ITS Angelo Rizzoli del corso di packaging che hanno realizzato il test del TAGA LAB “Paracetacolor” ed agli sponsor, Colorgraf, Join, Sun Chemical, ed il supporto tecnico di GMG color ed Epson che, come ricorda il presidente Alessandro Mambretti sono, assieme ai soci, l’unica fonte di sostegno di TAGA.
È Luca Morandi ad aprire i lavori parlando delle novità nei software Adobe con la rimozione di molte librerie Pantone e dei cambiamenti introdotti dalla nuova formula guide.
Carlo Carnelli ha fatto il secondo intervento sulle modalità di trasmissione delle informazioni colore parlando dello standard di comunicazione CxF. Dopo aver ripercorso la storia di questo formato e l’approdo in ISO, ha spiegato nel dettaglio come questo sia uno strumento già utilizzabile per trasmettere tutte le informazioni necessarie sia per una corretta formulazione degli inchiostri sia per effettuare misurazioni in modo coerente.
Nell’intervento successivo Denis Salicetti ha mostrato nella pratica con applicativi Adobe ed altri tool proprietari come è possibile creare ed esportare librerie colore personalizzate ed assegnare le corrette informazioni nei file PDF affinché tutte le informazioni siano trasmesse ed utilizzabili.
Dopo questi primi interventi tecnici è stata la volta di due testimonial di eccezione che hanno presentato i loro progetti di gestione delle tinte spot.
Barbara Figini, Packaging Development Manager di Lindt & Sprüngli, ha presentato la difficoltà di gestire più linee prodotti, su diversi mercati internazionali, con molteplici fornitori; ha spiegato come i flussi di lavori poco basati sui dati, le incongruità nei sistemi di valutazione e la difficoltà a gestire i feedback impattava sul controllo qualità e sui tempi di produzione. Per ridurre le variabili ed avere un pieno controllo di tutte le fasi produttive hanno avviato un progetto che parte dall’adozione di standard di controllo per le quadricromie e definisce i colori spot tramite misurazioni e tolleranze già definite e inserite in capitolati tecnici delineati in ogni suo aspetto. In questo modo possono fornire agli stampatori file chiusi già verificati che devono essere stampati seguendo il capitolato e fornendo di ritorno i dati digitali del controllo qualità. Come ha spiegato Barbara Figini questo ha determinato un cambiamento nella gestione dei processi creativi interni, nelle regole di gestione delle commesse ed un impegnativo lavoro di ridefinizione degli stampatori in grado di soddisfare le richieste, con il risultato di una maggiore velocità nella messa in produzione ed una drastica riduzione delle contestazioni.
Luigi Meneghello, referente ufficio tecnico astucci e responsabile sviluppo stampa digitale di Palladio Group, ha presentato le difficoltà della stampa nel mondo farmaceutico legate ai rigidi protocolli applicati per questo mondo. La necessità di fornire ai clienti tutti i dati dell’intera produzione è un’esigenza primaria che richiede una gestione a monte in fase di definizione della commessa per le difficoltà delle richieste presentate e di adozione dei criteri di validazione. Ha spiegato come la necessità di avere un linguaggio comune di trasmissione e controllo delle informazioni colore sia per loro vitale e come, sulla base di questa esigenza, abbiano sviluppato un processo di lavoro che coinvolge tutti i sistemi di stampa presenti. Partendo da questo progetto e per cercare di rendere più consapevoli i propri clienti, stanno valutando un percorso di formazione che aiuti i clienti a comprendere come conciliare scelte creative e possibilità produttive.
Sulla scia di quest’ultima case history Enrico Galli ha illustrato con esempi e dettagli di informazioni come gestire le tinte spot all’interno di sistemi di stampa digitale e convenzionali ed avere un sistema di controllo qualità che possa utilizzare i dati digitali per misurare.
Al rientro del pranzo, il TAGA Day si è spostato sulla parte più produttiva condotta da Piero Pozzi che ha portato all’attenzione la necessità di avere dati chiari e completi per la formulazione degli inchiostri speciali.
Luca Morandi ha poi spiegato la costruzione degli spettrofotometri, come questi funzionano, perché esistono diversi status di lettura M e come questi cambino la risposta di lettura.
La giornata si è conclusa con la relazione di David Serenelli sui lavori del TAGA LAB “Paracetacolor” che sono stati stampati dai partecipanti e letti nella giornata. Scopo del test era capire come venivano interpretate e stampate le informazioni fornite, un file PDF con colori spot e i dati CxF relativi, con ogni tecnologia di stampa disponibile. Il risultato, comparato con prove colore e con tirelle dei colori, hanno mostrato come malgrado i discreti risultati, ci sia bisogno di aumentare la cultura e la consapevolezza nella gestione di questi tipi di colori sulle varie tecnologie di stampa disponibili.