L’abbondante nevicata che ha ritardato l’arrivo di molti partecipanti al TAGA DAY 2008 è sembrata una metafora del difficile momento del mercato, non solo nel settore grafico.
Le persone che hanno sfidato il maltempo per giungere nella sala del convegno hanno dimostrato di voler rispondere con la passione per la cultura tecnologica e l’innovazione tenendo un occhio puntato alla storia.
Un po’ di storia…
E proprio la storia di TAGA è stato il tema del primo intervento, tenuto dal suo primo presidente Emilio Gerboni. Gerboni ha ricordato la fervida attività convegnistica della prima TAGA, riconosciuta con il TAGA honors Award che ha ricevuto nel 1985. Erano anni “eroici”, la prima riunione del Comitato Tecnico, come altre, si era tenuta nella casa del Presidente. Con il nuovo secolo si apre una fase di rilancio con la presidenza di Alberto Sironi, che pone l’accento sulla formazione, i comitati tecnici, i documenti tecnici e la collaborazione con altri enti. Grande è l’impegno sul fronte della standardizzazione e si arriva al Forma Test TAGA Italia e al Proofing Day che fanno conoscere TAGA anche sul piano internazionale. L’associazione inoltre partecipa regolarmente alle conferenze di TAGA USA, al Gruppo di Ghent e al consorzio CIP4 ma contemporaneamente attiva sedi territoriali a Verona, Trento, Venezia, Torino, Genova, Bologna, Firenze e Roma. Della attività di queste sedi si è occupato l’intervento di Adalberto Monti. Nel Gennaio di quest’anno poi il timone passa a Luigi Lanfossi di Atem.
Attilio Boccardo ha in seguito tracciato una panoramica dei documenti TAGA, ricordando come questi siano frutto oltre che dell’operato dei Comitati Tecnici anche della collaborazione con altre associazioni come ATIF e GIPEA.
Il presente del mondo grafico
Monumentale l’intervento del Professor Helmut Kipphan che ha tracciato un quadro complessivo delle tendenze del mondo grafico di cui riprendiamo solo alcuni spunti.
L’accademico tedesco, che è stato insignito del titolo di membro onorario di TAGA Italia nella cena di gala seguita alla giornata, ha iniziato il suo intervento parlando dell’evoluzione dei workflow e definendo il nuovo concetto di premedia che si riferisce all’attività di preparazione dei contenuti precedente alla scelta del medium (stampa ma anche Internet, TV, etc.) da cui veicolarli. Al computer to film (dal file alla pellicola) e al Computer to plate, Kipphan affianca il Computer to press nel cui mondo colloca stampa digitale e macchine Direct Imaging (cioè con preparazione della lastra in macchina).
Kipphan ha evidenziato come una delle tendenze in atto sia progettare macchine con catena dei rulli di inchiostrazione corta che consentono meno manipolazione del risultato di stampa da parte dell’operatore ma sono funzionali a una produzione di basse tirature e qualità media. A queste macchine si contrappongono macchine di grandi dimensioni con molte unità di stampa e ibride (con verniciatura flexo) o con stampa di bianca e volta in un solo passaggio o di grande formato.
Molte novità ci sono state anche nel settore del finishing e del poststampa ma Kipphan è rimasto colpito da una nuova macchina Nexpress che usa tecnologia elettrofotografica ma con stampa indiretta tramite caucciù, avvicinando la qualità offset e dall’aumento della risoluzione sulle Xerox e le HP Indigo (che usano toner liquido). Dal lato inkjet l’ultima Drupa ha segnato la promozione di questa tecnologia dalle prove colore alla produzione vera e propria.
Il terzo capitolo della dissertazione dell’accademico tedesco ha riguardato la stampa di sicurezza e le sue numerose sfaccettature (RFID, ologrammi, immagini lenticolari e così via).
È stata poi la volta della stampa ibrida dove oltre all’integrazione tra offset e verniciatura flexo si sono visti esempi di integrazione tra offset e Inkjet e di macchine con goffratura o impressione a freddo in linea.
Sul versante dell’automazione dei processi Kipphan ha registrato la continua contrazione dei tempi di avviamento (con parallela diminuzione degli scarti) e i progressi nei sistemi di controllo in linea.
L’accademico tedesco vede nel futuro la crescita del mercato della stampa commerciale, del packaging e della stampa di sicurezza. La quantità dei contenuti digitali crescerà più di quella dei contenuti stampati e si apriranno spazi per il libro elettronico e per l’integrazione fra editoria cartacea e digitale.
Tra crisi e innovazione
Alberto Sironi ha analizzato il contrasto fra le tante innovazioni dal punto di vista tecnologico e la “crisi economica e di prospettive di mercato” del settore.
Queste innovazioni si traducono in un’automazione spinta ma anche nella integrazione totale e nell’implementazione del JDF.
“Non vi è più separazione tra automazione, integrazione e organizzazione” ha dichiarato Sironi “Per ottimizzare a pieno l’automazione oggi disponibile le macchien devono ricevere tutte le informazioni che permettono di supportare avviamento e produzione in modo integrato”.
In questo quadro il collegamento fra MIS e sala stampa è “oggi irrinunciabile”.
L’ex-presidente di TAGA vede quindi 3 vie nello sviluppo futuro delle macchine:
Capitolo a parte sono le misurazioni e il monitoraggio.
Sironi ha posto l’attenzione sulle misurazioni collegate alla macchina, sui sistemi automatici di correzione che lavorano tramite color bar fino ad arrivare agli scanner per la scansione di tutto il foglio con regolazione colorimetrica senza scale.
Come affrontare la crisi
Secondo l’ex-presidente di TAGA il mercato si accinge ad evolversi a luogo di risorse disponibili impostate su una “rete aperta”. Per affrontare la nuova situazione le imprese devono non solo presentarsi attraverso il sito aziendale ma interagire attraverso il web.
Preventivi e offerte; acquisizione ordini e loro avanzamento; disponibilità di risorse produttive in previsione della consegna; criteri di scelta e accettazione del lavoro; trasferimento e preflight dei file via Internet “sono solo alcuni dei più prevedibili sviluppi di un futuro molto prossimo”.
In questo quadro servirà sempre di più una nuova figura professionale in grado di gestire il processo di produzione dello stampato sia in prestampa sia in stampa senza divisioni di fase.
Carlo Balestrini ha fatto il punto sulle collaborazioni con enti internazionali di TAGA. Argomento di cui si può considerare esperto in quanto un suo studio verrà presentato al prossimo convegno di TAGA USA a New Orleans, come annunciato orgogliosamente da Gerboni.
Ester Crisanti ha poi esposto, in una relazione realizzata con Denis Salicetti, i progressi del Gruppo di lavoro sul PDF di Ghent. In questo organismo TAGA è l’unico rappresentante per l’Italia.
L’intervento della Crisanti e quello di Carlo Carnelli sugli standard hanno sottolineato quanto poi ribadito da Sironi. Ovvero, TAGA non è un ente istituzionale ma continua anche a rappresentare (spesso da solo) il nostro paese nelle sedi internazionali dove gli standard vengono decisi. Per farlo ha bisogno di iscrizioni e volontari.
La conclusione della giornata è stata riservata alla Premiazione del Concorso Tecnologico 2008 memorial Alfredo Fiorelli che ha premiato gli studi tecnologici di alcuni studenti delle scuole grafiche. Vincitori del concorso sono stati tre allievi dell'Istituto San Marco di Mestre, Luca Forner, Lorenzo Privato e Marco Sinigaglia, premiati per un’interessante ricerca sugli inchiostri.
Il TAGA Day si è concluso con un evento conviviale, una cena sociale organizzata in occasione dei 25 anni dell’associazione; grande festa e consegna di una targa ricordo a Emilio Gerboni, uno dei fondatori di TAGA Italia e tuttora colonna portante dell’associazione; sempre nel corso della stessa serata a Kipphan è stata consegnata la tessera di socio onorario di TAGA Italia.
Le origini
TAGA ITALIA – Associazione Tecnici Arti Grafiche Italia è stata costituita ufficialmente il 21 giugno 1983 presso uno studio notarile milanese ispirandosi a TAGA USA. La sede originale era presso la Policrom Screens di Bergamo grazie all’interessamento del suo presidente Ario Bisutti, si è in seguito trasferita alla storica sede dell’Istituto Rizzoli di Milano per poi approdare all’attuale sede nell’Istituto Artigianelli della stessa città, in coabitazione con il Centro di Studi grafici.
I primi iscritti erano Giuseppe Mario Bernardi, Gian Carlo Casorati (autore dell’attuale marchio TAGA), Giordano Berlusconi, Emilio Gerboni, Eliano Novati, Alfonso Raggi, Claudio Castellardi, Gabriele Malfer, Benito Sciarretta, Pietro Chasseur, Nillo Crescenzio, Alfredo Fiorelli, Alberto Fino (autore con Sciarretta di brevetti acquistati dalla Hell ed esponente di punta della ILTE di Torino) e Luciano Lovera.
Helmut Kipphan
Professore accademico, è stato per 30 anni uomo di punta in ambito industriale e per oltre 20 anni responsabile capo della ricerca e sviluppo di HeidelbergDruckmaschinen realizzando oltre 40 brevetti. È il principale autore del "Handbook Of Print Media", la massima pubblicazione europea sulla tecnologia grafica moderna.