TAGA Tour, a Napoli una “prima” frizzante e coinvolgente

18 ottobre 2022
La prima tappa del TAGA TOUR a Napoli si è conclusa con una grande soddisfazione generale. In una calda giornata autunnale oltre 50 persone hanno partecipato all’evento presso l’istituto Archimede di Napoli, attente e curiose.
“Gli edifici solidi si costruiscono dalle fondamenta” è il saluto che il presidente di TAGA Italia, Alessandro Mambretti, ha portato alla scuola IS Archimede sottolineando il ruolo centrale delle scuole e la stretta connessione con TAGA Italia. La dirigente prof.ssa Mariarosa Stanziano ha ringraziato TAGA e le aziende per aver scelto questa scuola, portando un po’ di quella realtà positiva che le ragazze e ragazzi di questa età contano di trovare una volta terminato il percorso scolastico, mentre il prof. Alessandro Autero coordinava studentesse e studenti impegnati a documentare la giornata.
Prima di entrare nel vivo della giornata il presidente ha sottolineato come documenti ed eventi di questo tipo sono possibili solo grazie alla passione ed al supporto attivo delle aziende sponsor sia nella fase di realizzazione dei documenti, sia per realizzare eventi formativi di questa portata. Ospite speciale della giornata il nuovo cronometro che implacabile dettava i tempi delle relazioni.
La giornata è subito entrata nel vivo con la relazioni di Adalberto Monti, Angelo Meroni e Manuel Trevisan sul tema “COSA OCCORRE CONOSCERE DELLA TECNOLOGIA UV”. I tre esperti hanno spiegato con chiarezza e dettaglio i contenuti del TAGA.DOC.19 esponendo i capisaldi della stampa UV sia nelle ricette degli inchiostri sia nella componentistica delle macchine e gli accorgimenti necessari per una corretta gestione in sala stampa. Poi sono passati a descrivere l’evoluzione al TAGA.DOC.20 partendo dal concetto che “per stampare la plastica prima bisogna conoscerla” e anticipando l’ampia e impegnativa trattazione necessaria per ottenere i risultati attesi dalla stampa su questo supporto. Perché come afferma il prof. Monti “Stampare non è facile, chi sostiene il contrario non ha mai stampato”.
Sono stati Edoardo Elmi, Guangdong, ed Enzo Colapinto, IST, che hanno fatto il primo approfondimento dal titolo “Stampare su materie plastiche non è un problema, è una tecnica”. Con la sua coinvolgente personalità e competenza Elmi ha illustrato le varie tipologie di plastiche, differenti per composizione, struttura e caratteristiche superficiali, sottolineando come siano questi i fatti che determinano la ricetta d’inchiostro da utilizzare e, di conseguenza, la polimerizzazione necessaria. E qui Enzo Colapinto ha spiegato con chiarezza e immediatezza i concetti e le azioni da mettere in pratica per valutare la tensione superficiale e bagnabilità del materiale plastico, adesione dell’inchiostro, sistemi di polimerizzazione UV e sistemi di controllo dell’efficienza impianto UV, sottolineando come l’efficienza dell’impianto contribuisca in modo sensibile alla regolazione coerente della potenza di emissione e permetta di ottimizzare i tempi di produzione oltre a garantire l’usabilità dello stampato. Perché va compreso che “stampare UV su materiali plastici, è un valore aggiunto”.
Piero Pozzi, Colorgraf, e Massimo Belardinelli, Printgraph, hanno fornito utili informazioni pratiche relative alla gestione delle macchine da stampa. La scelta delle gomme è cruciale, afferma Belardinelli, per avere una stampa di qualità costante e una macchina in grado di mantenere i ritmi di produzione. E per mantenere costante il livello qualitativo devono essere scelte adeguate soluzioni di bagnatura, prestando attenzione alla composizione, e prodotti di pulizia in grado di mantenere inalterate le caratteristiche delle gomme. Come ha sottolineato Pozzi, “si devono impostare le produzioni per cluster giornalieri, settimanali, mensili” affinché le pulizie siano efficaci ed i consumi adeguati. Belardinelli ha invitato tutti i presenti a verificare sempre le composizioni dei prodotti per una semplice considerazione: devono rispettare “la salute dell’essere umano e dell’ambiente”.
Allegro e sempre frizzante Piero Pozzi, che è anche consigliere di TAGA Italia e organizzatore culinario della tappa, ha portato al centro dell’attenzione la composizione della macchina spiegando i pro e i contro delle macchine bivalenti e soprattutto fornendo utili informazioni sulla gestione loro gestione. Poi ha posto l’attenzione sul controllo qualità nella stampa offset di materiale plastico spiegando con chiarezza e praticità il controllo dell’elettricità statica e i test di adesione e sfregamento, offrendo anche, a chi ne fosse sprovvisto, un rotolo di scotch a norma per l’esecuzione del test di adesione.
Un approccio applicativo molto concreto riguardo le macchine da stampa semirotative e un continuo scambio di microfono hanno guidato l’intervento di Andrea De Rossi, Tecnologie Grafiche, e Luca Mauri, T&K. Hanno condotto un percorso che è partito dalle esigenze del prodotto etichetta ed è giunto alla elaborazione del file. Test qualitativi, test di ripetibilità, utilizzo costante delle strumentazioni di controllo, gestione della stesura del film d’inchiostro per ottimizzare i tempi di polimerizzazione garantendo sempre consistenza al colore, definizione delle specifiche di processo, sono stati alcuni dei temi trattati con dovizia di dati e un bagaglio di esperienze personali che hanno permesso ai molti presenti di identificarsi.
Sono stati Luca Morandi, Colorconsulting e consigliere TAGA Italia, e Adriano Brunelli, Hubergroup, a chiudere con due relazioni sul tema del colore: “La formulazione degli inchiostri per stampa a reticolazione UV” e “La tecnologia UV e l'ottimizzazione dei file per migliorare la stampabilità”. Tecnica, approfondita, con molteplici riferimenti alle norme, la relazione di Brunelli ha descritto le caratteristiche dei componenti degli inchiostri e le diverse tipologie di test a cui sono sottoposti e, con una marcata nota, come leggere le indicazioni riportate nelle etichette e nelle schede tecniche.
Morandi ha portato invece alla considerazione di come il file debba necessariamente essere ottimizzato per la stampa con inchiostri UV in considerazione delle sue caratteristiche. Il profilo colore che guida la progettazione del file deve essere aderente in termini di quantità d’inchiostro affinché la cromia sia mantenuta durante la stampa e la successiva reticolazione. “Considerate” dice Morandi “che spesso si parla di stampare tinte piatte su materiali non assorbenti e questo provoca una variazione cromatica non recuperabile se non si presta attenzione”.
Si è dunque conclusa qui una giornata intensa che ha visto molti partecipanti fare domande, confrontarsi e riconoscere, in modo pressoché unanime, la valenza e attualità degli argomenti trattati e la necessità di approfondire ulteriormente. Per questo basta iscriversi a TAGA Italia www.taga.it e tutti i documenti saranno disponibili.

Prossima tappa a Vicenza 8 Novembre presso l'istituto PIA SOCIETÀ SAN GAETANO, Formazione Professionale, 36100 Vicenza, Via Mora 12. Per iscriversi: https://bit.ly/3wLPFOh
Players: TAGA ITALIA
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