Omenetto ha lavorato su questo tema per alcuni anni in modo non sistematico, ma guardando a posteriori le fotografie, raccolte nel corso dei suoi viaggi di lavoro o di vacanza, si è resa conto che c'era un filo conduttore, come spesso accade per lavori liberi da committenze.
“Queste fotografie – racconta Cristina Omenetto – mi hanno portato a riflettere sul nomadismo visivo. Mi è venuta subito alla mente la migrazione. In particolar modo quella degli uccelli, che nel loro spostarsi da un luogo ad un altro si posano qua e là per raccogliere le forze prima di ripartire per la meta finale. In tutto questo spostarsi e fermarsi vedono cose che li colpiscono e se ne ricordano, ne fanno tesoro”.
“Con le sue fotografie – afferma Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia – Cristina dà una lettura davvero originale del paesaggio. Ci regala il suo sguardo e ci permette di vedere insieme a lei, con la sua stessa emozione, i luoghi che ha visitato. La sua sensibilità d'artista ci ha proposto degli scatti che gratificano la vista per la loro bellezza e che per noi hanno rappresentato un'ulteriore sfida tecnica: rendere con precisione le sfumature e l'evanescenza dei soggetti con passaggi di colore morbidi, fluidi ed equilibrati”.
Per creare questi scatti, Omenetto si è affidata alla sua fedele compagna, la “modesta” Holga, una macchina fotografica economica che è stata anche definita toy camera: la tecnologia ridotta al minimo, l'uso di materiale povero e il difetto tecnico divengono il punto di forza espressivo. Entrando nella fotocamera, i baffi di luce sembrano plasmare l'immagine, donando movimento e rendendo le fotografie poetiche e leggere.
Come ogni anno, si rinnova la sfida per le stampanti Epson. Dopo aver superato la prova della stampa su formato panoramico, riproposto anche per il Calendario 2018, si è trattato in questo caso di rendere nel modo più fedele possibile la delicatezza delle sfumature, l'atmosfera evanescente, i colori tenui delle immagini.
Da quest'anno, Epson ha voluto dare a tutti la possibilità di ammirare il Calendario pubblicandolo sul proprio sito web, dove l'autrice commenta ciascuna immagine con un breve video che descrive il luogo e le emozioni che l'hanno portata a realizzare lo scatto.
Il Calendario, rilegato con un processo interamente artigianale e realizzato in 800 copie numerate, è composto da un totale di 9.600 fotografie originali, prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson, quindi incollate manualmente una alla volta.
Cristina Regina Omenetto, la fotografia come indagine e ricerca
Nasce a Milano, dove vive e lavora. Si avvicina alla fotografia negli anni ottanta, dopo numerose esperienze di studio e di lavoro in Italia, a Londra e in California, orientando il suo lavoro verso il campo dell'indagine sociale, del ritratto, del paesaggio e della ricerca.
Da tempo sperimenta e pubblica lavori sul paesaggio utilizzando una tecnica personale di ripresa, dove frammenti dello spazio e del tempo si sovrappongono e si sommano in sequenze che vanno oltre la consueta staticità della rappresentazione.
Ha esposto i suoi lavori sia in Italia sia all'estero e sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private internazionali.