Effedì, una realtà proiettata al futuro

20 dicembre 2019
L’azienda di Putignano si distingue da sempre per la sua propensione all’investimento. Un anno fa ha ampliato il parco macchine offset con una Komori Lithrone G528C, cinque colori più vernice che consente la produzione di carta vegetale, IML e altri supporti.
Una storia di “esperienze” che attraversa ben due secoli e che vede protagonista ben tre generazioni della famiglia DeRobertis di Putignano, il paese del Carnevale in provincia di Bari.
Tutto cominciò con nonno Callisto, che sin dal dopo guerra, si specializzò nella stampa di libri, capacità che gli permise di divenire un punto di riferimento nel sud per molte case editrici.
La Effedì nasce da un’intuizione di Franco DeRobertis (dalle cui iniziali deriva il nome dell’azienda), il più giovane dei figli di Callisto, che fece propria la missione di dar seguito alla passione trasmessagli dal padre inseguito alla sua morte nel 1968.  Negli anni successivi, oltre alla stampa dei libri, Franco si specializza anche nella produzione di lavori commerciali e di cartotecnica, con particolare attenzione al mondo delle etichette nel settore alimentare, particolarmente florido nel territorio pugliese.
Aumentano le “esperienze” e arriviamo al 1988, quando avviene il passaggio di consegne da Franco a suo figlio Mimmo, rappresentante della terza generazione della famiglia DeRobertis.
Oltre a dare un taglio più industriale alla gestione dell’attività, Mimmo avvia un processo di pesante diversificazione, che spazia dal digitale, alla cartotecnica, con la produzione di materiali speciali per il comparto alimentare.
E tutto questo lo fa sposando gli insegnamenti del padre, che puntano ad un continuo accrescimento delle “esperienze” attraverso un costante aggiornamento tecnologico. Nel corso degli ultimi 30 anni, Effedì ha infatti più volte rimodernato il comparto produttivo. 
Con particolare riferimento al comparto offset, la Effedì nel 1997 acquista una KOMORI SPRINT 228, una delle poche bicolori 50x70 in Puglia ad avere tutti gli automatismi che ne velocizzavano la produzione. Successivamente nel 2007 acquista una seconda KOMORI Spica429P, una 4 colori 50x70 con voltura con cui si specializza anche nella stampa di “carta per alimenti”, una delle poche aziende nel sud Italia ad esser vocate a questo tipo di lavorazione, tanto da permetterle di acquisire nuova clientela, soprattutto fuori regione. E solo un anno fa, la Effedì ha sostituito la Spica 429 con una terza Komori Lithrone G528C, una cinque colori più vernice che consente la produzione di carta vegetale, IML ed ogni altro tipo di supporto.
La nuova Komori è dotata di una molteplicità di accessori che ne velocizzano gli avviamenti: dal metti lastra completamente automatico, alla refrigerazione delle macinazioni; dal verniciatore con sistema flessografico a rulli Anilox, ad un sistema di controllo densitometrico e spettrofotometrico del foglio stampato; dall’apposito KIT per la stampa di supporti plastici leggeri (come l’IML), ai preset totali di formato, pressioni e lavaggi.
Di fianco alla nuova Komori, il parco macchine conta una linea di taglio, una piccola offset 35x50, un plotter piano digitale, una stampante digitale A3 Plus, una sala di prestampa che cura dalla progettazione alla realizzazione delle lastre con CTP formato 50x70.
La Komori rappresenta la macchina di punta di questa solida seppur piccola realtà industriale e, già nei primi mesi di attività, ha consentito di implementare la capacità produttiva e di avviare un processo di diversificazione, che sta già portando i suoi frutti. 
“La scelta di Komori” spiega Mimmo De Robertis, AD della Effedì srl “è la conseguenza di un rapporto ultra ventennale che abbiamo col brand giapponese, rapporto per il quale siamo molto soddisfatti. I bassi costi di manutenzione, l’alta affidabilità, l’elevato livello dirobotizzazione che su questo formato vede Komori leader indiscusso, la qualità di stampa di questa macchina, sono tutti motivi che ci hanno portato a scartare ogni alternativa. Per questo abbiamo confermato fiducia al produttore giapponese.”
E l’idea di Mimmo è quella di sfruttare al massimo queste performance che offre la Lithrone 528C, per arrivare ad installare sulla macchina un impianto HUV che consenta la polimerizzazione immediata dello stampato, permettendo di trasformare il verniciatore in un elemento di nobilitazione, grazie alle vernici HUV di altissimo pregio.
“Non abbiamo inserito nell’ordine il dispositivo Komori HUV” procede Mimmo De Robertis “perché non abbiamo ancora un mercato consolidato che ammortizzi l’investimento. Ma anche questa esperienza presto verrà vissuta, perché sono certo dei benefici che la filosofia Komori HUV può offrire”.
Che altro dire allora? Aspettiamo di conoscere le nuove esperienze che faranno parte della lunga storia di Effedì.


Mimmo DeRobertis (il primo da sinistra) con l’intero staff della Effedì 


Mimmo DeRobertis e Fabrizio Giannuzzi, Area Manager Komori Italia


Mimmo DeRobertis e Cosimo Delfine, responsabile della sala stampa di Effedì
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