Inkjet, valida alternativa per l’interior decoration

27 aprile 2020
Oltre all’estetica d’impatto, l’industria dell’interior decoration oggi chiede longevità e customizzazione di massa. Ecco che ruolo riveste la flessibilità della stampa digitale, che può sia sostituire sia affiancarsi ai processi analogici esistenti.
L’interior decoration rappresenta una realtà in continuo cambiamento, profondamente legata all’evoluzione delle mode e dei gusti. Il termine si riferisce a una sfera molto vasta, che abbraccia qualsiasi area domestica e commerciale che richieda un qualsiasi tipo di decorazione. Le possibilità di stampa per l’interior decoration si sono espanse negli anni, seguendo i trend di diversificazione dettati da designer, architetti e utilizzatori finali che spingono verso la personalizzazione, i piccoli volumi o produzioni una tantum, pratiche, convenienti e profittevoli. La tendenza nel décor di case, uffici e altri siti commerciali come alberghi e ristoranti è infatti quella della decorazione su misura dei locali e/o del loro brand e, al contempo, della localizzazione dell’aspetto, vale a dire l’applicazione di un gusto differente a seconda del posizionamento demografico e geografico.
Finché l’interior decoration ha potuto affidarsi solo alla stampa analogica, la personalizzazione poteva essere raggiunta solo con il coinvolgimento di un decoratore specializzato con competenze artistiche. Il professionista in genere portava avanti il lavoro dall’inizio alla fine, con possibilità di errore e con un impatto significativo dal punto di vista del tempo e dei costi. Inoltre la qualità finale del lavoro, che rimaneva irriproducibile, dipendeva in ultima analisi dalla sua bravura artistica.
Con l’avvento della stampa digitale il settore ha cambiato marcia: come è accaduto in altri comparti, anche nella decorazione degli interni la nuova tecnologia ha donato molta versatilità e libertà a designer e architetti, rendendo possibile lo sviluppo di una serie di applicazioni inedite, personalizzabili e realizzabili in quantitativi minimi – fino al pezzo unico – con costi competitivi. Mentre tutta una gamma di supporti innovativi è stata gradualmente introdotta nel settore, la customizzazione è diventata uno degli elementi dominanti della creatività, laddove l’unico limite risiede oggi nella fantasia di chi sviluppa il progetto. Carte da parati dalle fantasie più svariate, superfici – in vetro, tessuto, legno, cemento, metallo, plexigas, ceramica – personalizzate con pattern e motivi d’impatto, decori a tema riprodotti su diversi oggetti ed elementi d’arredo alla portata di un pubblico sempre più ampio: grazie alla stampa inkjet siamo entrati nel terzo millennio dell’interior decoration.

I vantaggi della migrazione al digitale
Nel corso degli anni i materiali e supporti utilizzati per l’interior decoration sono stati di origine sia naturale che artificiale. Per esempio, legni e metalli tradizionali possono essere riprodotti con l’uso di stampa e verniciatura.
La stampa digitale ha certamente ampliato la gamma di prodotti base che possono essere utilizzati: supporti rigidi o flessibili che si prestano a emulare materiali più costosi, diminuendo così non solo il prezzo per unità ma anche il peso. Possono, inoltre, essere personalizzati, prodotti in edizioni limitate o in riproduzioni uniche e questo porta a un aumento dei margini di guadagno che interessa tutta la filiera, dal produttore al canale di vendita.
Da un punto di vista logistico ci sono dei materiali che beneficiano moltissimo della migrazione dall’analogico al digitale, soprattutto quelli pesanti e fragili. È il caso dei prodotti in ceramica: poiché ora possono essere realizzati con processi senza contatto diretto, il loro spessore può essere molto inferiore, il rischio di rottura si abbassa e un maggior numero di unità può essere imballato nei container.
Se l’utilizzo della stampa digitale ha ampliato le opportunità per quanto riguarda i materiali e i supporti di stampa per l’interior decoration, la nuova sfida dei produttori è quella di sfruttarle raggiungendo una qualità realisticamente vicina a quella offerta dai materiali naturali. Tale sfida è spesso governata dalla resistenza e dalle finiture richieste su alcune superfici, dalla qualità tattile di alcuni tessuti, dalla necessità di eliminare elettricità statica da tappeti e moquette e accessori tessili per arredamento.

Leggi l’articolo completo sul n. di aprile di Rassegna Grafica

Autore: Cristina Rossi

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