Analizzando i risultati dei singoli settori, per i costruttori di macchine grafiche, cartotecniche e per il converting il terzo trimestre 2016 in generale prosegue in maniera positiva: tutti gli indicatori registrano un momento dinamico per il settore. Nello specifico, sul fronte interno, l’andamento del fatturato del terzo trimestre registra una crescita nel 38% delle aziende, con una stabilità nel 62%. Gli ordini invece si incrementano nel 45% dei casi. Simili le risposte per i mercati esteri, con fatturati incrementati nel 50% delle imprese; le indicazioni sulla flessione sono del 5%, con una stabilità al 45%; infine seguono con una flessione nel 10% dei casi gli ordini. Stazionaria l’occupazione, ferma nel 62% delle aziende e in incremento nel 38%.
Nel quarto trimestre 2016 le stime sono positive, ma in peggioramento: il 42% delle aziende rispondenti all’indagine prevede una crescita del fatturato, il 37% stabilità, con una diminuzione nel 21% dei casi. La previsione della quota percentuale di export sul fatturato sono per la metà dei rispondenti (52%) di stabilità, segue la diminuzione con il 30% delle risposte e la crescita con il restante 18%. Continua ad essere stabile la previsione relativa all’occupazione, per il 71% dei rispondenti; segue la crescita, con il 29%.
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Il campione di imprese produttrici di carte e cartoni (che rappresenta il 71% del fatturato dell’intero settore) descrive per il terzo trimestre 2016 un quadro a consuntivo decisamente non favorevole con riferimento al mercato interno; complessivamente positivo, invece, il quadro riferito alle componenti estere sia di fatturato che di ordini. Sempre caute, ma questa volta prevalentemente improntate al pessimismo, le previsioni sugli andamenti dell’ultimo trimestre dell’anno, probabilmente influenzate in parte anche dai non positivi risultati del periodo estivo. I risultati dell’indagine sui consuntivi del terzo trimestre 2016, presentano un quadro negativo per quanto riguarda le componenti interne di fatturato ed ordini, dove le indicazioni di riduzione superano quelle di aumento rispetto al trimestre precedente. Il bilancio appare particolarmente negativo per il fatturato interno per cui quasi il 46% degli interpellati riferisce cali, contro il 40% che dichiara valori in linea con il periodo precedente e poco più del 14% che ha conseguito risultati migliori. Meno accentuata la differenza, comunque negativa, tra risultati in miglioramento (14% dei casi) e quelli in peggioramento (31% degli interpellati) visibile per gli ordini interni, dove risultano prevalenti i giudizi di stazionarietà sui valori del trimestre precedente (55%). Torna in risalto, quindi, il ruolo delle componenti estere dei due aggregati oggetto di analisi, dove i risultati positivi superano quelli negativi (dell’11% per il fatturato, del 2% per gli ordini) e la quota maggiore degli interpellati riferisce livelli analoghi a quelli del trimestre precedente (53% per il fatturato; 56% per gli ordini). L’occupazione è riferita stabile dal 94% degli interpellati e la quota restante è divisa equamente tra aumenti e riduzioni (3%).
Probabilmente influenzate dai poco incoraggianti risultati del trimestre estivo, le previsioni formulate a fine settembre dallo stesso campione di imprese sugli andamenti del periodo finale dell’anno, ovvero il quarto trimestre 2016. Sempre generalmente prudenti, tali previsioni riflettono, per la prima volta dall’indagine di fine settembre 2014 (9 consultazioni trimestrali), il prevalere di un certo pessimismo diffuso a tutte le variabili indagate. Le attese di stabilità prevalgono ovunque, con un’accentuazione per le componenti estere (79% del campione sia per fatturato che per ordini), dove la quota dei pessimisti eccede quella degli ottimisti del 15% per il fatturato, del 9% per gli ordini. Più evidente l’intonazione pessimistica che emerge dalle componenti interne di entrambi gli indicatori, dove più di un’impresa su 4 si attende riduzioni e le attese di stabilità sui livelli del terzo trimestre sono intorno al 60% del campione. In merito all’occupazione, le cartiere consultate con l’indagine non si attendono variazioni.
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In un quadro nazionale caratterizzato da una spesa delle famiglie abbastanza vivace, che ha però solo stabilizzato le vendite di alcuni prodotti culturali stampati, e da investimenti in advertising in ripresa ma non sulla stampa dove restano in negativo, determinando nel complesso un modesto calo del fatturato grafico, i giudizi delle aziende grafiche sul terzo trimestre 2016, rispetto al trimestre precedente, evidenziano un clima caratterizzato da moderato ottimismo o stazionarietà. Sul fatturato, sia interno che estero, vi è un discreto ottimismo: 4 imprese su 10 stimano un incremento rispetto al trimestre precedente, più o meno in linea con quelle che stimano una stabilità. Su ordini interni ed esteri invece prevale la stazionarietà, su cui si orienta circa metà del campione, mentre i pessimisti (3 aziende su 10) superano di poco gli ottimisti (2 su 10).
L’occupazione è stazionaria nel 67% dei casi, in aumento nel 25% e in diminuzione solo nell’8% delle aziende. Le previsioni sul quarto trimestre 2016 delle imprese grafiche mostrano un quadro all’insegna del lieve ottimismo sul fronte nazionale e della perfetta stabilità su quello estero. In confronto con il terzo trimestre 2016, il fatturato e gli ordini interni sono previsti stabili nel 50% delle aziende, in aumento nel 33% e in diminuzione nel 17% dei casi. Il fatturato e gli ordini esteri sono stimati stabili nel 56% delle imprese ed in diminuzione oppure in incremento in un uguale 22% delle aziende. Stabili le attese sull’occupazione nell’83% dei casi, con un 8% delle imprese che prevede di aumentare o ridurre gli organici.
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Per le imprese cartotecniche trasformatrici, dopo un primo semestre dell’anno all’insegna di una positiva e continua performance del giro d’affari sia sul fronte interno che su quello estero (un risultato migliore rispetto alla media dell’industria manifatturiera), nel terzo trimestre 2016 i giudizi sono piuttosto negativi su entrambi i fronti, facendo intravvedere un’attenuazione del ritmo espansivo, almeno rispetto al secondo trimestre 2016. Il fatturato interno e gli ordini interni sono in diminuzione, rispetto al trimestre precedente, nel 47% delle imprese, con una stazionarietà intorno al 35-40% e una crescita solo nel 10-15% delle aziende. Riguardo ai giudizi su fatturato e ordini esteri, le imprese che accusano una flessione sono comprese tra il 40% ed il 60% circa, seguite da quelle che mantengono una stabilità (tra il 40% ed il 60%), mentre non sono segnalati incrementi. Stabili invece le valutazioni sull’occupazione: la stazionarietà vince nel 74% dei casi, con un 16% di aziende che indica un incremento, a fronte di un 11% di imprese in riduzione.
Le prospettive sul quarto trimestre 2016 delle imprese cartotecniche trasformatrici sono più orientate verso la stabilità di quelle appena delineate, con un profilo leggermente più favorevole sul mercato interno rispetto a quello estero. In confronto con il terzo trimestre 2016, il fatturato interno (così come gli ordini interni) è stimato stabile nel 42% dei casi, in incremento nel 32% e in diminuzione nel 26% delle imprese. Le previsioni sul fatturato e sugli ordini esteri evidenziano una stazionarietà nel 64% delle aziende, una diminuzione nel 21% e un incremento nel 14% dei casi. In leggero peggioramento le attese sull’occupazione, rispetto al trimestre precedente: stabili nell’84% dei casi, con un 16% di aziende che prevede di ridurre gli organici.