Nel 2017 il settore degli Astucci e Scatole Pieghevoli ha registrato una crescita dei fatturati del +5.3% in euro, in linea con la performance media delle imprese manifatturiere italiane. Nuovo punto di massimo dal lato dell'efficienza d'uso del capitale investito, pur se ancora su livelli inferiori al benchmark manifatturiero. Si segnala, non ultimo, un incremento di circa il 4% nel numero degli addetti settoriali.
Il settore degli Astucci e Scatole Pieghevoli conferma livelli di marginalità superiori alla media delle imprese manifatturiere italiane, con un gruppo di “best performer” (20% delle imprese) che evidenzia un livello 2017 dell’EBITDA in % del valore della produzione superiore al 15%.
Performance settoriali mediamente migliori del benchmark manifatturiero si segnalano anche in termini di redditività e autofinanziamento ; da rilevare, in particolare, che 1 impresa del settore su 3 mostra livelli di redditività (ROI) nel 2017 superiori a 10; 1 su 4 registra un livello di autofinanziamento (cash-flow) superiore a l 10% del valore della produzione.
Il grado di indebitamento del settore si mantiene particolarmente contenuto : nel 2017 il Leverage (Debiti finanziari/Capitale proprio) si è conferma to su livelli più contenuti della media manifatturiera. Da segnalare, inoltre, l’anno scorso un costo medio del debito a i minimi storici.
L’analisi dei bilanci d’esercizio a livello di cluster merceologici segnala performance particolarmente favorevoli per le imprese del settore specializzate nel segmento Cosmetico, con tassi di crescita, livelli dei margini e condizioni di autofinanziamento decisamente più elevate della media nel 2017.
L’analisi dei bilanci d’esercizio a livello di cluster dimensionali, invece, segnala performance particolarmente favorevoli per le Medie imprese (50-99 addetti) del settore, sia in termini di crescita sia anche di condizioni reddituali . Questo risultato non tiene, tuttavia, conto dell’eventuale appartenenza a Gruppi delle diverse aziende, che potrebbe costituire un “fattore critico di successo” soprattutto in termini di efficienza (date le possibili maggiori economie realizzabili a livello di gruppo).
L’analisi dei bilanci d’esercizio segnala, non ultimo, performance decisamente più favorevoli nell’efficienza d’uso del capitale investito (turnover ratios) per le imprese del settore più “export-oriented” (con almeno il 20% del fattura to realizzato all’estero), che beneficiano anche di tempi medi di incasso da clienti (giorni clienti) meno penalizzanti delle media del settore.
Pur in un quadro settoriale complessivamente positivo, si segnalano condizioni mediamente meno favorevoli per le imprese del settore più piccole (con meno di 50 addetti), caratterizzate da condizioni reddituali e livelli di autofinanziamento significativamente inferiori a quelli delle Medie-Grandi imprese. In tale contesto, continua a pesare lo sbilanciamento tra giorni clienti (che, seppure in riduzione tendenziale, continua no ad essere prossimi a i 100 giorni) e tempi medi di pagamento fornitori (giorni fornitori).
Specializzazione, vocazione internazionale e organizzazione finalizzata all’efficienza (con un ruolo distintivo del controllo di gestione) sembrano, in linea generale, i fattori “premianti” all’interno del settore. Al fine di consentire di sviluppare al meglio i percorsi di internazionalizzazione e un controllo di gestione sui prezzi di approvvigionamento, GIFASP – in collaborazione con StudiaBo – sta veicolando ai propri associati un servizio informativo periodico, denomina to “Barometro degli Astucci e Scatole Pieghevoli ”, in particolare per:
- monitorare l’evoluzione dei mercati internazionali del settore;
- approfondire i mercati a maggiore potenziale per le vendite del settore;
- monitorare l’evoluzione dei Paesi concorrenti esteri del settore;
- fornire dei benchmark di prezzo per supportare i processi di approvvigionamento.