Nell’ambito della manifestazione Print4all, presso Fiera Milano Rho, si è svolta l’Assemblea Pubblica di Federazione Carta Grafica “Coniugare sostenibilità e competitività: l’Europa si è desta? Il ruolo della filiera della carta, dell’imballaggio e della stampa”.
La filiera della carta e della stampa, che vale 27 miliardi di fatturato e pesa l’1,2% del PIL, conferma il suo sostegno alla richiesta di Confindustria di un Piano Industriale Straordinario europeo. L’attuazione del Regolamento sugli imballaggi, che hanno un ruolo strategico nella promozione del Made in Italy, rappresenta il banco di prova per una sostenibilità pragmatica. Competitività energetica e proroga del Piano Transizione 5.0 sono le altre richieste impellente che la politica dovrà tenere in considerazione. Sul fronte del fattore umano restano fondamentali la valorizzazione del lavoro in manifattura e la tutela dei giovani dall’eccesso di digitale.
In occasione dell'assemblea sono stati lanciati messaggi importanti. Il neoeletto Presidente della Federazione Andrea D’Amato nella sua relazione d’apertura ha sottolineato: “L’attuazione del Regolamento sugli imballaggi sarà il banco di prova per capire se l’Europa s’è veramente desta, ovvero è capace di perseguire una sostenibilità pragmatica, che non penalizzi la competitività delle imprese. Occorre un mercato europeo dell’energia, un’Unione che punti al disaccoppiamento tra energie fossili e rinnovabili e aumenti la trasparenza e la competitività dei mercati. Per gli investimenti, fondamentale prorogare e rilanciare Transizione 5.0 e supportare soprattutto chi deve fare un percorso di decarbonizzazione”.
D’Amato si è soffermato su un tema non di politica industriale, ma molto importante: “La lettura su carta e la scrittura a mano in corsivo sono medicine urgenti e fondamentali per lo sviluppo psicofisico delle nuove generazioni, compromesso oggi dagli effetti derivanti da un eccesso di digitale”.
Settore circolare da record
Nella sua relazione il Presidente ha fornito anche i dati di un settore che si caratterizza per una circolarità da record (anche quest’anno il tasso di riciclo è ben oltre l’obiettivo comunitario dell’85% al 2030, grazie all’azione di Comieco) e da svariati primati produttivi a livello europeo: terza industria cartaria, leader nel tissue, secondi nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, primi nell’export di flessibile, seconda industria grafica; nella produzione di macchine, addirittura leader mondiali in quelle per la cartotecnica e converting.

“Nel 2024 – ha comunicato D’Amato - il valore di fatturato del complesso dei quattro settori appartenenti alla Federazione Carta Grafica - macchine per la grafica e la cartotecnica, cartario, grafico e cartotecnico trasformatore - si è assestato a 26,9 miliardi di euro, cioè l’1,2% del Pil nazionale. Il saldo della bilancia commerciale con l’estero è positivo per 4 miliardi di euro, corrispondente al 7% del surplus commerciale totale dell’Italia si stima che la filiera coinvolga quasi 16.000 aziende, per oltre 160.000 addetti”. “La Federazione Carta Grafica – continua D’Amato - rappresenta quindi una filiera significativa del Made in Italy che, in termini di output di prodotto finale, porta i nostri stampati e i nostri packaging in giro per il mondo, da soli o in accompagnamento alle nostre merci.
E in un contesto in cui i dazi tornano a essere strumento di politica commerciale e protezionismo, per rinforzare la fiducia nel prodotto italiano e per giustificarne il posizionamento premium, il packaging assume un ruolo strategico non solo logistico ma soprattutto comunicativo e identitario, diventando un asset competitivo per il Made in Italy”.
Se analizziamo in estrema sintesi i 4 settori che aggregati determinano il perimetro della nostra Federazione, vediamo che sono i settori a monte della filiera (produzione di macchine e di carta) a recuperare in termini di fatturato, ma che la ripresa sulla produzione coinvolge anche il settore cartotecnico e trasformatore. Solo il settore grafico continua il suo strutturale andamento recessivo, anche se con chiari segnali di assestamento.
In particolare, l’Industria delle Macchine per la Grafica e la Cartotecnica, che non ha mai smesso di crescere neanche l’anno scorso, chiude il 2024 con un + 4,9% a fatturato, trainato dalle macchine per il converting e dal mercato interno. L’Industria Grafica perde un altro 3,4% a fatturato e l’1,6% della produzione. Bene però la ripresa dell’export e la tenuta almeno della stampa editoriale, quella di libri in particolare. Al di là dell’andamento strutturale di questo settore, è importante segnalare come l’Industria Grafica italiana sia seconda in Europa per fatturato, dopo la Germania, con una quota percentuale del 16,1%, terza per numero di imprese e seconda per numero di addetti.
Le aspettative delle imprese della Federazione Carta e Grafica sul primo trimestre 2025 evidenziavano un generale moderato ottimismo, seppur frenato dall’elevata incertezza del contesto geopolitico e macroeconomico. L’impatto dei dazi Usa sulla crescita mondiale ed europea è atteso essere consistente, soprattutto per il rallentamento dei volumi degli scambi mondiali di beni, con effetti conseguenti su crescita, consumi, utilizzo imballaggi, ecc. Rispetto a un orientamento più positivo registrato subito a inizio anno, man mano che si sono susseguiti annunci altalenanti e contraddittori sulle misure protezionistiche, le aspettative delle imprese sono progressivamente diventate molto più conservative e prudenti.
Una grande filiera strategica
Nel suo video saluto di apertura, la Vice Presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna ha sottolineato come “la filiera della carta, della stampa e degli imballaggi sia una grande filiera strategica italiana ed europea e come l’economia circolare che la contraddistingue abbia un ruolo cruciale, da valorizzare e difendere”.
Sulla stessa linea le conclusioni del Vice Presidente della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Competitività, coesione e sostenibilità sono le tre grandi priorità dell’Unione Europea. Il comparto carta stampa e imballaggi è sintesi di queste priorità: campione di riciclo, contribuisce in modo decisivo all’export europeo e a sostenere i prodotti di tante filiere, dall’agroalimentare, all’e-commerce. Bussola per la competitività, Clean Industrial Deal, nuova strategia per il mercato unico sono gli strumenti che la Commissione europea ha messo in campo per coniugare competitività e sostenibilità e promuovere gli investimenti in crescita e innovazione”.
Sui temi della sostenibilità e della competitività della filiera si è svolta una tavola rotonda moderata da Nicola Saldutti de Il Corriere della Sera. Sono intervenuti: il Vice Presidente Confindustria con delega alle politiche industriali e al Made in Italy Marco Nocivelli che ha ripreso e rilanciato le richieste di Confindustria; Lorenzo Poli Vice Presidente Federazione Carta Grafica e Presidente di Assocarta; Aldo Peretti Vice Presidente Federazione Carta Grafica e Past President Acimga; Michele Bianchi, Past President della Federazione Carta e Grafica, che ha approfondito i temi industriali rilevanti per la filiera della carta, della stampa e dell’imballaggio.