Il ruolo della filiera carta e grafica: coniugare sostenibilità e competitività

7 luglio 2025
Nell’ambito della manifestazione Print4all, presso Fiera Milano Rho, si è svolta l’Assemblea Pubblica di Federazione Carta Grafica “Coniugare sostenibilità e competitività: l’Europa si è desta? Il ruolo della filiera della carta, dell’imballaggio e della stampa”.
La filiera della carta e della stampa, che vale 27 miliardi di fatturato e pesa l’1,2% del PIL, conferma il suo sostegno alla richiesta di Confindu­stria di un Piano Industriale Straordinario europeo. L’at­tuazione del Regolamento sugli imballaggi, che hanno un ruolo strategico nella promozione del Made in Italy, rappresenta il banco di prova per una sostenibi­lità pragmatica. Competiti­vità energetica e proroga del Piano Transizione 5.0 sono le altre richieste impellente che la politica dovrà tenere in considerazione. Sul fronte del fattore umano restano fondamentali la valo­rizzazione del lavoro in manifattura e la tutela dei giovani dall’eccesso di digitale. 

In occasione dell'assemblea sono stati lanciati messaggi importanti. Il neoeletto Presidente della Federazione Andrea D’Amato nella sua relazione d’apertura ha sottolineato: “L’attua­zione del Regolamento sugli imballaggi sarà il banco di prova per capire se l’Europa s’è vera­mente desta, ovvero è capace di perseguire una sostenibilità pragmatica, che non penalizzi la com­petitività delle imprese. Occorre un mercato europeo dell’energia, un’Unione che punti al disaccoppiamento tra energie fossili e rinnovabili e aumenti la tra­sparenza e la competitività dei mercati. Per gli investimenti, fondamentale prorogare e rilan­ciare Transizione 5.0 e supportare soprattutto chi deve fare un percorso di decarbonizza­zione”.

D’Amato si è soffermato su un tema non di politica industriale, ma molto importante: “La lettura su carta e la scrittura a mano in corsivo sono medicine urgenti e fondamentali per lo sviluppo psicofisico delle nuove gene­razioni, compromesso oggi dagli effetti deri­vanti da un eccesso di digitale”. 

Settore circolare da record 


Nella sua relazione il Presidente ha fornito anche i dati di un settore che si caratterizza per una circolarità da record (anche quest’anno il tasso di riciclo è ben oltre l’obiettivo comuni­tario dell’85% al 2030, grazie all’azione di Comieco) e da svariati primati produttivi a livello europeo: terza industria cartaria, leader nel tissue, secondi nella produzione di imballaggi in cartone ondulato, primi nell’export di flessibile, seconda industria grafica; nella produzione di macchine, addirittura leader mondiali in quelle per la cartotecnica e converting. 


“Nel 2024 – ha comunicato D’Amato - il valore di fatturato del complesso dei quattro settori appartenenti alla Federazione Carta Grafica - macchine per la gra­fica e la cartotecnica, cartario, grafico e cartotec­nico trasformatore - si è assestato a 26,9 miliardi di euro, cioè l’1,2% del Pil nazionale. Il saldo della bilancia commerciale con l’estero è positivo per 4 miliardi di euro, corrispondente al 7% del surplus commerciale totale dell’Italia si stima che la filiera coinvolga quasi 16.000 aziende, per oltre 160.000 addetti”. “La Federazione Carta Grafica – continua D’Amato - rappresenta quindi una filiera significativa del Made in Italy che, in termini di output di prodotto finale, porta i nostri stampati e i nostri packaging in giro per il mondo, da soli o in accompagnamento alle nostre merci. 

E in un contesto in cui i dazi tornano a essere strumento di politica commerciale e protezio­nismo, per rinforzare la fiducia nel prodotto ita­liano e per giustificarne il posizionamento pre­mium, il packaging assume un ruolo strategico non solo logistico ma soprattutto comunicativo e identitario, diventando un asset competitivo per il Made in Italy”. 

Se analizziamo in estrema sintesi i 4 settori che aggregati determinano il perimetro della nostra Federazione, vediamo che sono i settori a monte della filiera (produzione di macchine e di carta) a recuperare in termini di fatturato, ma che la ripresa sulla produzione coinvolge anche il set­tore cartotecnico e trasformatore. Solo il settore grafico continua il suo strutturale andamento recessivo, anche se con chiari segnali di assesta­mento. 

In particolare, l’Industria delle Macchine per la Grafica e la Cartotecnica, che non ha mai smesso di crescere neanche l’anno scorso, chiude il 2024 con un + 4,9% a fatturato, trainato dalle macchine per il converting e dal mercato interno. L’Industria Grafica perde un altro 3,4% a fatturato e l’1,6% della produzione. Bene però la ripresa dell’export e la tenuta almeno della stampa edi­toriale, quella di libri in particolare. Al di là dell’an­damento strutturale di questo settore, è impor­tante segnalare come l’Industria Grafica italiana sia seconda in Europa per fatturato, dopo la Germania, con una quota percentuale del 16,1%, terza per numero di imprese e seconda per numero di addetti. 

Le aspettative delle imprese della Federazione Carta e Grafica sul primo tri­mestre 2025 evidenziavano un generale mode­rato ottimismo, seppur frenato dall’elevata incer­tezza del contesto geopolitico e macroeconomico. L’impatto dei dazi Usa sulla crescita mondiale ed europea è atteso essere consistente, soprattutto per il rallentamento dei volumi degli scambi mondiali di beni, con effetti conseguenti su crescita, consumi, utilizzo imbal­laggi, ecc. Rispetto a un orientamento più positivo registrato subito a inizio anno, man mano che si sono susseguiti annunci altalenanti e contraddit­tori sulle misure protezionistiche, le aspettative delle imprese sono progressivamente diventate molto più conservative e prudenti.

Una grande filiera strategica 

Nel suo video saluto di apertura, la Vice Presi­dente del Parlamento Europeo Antonella Sberna ha sottolineato come “la filiera della carta, della stampa e degli imballaggi sia una grande filiera strategica italiana ed europea e come l’economia circolare che la contraddistingue abbia un ruolo cruciale, da valorizzare e difendere”. 

Sulla stessa linea le conclusioni del Vice Presi­dente della Commissione europea, Raffaele Fitto: “Competitività, coesione e sostenibilità sono le tre grandi priorità dell’Unione Europea. Il com­parto carta stampa e imballaggi è sintesi di queste priorità: campione di riciclo, contribuisce in modo decisivo all’export europeo e a sostenere i pro­dotti di tante filiere, dall’agroalimentare, all’e-commerce. Bussola per la competitività, Clean Industrial Deal, nuova strategia per il mercato unico sono gli strumenti che la Commissione europea ha messo in campo per coniugare com­petitività e sostenibilità e promuovere gli inve­stimenti in crescita e innovazione”. 

Sui temi della sostenibilità e della competitività della filiera si è svolta una tavola rotonda mode­rata da Nicola Saldutti de Il Corriere della Sera. Sono intervenuti: il Vice Presidente Confindustria con delega alle politiche industriali e al Made in Italy Marco Nocivelli che ha ripreso e rilanciato le richieste di Confindustria; Lorenzo Poli Vice Presidente Federazione Carta Grafica e Presidente di Assocarta; Aldo Peretti Vice Presidente Fede­razione Carta Grafica e Past President Acimga; Michele Bianchi, Past President della Federazione Carta e Grafica, che ha approfondito i temi indu­striali rilevanti per la filiera della carta, della stampa e dell’imballaggio. 
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