Nonostante un rallentamento nel terzo trimestre, dai dati ACIMGA emerge per i costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini una chiusura d’anno in forte ripresa sul 2020, in linea con i dati del 2019.
Il 2021 si conferma estremamente positivo per le imprese di Acimga, l’Associazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini. Secondo l’ufficio studi dell’associazione, per il settore l’anno dovrebbe chiudersi con un fatturato di 2,7 miliardi di euro (+13,2% sul 2020), con export in crescita del 19% sull’anno precedente, a quota 1,6 miliardi. Numeri in linea con i dati del 2019 (quando il fatturato raggiunse i 2,8 miliardi), che confermano quindi un ritorno ai livelli di performance pre-Covid, nonostante una flessione degli ordini di macchinari e del fatturato nel terzo trime-stre 2021, attestatisi rispettivamente a -11,3% e -12% (575 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2020: ad incidere, in particolare, è la forte riduzione di commesse dall’estero (-29,8%), bilanciata dalla crescita del mercato interno (+21,4%).
“Il primo semestre del 2021, caratterizzato da un boom di ordini di macchinari (+67% sui primi sei mesi del 2020), ci ha permesso di raggiungere con largo anticipo la completa saturazione delle linee produttive del 2022”, afferma Andrea Briganti, direttore generale di Acimga. “Solo le attuali, eccezionali condizioni di mer-cato non ci hanno consentito di superare i livelli pre-Covid: il terzo trimestre è stato segnati infatti dalle forti preoccupazioni in merito all’aumento dei prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime e com-ponentistica, che potrebbe avere d’altra parte un impatto significativo non solo sui tempi di consegna dei macchinari, ma sulla produttività dell’intero settore”.
Nonostante la congiuntura economica e l’aggravarsi della situazione sanitaria, Acimga guarda al 2022 come a un anno di ulteriore consolidamento delle esportazioni, per le quali resta fondamentale potenziare le at-tività legate all’internazionalizzazione. Attività che Acimga non ha interrotto in questo anno particolare, proseguendo lungo le direttrici avviate nel 2020 e interpretando nuovamente i cambiamenti in atto in ottica strategica.