Dai risultati della ricerca sui Volantini nella GDO, Nielsen e l’Università di Parma hanno delineato il futuro delle attività promozionali, mettendo in evidenza come è cambiato questo strumento di comunicazione e in che modo viene utilizzato dalle aziende della grande distribuzione.
Per la stampa e la distribuzione di circa 12 miliardi di volantini, le aziende della grande distribuzione hanno fatto investimenti superiori al miliardo di euro (fonte Nielsen). Una somma notevole, determinata dalla crisi economica che ha colpito tutto il mondo e ha ‘costretto’ le aziende ad aumentare gli sconti e le promozioni, facendo diventare più frequente l’uscita dei volantini che le pubblicizzano. Nel 2011 è stato calcolato che il valore di mercato dei beni acquistati in promozioni è stato di 14,6 miliardi di euro, che corrisponde a circa 650 euro per famiglia, e il risparmio totale in un anno è stato di 4,5 miliardi di euro, circa 200 euro per famiglia. Il volantino, quindi, funziona come veicolo di informazione su offerte, sconti e promozioni.
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Differenziarsi
Dal momento che il volantino è largamente sfruttato dalla grande distribuzione, vi è il rischio di subire un effetto ‘saturazione’ e di perdere efficacia. Affinché questo non avvenga è necessario differenziarsi dagli altri. Così sempre più spesso si trovano singole versioni dedicate alle “piazze prezzo” o pubblicazioni in cui vengono inseriti prodotti regionali o legati a un territorio specifico. Più il volantino riesce a essere diverso dagli altri e maggiori saranno i risultati che otterrà. La differenziazione coinvolge anche le modalità di somministrazione, che devono variare da quella cartacea a quella via internet, senza dimenticare i nuovi mezzi come gli smartphone e i tablet.
Ma una migliore efficacia del volantino passa anche per altri due aspetti. Il primo è la certificazione delle copie stampate, di quelle distribuite e dei click online nelle versioni per internet, e il secondo è una maggiore accuratezza grafica, fotografica, di slogan e di prodotti selezionati per la promozione.
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Versione online
L’introduzione di media come gli smartphone o i tablet ha stimolato l’introduzione di nuovi servizi per il cliente finale e ha abituato a nuovi comportamenti di shopping. Una ricerca ha rivelato che il 56% degli americani usa il cellulare per confrontare i prezzi, il 55% per fotografare i prodotti, il46% per cercare coupon e sconti, mentre il 35% scarica app per cellulare per ricevere messaggi da parte del supermercato o dell’ipermercato riguardanti offerte e sconti, il 33% scannerizza il QR code o i codici a barre per ottenere ulteriori informazioni (fonte WSC, 2011).
Confrontando questi dati con quello che succede in Italia appare chiaro come nel nostro Paese ci siano ancora molti aspetti da migliorare. Sono confortanti i dati che riguardano i volantini sfogliabili online, pari al 96% dei negozi all’estero e al 93% in Italia, e le iscrizioni alle newsletter, che riguardano l’88% dell’estero e l’80 dell’Italia. Forti differenze si hanno però sulle app per volantini (in Italia si è fermi al 20% mentre l’estero è al 65%), sui siti ottimizzati per mobile (27% in Italia contro il 51% dell’estero) e sulle aree del proprio sito dedicate ai coupon (meno dell’1% in Italia e 35% all’estero) (fonte Osservatorio fedeltà 2012).