Ediprima, azienda specializzata nello sviluppo di attività di marketing e comunicazione, in prospettiva di acquisire sempre maggiore flessibilità, ha implementato il parco macchina con una nuova Komori Lithrone G40 di ultima generazione.
Ediprima ha due anime, una nel settore della comunicazione, in veste di agenzia grafica-pubblicitaria, e una nel mondo grafico, come tipografia capace di realizzare cicli produttivi completi. "Ediprima, anche grazie al proprio storico reparto grafico, - spiega il titolare Giovanni Marchesi - è fortemente focalizzata nel settore della stampa commerciale che vede, tra l’altro, la realizzazione di cataloghi per importanti aziende di livello nazionale e internazionale. Inoltre, in epoca più recente, è stata sviluppata anche una divisione di stampa di sofisticati volumi per il mondo dell’arte moderna e contemporanea".
Recentemente è stata installata in azienda una Komori Lithrone G40 di ultima generazione dotata di numerosi controlli elettronici necessari al raggiungimento dei più elevati standard di qualità e produttività, oltre che a garanzia di facilità d’uso. "La nuova Komori ha sostituito i sistemi di stampa offset esistenti – prosegue Marchesi - e ci ha piacevolmente sorpreso per i notevoli livelli di produzione raggiunti sia in qualità che produttività in avviamento e tiratura. Grazie all’inserimento della nuova Komori, oggi possiamo offrire un sofisticato sistema di controllo colore, secondo i parametri euro standard Fogra, la nobilitazioni dei fogli con vernici acriliche lucide, opache e profumate, e drip-off".
La macchina installata presso Ediprima ha una configurazione classica a 5 colori con verniciatore e uscita lunga. Il sistema è già pronto per essere convertito con tecnologia H-UV (o UV Led). Al momento l’azienda non ha ritenuto necessario inserire questa opzione, ma in futuro esiste la possibilità di implementare questa tecnologia. Per il settore commerciale ed editoriale nei quali l’azienda opera, questa configurazione copre la quasi totalità delle esigenze. Giovanni Marchesi racconta i motivi che lo hanno spinto a questo investimento: "Siamo stati sorpresi del grado di automazione raggiunto ad ogni livello, dalla gestione del mettifoglio al caricamento lastre, al controllo cromatico, ecc. Finalmente una macchina al servizio dell’uomo e non più uomini al servizio di una macchina. Inoltre, lo staff Komori, in particolare l’agente di zona Paolo Colnaghi e l’amministratore delegato Silvano Bianchi, ci ha dato il proprio supporto senza compromessi".