L'etichettatura del vino in Nuova Zelanda con Altech

26 aprile 2010
La produzione di vini, anche di alta qualità, sta ormai uscendo dai tradizionali confini dei paesi latini per allargarsi a paesi anche più remoti, così che la relativa domanda di macchinari e attrezzature si fa crescente e articolata, e l'offerta dà segnoLa produzione di vini, anche di alta qualità, sta ormai uscendo dai tradizionali confini dei paesi latini per allargarsi a paesi anche più remoti, così che la relativa domanda di macchinari e attrezzature si fa crescente e articolata, e l'offerta dà segnoLa produzione di vini, anche di alta qualità, sta ormai uscendo dai tradizionali confini dei paesi latini per allargarsi a paesi anche più remoti, così che la relativa domanda di macchinari e attrezzature si fa crescente e articolata, e l'offerta dà segno

È il caso di un impianto di etichettatura lineare in autoadesivo sviluppato da Altech per il mercato della Nuova Zelanda, messo a punto su specifiche del distributore locale.
L'impianto è particolarmente versatile poiché, senza la necessità di sostituire alcun pezzo, è in grado di etichettare bottiglie di formato differente, con etichette di diversa foggia. In particolare l'etichettatrice, presentata anche al Simei 2005 è in grado di applicare etichette fronte-retro su bottiglie cilindriche, oppure etichette avvolgenti; inoltre può applicare un'etichetta superiore ripiegata sul collo con funzione di sigillo di garanzia o sigillo di stato, nonché un'etichetta "award" anche in rilievo sul corpo della bottiglia, per vini di particolare pregio.
Dunque, quattro unità di etichettatura su un convogliatore; eppure, proprio per la sua peculiarità di essere "lineare", il complesso risulta particolarmente compatto. Ogni unità può memorizzare i parametri di funzionamento relativi ad ogni formato, e tutti i dispositivi sono elettronicamente sincronizzati fra di loro.
L'impianto raggiunge velocità di 3.600 bott/h, è in acciaio inox, con pannello comandi rotante, e tutti gli elementi sono facilmente accessibili da parte dell'operatore.

È il caso di un impianto di etichettatura lineare in autoadesivo sviluppato da Altech per il mercato della Nuova Zelanda, messo a punto su specifiche del distributore locale.
L'impianto è particolarmente versatile poiché, senza la necessità di sostituire alcun pezzo, è in grado di etichettare bottiglie di formato differente, con etichette di diversa foggia. In particolare l'etichettatrice, presentata anche al Simei 2005 è in grado di applicare etichette fronte-retro su bottiglie cilindriche, oppure etichette avvolgenti; inoltre può applicare un'etichetta superiore ripiegata sul collo con funzione di sigillo di garanzia o sigillo di stato, nonché un'etichetta "award" anche in rilievo sul corpo della bottiglia, per vini di particolare pregio.
Dunque, quattro unità di etichettatura su un convogliatore; eppure, proprio per la sua peculiarità di essere "lineare", il complesso risulta particolarmente compatto. Ogni unità può memorizzare i parametri di funzionamento relativi ad ogni formato, e tutti i dispositivi sono elettronicamente sincronizzati fra di loro.
L'impianto raggiunge velocità di 3.600 bott/h, è in acciaio inox, con pannello comandi rotante, e tutti gli elementi sono facilmente accessibili da parte dell'operatore.

È il caso di un impianto di etichettatura lineare in autoadesivo sviluppato da Altech per il mercato della Nuova Zelanda, messo a punto su specifiche del distributore locale.
L'impianto è particolarmente versatile poiché, senza la necessità di sostituire alcun pezzo, è in grado di etichettare bottiglie di formato differente, con etichette di diversa foggia. In particolare l'etichettatrice, presentata anche al Simei 2005 è in grado di applicare etichette fronte-retro su bottiglie cilindriche, oppure etichette avvolgenti; inoltre può applicare un'etichetta superiore ripiegata sul collo con funzione di sigillo di garanzia o sigillo di stato, nonché un'etichetta "award" anche in rilievo sul corpo della bottiglia, per vini di particolare pregio.
Dunque, quattro unità di etichettatura su un convogliatore; eppure, proprio per la sua peculiarità di essere "lineare", il complesso risulta particolarmente compatto. Ogni unità può memorizzare i parametri di funzionamento relativi ad ogni formato, e tutti i dispositivi sono elettronicamente sincronizzati fra di loro.
L'impianto raggiunge velocità di 3.600 bott/h, è in acciaio inox, con pannello comandi rotante, e tutti gli elementi sono facilmente accessibili da parte dell'operatore.

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