In occasione dell’evento WAN-IFRA Italia 2015, promossa da WAN-IFRA (Associazione mondiale degli editori) e ASIG (Associazione Stampatori Italiana Giornali), Isabella Splendore, responsabile dell’area giuridica e internazionale di FIEG, ha sottolineato comedalla rivoluzione digitale arrivino tante opportunità ma anche dei rischi. La tutela del copyright diventa così un fattore strategico nella ricerca di un nuovo equilibrio economico per il settore.
Per rimanere in ambito editoriale, ogni prodotto del lavoro giornalistico (sia esso sotto forma di scritto, di video o di audio) ha oggi una diffusione senza confini di spazio, tempo e quantità. Paradossalmente, però, questa straordinaria opportunità si accompagna ad un azzeramento del valore di ciascun contenuto, ove replicato senza ritorni economici per il suo creatore.
Gianni Paolucci, Presidente ASIG, ha tratteggiato lo scenario internazionale dell’industria editoriale: nel mondo la stampa rappresenta ancora il 93% dei ricavi complessivi delle imprese editoriali. Il quotidiano, quindi, non è affatto morto, ma certamente il modello di business che lo ha sostenuto sino ad oggi deve essere profondamente rivisto. Da qui la necessità di riorganizzare le redazioni e soprattutto di integrarle in un “superdesk” che comprenda anche le funzioni IT e marketing/sviluppo.
In apertura della sessione “Le risorse dei centri stampa: nuovi servizi e nuovi mercati”, Manfred Werfel, Deputy CEO di WAN-IFRA, ha fatto il punto sui trend mondiali sulle tecnologie per la stampa. Tra i trend più rilevanti: riduzione dei costi attraverso esternalizzazioni, cooperazione, efficienze varie; allungamento della vita delle installazioni; incremento della produttività; sviluppo di business integrativi.
La parte conclusiva della sessione è stata dedicata al dibattito sullo stato attuale del settore editoriale. Salvatore Curiale, Direttore di ASIG, ha presentato i dati più recenti che emergono dal “Rapporto 2015 sull’industria dei quotidiani in Italia”, che lasciano purtroppo poco spazio all’ottimismo. La crisi economica generale del nostro Paese si è tradotta in una significativa contrazione della diffusione e dei fatturati pubblicitari, alla quale ha fatto riscontro una notevole riduzione delle testate e degli stabilimenti di produzione.
I lavori di WAN-IFRA Italia si sono conclusi con una tavola rotonda dal titolo “Quale futuro per l’industria dei quotidiani in Italia?”. E’ emerso il quadro di un settore che ha bisogno di un profondo ripensamento sul proprio futuro, di nuove regole condivise – o di un ritorno condiviso a rispettare tutti le stesse regole – e di scelte coraggiose anche se difficili per fronteggiare una crisi che, se non governata, rischia di creare un deserto industriale.