L’ARGI – Associazione Fornitori Industria Grafica – ha presentato alla stampa di settore i dati dell’Osservatorio che indicano in maniera precisa quali sono i trend di un mercato in costante trasformazione.
Primo dato interessante dell’Osservatorio, presentato in occasione dell’Assemblea dei soci ARGI, riunita presso la sede di Heidelberg a Ospiate di Bollate,è il fatturato delle macchine e service offset e digitali e del service, che negli anni è cresciuto anno su anno con medie dal 22 al 27%. Va sottolineato come il 2016 sia da considerarsi un anno “drogato” dalla manifestazione drupa e dal fatto che nel 2017 vengano escluse dall’osservatorio le macchine per il cartone ondulato, che contano circa 20 milioni di euro di fatturato.
Nel 2017 vi è stato un lieve decremento, dovuto ad una battuta d’arresto delle macchine offset, ma i dati del 1° semestre 2018 sono confortanti, poiché in crescita. Se consideriamo che si è già arrivati a 145 milioni di euro circa nel 1° semestre, il 2018 si prospetta un anno interessante. Se guardiamo nel dettaglio alla suddivisione prestampa, offset, digitale, dopostampa e cartotecnica, la stampa convenzionale la fa ancora da padrone, per qualche punto percentuale è superiore al digitale. Quest’ultimo segmento è in crescita, perché molte aziende tipicamente operanti nella stampa tradizionale stanno adottando tecnologie digitali. La parte dopostampa e cartotecnica ha un peso maggiore rispetto alla prestampa.
Sguardo nell’area offset
Luca Fattorossi di Heidelberg ha illustrato in dettaglio i dati dell’area offset, che come sottolineato resta l’area più importante. Considerando, in particolare, le offset a foglio, il fatturato ha raggiunto i 69 milioni di euro circa nel 2017 e si attesta nel 1° semestre 2018 a 41 milioni di euro circa. Si può dunque ipotizzare una crescita in quest’anno.
Tra il 2013 e il 2015 il piano iper e superammortamento ha dato il via ad un profondo rinnovamento degli impianti, con circa 40-50 unità di media installate ogni anno.
Il formato medio (70x100) continua a dominare, con pochi gruppi grande formato (> 100). Il formato 50x70 sta progressivamente sparendo. Queste macchine sono state installate sia in aziende cartotecniche e packaging, ma anche in ambito commerciale ed editoriale.
Il venduto delle lastre in mq resta costante sul mercato italiano, attestandosi dal 2013 ad oggi intorno ai 19 milioni di mq, con la tecnologia termica che domina sulle altre. Questo significa che la stampa con tecnologia offset resta stabile. Consideriamo che in fatturato il mercato delle lastre vale circa il doppio del mercato delle macchine da stampa.
Per quanto riguarda la prestampa, negli ultimi anni dal 2016, con la ripresa del mercato, gli investimenti in attrezzature hanno superato quello di service e prestampa.
Il settore della prestampa ha sofferto particolarmente negli ultimi anni: il fatturato del service è sempre stato considerevolmente più alto di quello della parte macchine, con un apice nel 2013, sino al 2015. Il 2008 è stato l’ultimo anno in cui le macchine hanno superato il service. Dal 2016, invece, il fatturato del service è inferiore a quello delle macchine, quasi raddoppiato dal 2015 al 2016. Dopo anni in cui si continuava a riparare le macchine già installate, il mercato ha cominciato a riattivarsi e gli investimenti nel prestampa si sono mossi più verso il nuovo che verso il service.
Anche il fatturato delle macchine dopostampa e cartotecniche resterà presumibilmente stabile nel 2018, poiché il 1° semestre 2018 si attesta intorno ad un fatturato di 35 milioni di euro circa. Il piano industry 4.0 ha sicuramente dato una spinta agli investimenti.
Un occhio al digitale
Per quanto riguarda l’area digitale, invece, i dati sono stati illustrati da Antonio Maiorano di HP. Non possiamo che riconfermare la crescita costante di questo settore con un trend positivo nel 2017 da 66 a 69 milioni di euro circa e un 1° semestre 2018 che ha già raggiunto la metà del fatturato dell’anno precedente.
Per la stampa digitale, bisogna considerare che i nuovi impianti non vanno a sostituire i vecchi come avviene nella offset, ma per molte aziende rappresentano nuove installazione, che vanno ad affiancarsi al tradizionale. La svolta sicuramente sarà il formato 70x100 nelle macchine digitali. Oggi chi la fa da padrone sono le macchine a foglio 50x70. “I nostri clienti cercano nuove aree da approcciare, - spiega Maiorano - vogliono differenziarsi. Ci si sposta sempre più verso il packaging e la cartotecnica”.
Osservando segmento per segmento, il motore di questa crescita sono le applicazioni, come dimostra il mercato del packaging. Anche le digitali destinate al mercato delle etichette vedono un trend molto positivo, con buone speranze per il futuro. La crescita delle digitali a foglio resta stabile.
La stampa è parte integrante della comunicazione cross-canale. È importante sottolineare il fatto che la stampa digitale sta diventando complementare alla tecnologia standard, non sostitutiva: la stampa digitale non costituisce un’alternativa alla stampa offset, hanno caratteristiche diverse, che devono essere valorizzate a seconda del risultato che si vuole ottenere. Si parla ormai di complementarietà tra offset e digitale.