Dal nono drupa Global Trends Report emerge con chiarezza la crescente fiducia dell’industria della stampa in quasi tutte le regioni e i mercati. Sia gli stampatori che i fornitori prevedono che il prossimo anno andrà ancora meglio.
Il nono drupa Global Trends Report ha coinvolto un gruppo di oltre 600 stampatori e fornitori. A livello globale, gli intervistati hanno espresso una generale soddisfazione per la condizione economica della propria azienda. Secondo gli stampatori, quasi tutte le regioni e i mercati sono più vivaci rispetto al 2019, cioè prima del Covid. Sabine Geldermann, direttrice di drupa e Global Head Print Technologies presso Messe Duesseldorf, ha commentato: “Gli stampatori e i fornitori sanno che devono innovare per avere successo a lungo termine”.
Un anno positivo
Il rapporto dello scorso anno, il primo dopo la pandemia, è stato straordinariamente positivo poiché il settore della stampa, sempre resiliente, si è ripreso, segnalando una condizione più positiva rispetto al 2019. I risultati di quest’anno hanno mantenuto questo slancio, con un ulteriore miglioramento del sentiment per il 2023 e aspettative molto positive per il 2024. A livello globale, nel 2023, il 44% ha dichiarato che l’attuale situazione economica della propria azienda è “buona”, il 12% l’ha descritta come “scarsa” e il restante 44% l’ha descritta come “soddisfacente”. Il saldo positivo netto è pari a +32%, ovvero 44% meno 12%, ed è migliore del 14% rispetto al 2022. Non ci sono solo buone notizie: è in calo la Germania, che si attesta al +12%, lo stesso del 2022. Ma il Resto d’Europa è al +34%. Il sentiment del Nord America è sceso al +50% rispetto al picco dello scorso anno. Tuttavia, l’America meridionale/centrale (+24%), l’Africa (+34%), il Medio Oriente (+52%, dati parziali) e l’Australia/Oceania (+56%, dati parziali) hanno tutti recuperato bene dai minimi precedenti. Guardando al futuro, tutte le regioni, ad eccezione di Australia/Oceania, si aspettano prestazioni migliori nel 2024, anche se la Germania, con appena +4%, rimane molto cauta.
Osservando i mercati, si registra una sorprendente ripresa della fiducia tra gli stampatori commerciali ed editoriali in tutto il mondo, mentre il settore packaging continua ad essere positivo. L’inspiegabile calo di fiducia per la stampa funzionale nel 2022 si è invertito, probabilmente a causa dell’esiguità dei dati raccolti. I fornitori sono stati un po’ più cauti quest’anno rispetto allo scorso anno, attestandosi al 32%, in calo del 2%. Nord America, Sud America, America centrale e Asia sono in crescita, mentre l’Europa perde il 5%. Tutti i mercati sono stati piuttosto piatti quest’anno, ma tutti hanno mostrato grande fiducia per il prossimo anno.
Prezzi più alti, più fiducia
Per il secondo anno consecutivo, gli stampatori hanno aumentato i prezzi a livello globale; dopo sette anni di prezzi in calo. I ricavi sono cresciuti al ritmo di gran lunga più veloce e i margini sono diminuiti al ritmo più lento mai registrato. Questo modello non è universale, con Europa e America meridionale/centrale che segnalano una situazione più mista. I fornitori hanno riportato una simile valutazione positiva. I prezzi commerciali sono forti, con un saldo netto medio a +57% negli ultimi due anni rispetto a una media del -21% nel periodo 2013-2017. Anche l’editoria si attesta mediamente a +57% nell’ultimo biennio, rispetto alla media del -18% nel periodo 2013-2017. Questi dati suggeriscono l’inizio di tempi migliori per entrambi i settori di mercato.
Cresce il digitale
Ogni anno il sondaggio chiede agli stampatori di valutare il volume di stampa netto in base alla tecnologia di stampa. La resilienza dell’offset a foglio è notevole, con una crescita netta in tutti i mercati, anche quello commerciale, dopo diversi anni di riduzioni. La flessografia cresce rapidamente nel settore degli imballaggi e il toner digitale a foglio a colori è molto più avanti di tutti gli altri processi digitali in tutti i mercati. A livello globale il tasso di adozione del digitale – gli stampatori dichiarano che oltre il 25% del fatturato proviene dal digitale – cresce dal 26% nel 2014 al 29% nel 2023. A prima vista si tratta solo di una crescita modesta. Tuttavia, secondo varie fonti del settore, i volumi sono cresciuti in modo significativo dal 2014, anche se il tasso di adozione del digitale sembra rallentare.
Stabile il web-to-print
Il 25% del panel totale di stampatori ha riferito di avere installazioni web-to-print già nel 2014. La percentuale nel 2023 è ancora la stessa. Alcune regioni hanno meno e-commerce per ragioni culturali, tecniche e di altro tipo, ma la cifra è stabile quasi ovunque. Coloro che operano nel web-to-print hanno goduto di un’impennata della domanda dell’e-commerce durante il periodo Covid, ma quest’anno la richiesta è scesa quasi ai livelli pre-Covid. Fa eccezione il packaging, dove la forte crescita del 2022 è stata ampiamente mantenuta.
L’occupazione
I numeri sull’occupazione tra gli stampatori sono stabili nelle economie sviluppate e mostrano una crescita significativa in altre regioni. La carenza di manodopera è segnalata sia dagli stampatori (47%) che dai fornitori (39%). Gli operatori della stampa convenzionale e della finitura sono i più difficili da reclutare per gli stampatori, mentre il personale di produzione e di supporto tecnico sono le figure più ricercate dai fornitori.
Buone prospettive di investimento
Le spese in conto capitale sono diminuite durante la pandemia e lo scorso anno si è verificato un inevitabile ritardo, ma la domanda ha registrato una forte ripresa nel 2023 con previsioni ancora più elevate per il prossimo anno. Si prevedeva una domanda sostenuta da parte degli stampatori di imballaggi e un incoraggiante aumento da parte degli stampatori commerciali ed editoriali, mentre gli stampatori funzionali sono tornati a livelli che non si vedevano dal 2018. Come sempre, la tecnologia di stampa e le apparecchiature di finitura sono di gran lunga gli obiettivi più forti. L’offset a foglio rimane la prima scelta per la tecnologia di stampa a livello globale, fin dal primo drupa Global Trends Report del 2014. Le macchine da stampa digitali occupano le due posizioni successive in termini di popolarità.
Le spese in conto capitale tra i fornitori sono state relativamente stabili, con un saldo netto pari ad appena il +4%. Tuttavia, tutti sono rialzisti per il 2024 con un +24% in tutti i mercati, in particolare per il funzionale. Gli obiettivi principali sono la costruzione di canali di vendita, l’aumento dell’efficienza e lo sviluppo di nuovi servizi. Sia gli stampatori che i fornitori hanno fatto sempre più affidamento sulla diversificazione per creare crescita, anche se il tasso di cambiamento è più lento poiché il commercio è tornato a modelli più normali dopo il Covid.
Le sfide socioeconomiche
Le questioni socioeconomiche incombono più che mai in tutte le regioni. Il rischio di recessione economica è la principale preoccupazione per il 47% degli intervistati, lasciando l’impatto delle pandemie al secondo posto per il 41%. Tuttavia, al di là dei due problemi principali, si sono riscontrate notevoli variazioni in quasi tutte le regioni. Ad esempio, in America meridionale/centrale il 52% dei tipografi sono preoccupati per l’instabilità politica il 52%, il 51% dei tipografi africani hanno sottolineato le questioni valutarie, il 33% dei tipografi australiani hanno puntato i riflettori sulle questioni ambientali, il 23% dei tipografi asiatici hanno commentato le guerre commerciali e il 32% dei tipografi nordamericani sono preoccupati per il tenore di vita. L’opinione è divisa tra coloro che ritengono che le forze di mercato siano più importanti (43%) e coloro che ritengono che lo siano le forze socioeconomiche (46%).
L’evoluzione dei comparti
Per il settore della stampa commerciale, il punto chiave sono i vantaggi della diversificazione sia nei mercati serviti che nei servizi offerti. La quota di stampatori editoriali nel campione si è dimezzata dal 2014 (dal 30% del totale nel 2014 al 15% nel 2023). E anche il mix di mercati serviti è cambiato, con meno operatori nel comparto giornali, riviste e cataloghi, e con più aziende che offrono diverse opzioni di stampa di libri. Gli stampatori di imballaggi segnalano una crescente domanda di imballaggi a valore aggiunto, ad esempio la stampa interattiva. La ricerca di alternative più sostenibili agli imballaggi in plastica è un obiettivo importante per molti. Anche se il campione di stampatori funzionali è piccolo, il passaggio alla stampa a getto d’inchiostro dalla serigrafia e dal toner è chiaro.
In conclusione
La maggior parte degli stampatori e dei fornitori in tutto il mondo ha una crescente fiducia nel futuro, nonostante i numerosi rischi e sfide socioeconomici e di mercato. Prezzi e ricavi sono in forte aumento e la compressione dei margini è minore che mai. Il dubbio riguarda la capacità del settore di rimanere altrettanto positivo di fronte alle pressioni inflazionistiche. Forse la notizia più incoraggiante è il netto miglioramento della fiducia tra gli stampatori commerciali ed editoriali, che sembrano essersi adattati all’impatto della rivoluzione digitale e possono pianificare il futuro con maggiore fiducia. Nel frattempo gli stampatori di imballaggi godono di una domanda sostenuta e gli stampatori funzionali di una varietà sorprendente e in continua crescita di prodotti e mercati serviti. La spesa in conto capitale è tornata ai livelli pre-Covid e si prevede che il 2024 sarà un anno eccezionale per gli investimenti. “Abbiamo notato che le persone, sebbene preferiscano utilizzare strumenti digitali, investono in prodotti di stampa che si distinguono per la loro qualità. Questo settore della stampa non si estinguerà perché offre un senso di unicità, prodotti da sentire/toccare/conservare”, ha dichiarato il management di una tipografia commerciale greca che ha preso parte allo studio.