Performance positive per Heidelberg

I dati finanziari di metà anno (marzo-settembre 2014) indicano come le strategie di ristrutturazione del portfolio avviate dai vertici di Heidelberg stiano ottenendo risultati incoraggianti in termini di efficienza produttiva e commerciale. I numeri, infatti, delineano un quadro stabile nelle vendite (996 milioni di euro) che hanno raggiunto i budget previsti, ad esclusione del mercato asiatico. A tal proposito è da registrare un sensibile rallentamento nella vendita di nuove macchine in Cina.
Il risultato delle operazioni introdotte per migliorare i margini e la profittabilità si può leggere nella crescita – escludendo le spese straordinarie - sia del EBITDA che del EBIT rispetto all’anno precedente: l’EBITDA è passato da 31 a 53 milioni di euro, mentre l’EBIT da -7 a 19 milioni. Le spese straordinarie riguardano principalmente la ristrutturazione del centro produttivo di Ludwigsburg, la chiusura di quello a Leipzig ed i ricavi della vendita a Müller Martini.
Il risultato finale del bilancio di metà anno finanziario recita -33 milioni, (-28 milioni nel 2013), sebbene i ricavi al netto delle tasse siano variati dai -36 milioni del 2013 ai -32 milioni del 2014.
“La ristrutturazione del portfolio sta influenzando positivamente la redditività di questo anno fiscale, anche se i risultati si faranno sentire ancora di più nel medio periodo” spiega Dirk Kaliebe, CFO di Heidelberg.
Ma quali sono nello specifico le strategie globali messe in campo dal colosso tedesco?

Focus sul poststampa
Come annunciato durante l’Assemblea annuale in giugno, Heidelberg sta ristrutturando il proprio portfolio puntando decisamente verso una maggiore crescita nei singoli comparti e profittabilità dei prodotti. L’azienda ha ultimato il riallineamento della divisione poststampa siglando, alla fine di ottobre, un accordo con Masterwork Machinery secondo il quale la società cinese svilupperà e produrrà nuovi prodotti e soluzioni per il mercato cinese, mentre il servizio di postvendita e manutenzione per Cina e Giappone rimarrà appannaggio di Heidelberg.
Si è inoltre conclusa la trattativa con i lavoratori del sito di Ludwigsburg, ed è stato raggiunto un accordo per la chiusura della sede produttiva di Leipzig. Tutte queste operazioni rientrano in un progetto globale dedicato al segmento poststampa che prevede il lancio di prodotti competitivi ed un risultato finanziario per il prossimo anno che dovrà crescere secondo i modelli di circa 30 milioni di euro rispetto al bilancio 2014.

I vertici di Heidelberg stanno lavorando anche sul segmento delle stampanti offset a foglio, introducendo una maggiore modularità e standardizzazione dei prodotti, in maniera tale da sfruttare maggiormente le economie di scala ed ottenere un maggior margine di profitto.