All’Università Bocconi, Matteo Rigamonti è stato il testimonial d’eccezione di una tavola rotonda intitolata “Rilanciare un mercato maturo: Pixartprinting e la stampa”. Un’occasione per conoscere tecniche e strategie economiche utilizzate per creare il fenomeno Pixartprinting, il web to print che in poco più di dieci anni ha acquisito un posto di rilievo in Italia e un esemplare posizionamento all’estero.
L’iniziativa, promossa da EntER – Centro di Ricerca Imprenditorialità e Imprenditori, ha visto la partecipazione dei Professori Giorgio Brunetti, Giuseppe Berta e Paola Dubini dell’Università Bocconi.
Rigamonti ha condiviso alcuni dei punti chiave su cui è nata e si è sviluppata la realtà Pixartprinting: “L’innovazione non coincide necessariamente con l’invenzione di un prodotto nuovo, che richiede la creazione di un mercato e di una domanda non ancora esistenti. Per essere innovativi, a volte, è sufficiente reinventare qualcosa che c’è già. La rivisitazione in chiave creativa di un prodotto già esistente, migliorandolo, è quindi già di per sé una grande innovazione”. Questa la ricetta suggerita da Rigamonti per rinnovare un mercato maturo. Ed è proprio quanto ha fatto lui stesso con Pixartprinting, quando nel 2000 ha trasformato l’azienda di Quarto D’Altino in un web to print puro, con l’obiettivo di anticipare la saturazione del mercato cercando nuovi clienti online.
Dalla teoria alla pratica, con una chiara spiegazione di come secondo Rigamonti va vissuta l’imprenditorialità: “Non si può amare irrazionalmente la propria azienda. L’azienda è uno strumento per raggiungere altri obiettivi importanti della vita come godersi il proprio tempo libero con moglie e figli, avendo la possibilità di coltivare interessi e passioni. Amare incondizionatamente l’azienda, facendo scelte antieconomiche non basate sul mero profitto, sarebbe come innamorarsi dell’autobus che ti porta da una fermata all’altra. Il business è un mezzo. Bisogna prendere decisioni imprenditoriali non condizionate dai sentimenti, ma seguendo sempre il proprio istinto. Intuizione, razionalità e capacità di delegare sono le tre regole su cui ho basato la mia esperienza imprenditoriale”.