Tiam-Medpack, il bilancio finale

26 aprile 2010
3.500 operatori professionali alla Mostra d'Oltremare3.500 operatori professionali alla Mostra d'Oltremare3.500 operatori professionali alla Mostra d'Oltremare

Chiude con bilancio globalmente positivo la prima fiera di filiera per l'industria agroalimentare. 3.500 operatori professionali hanno visitato TIAM-MEDPACK, conclusasi lunedì 25 febbraio alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Gli organizzatori hanno riscontrato l'apprezzamento positivo per l'abbinamento merceologico fra le macchine e attrezzature per il processo di trasformazione agroalimentare e le tecnologie ed i materiali per il confezionamento e imballaggio, in un'esposizione che, in quattro giorni di manifestazione, ha occupato 3 padiglioni con un totale di 200 aziende espositrici.

"Abbiamo riscontrato soddisfazione per la qualità dei contatti stabiliti in fiera sia da parte degli espositori che dei visitatori - evidenzia Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa, società che organizza TIAM-MEDPACK -: un buon numero di aziende afferma di aver avviato trattative concrete, nonostante si stia attraversando una fase economica più riflessiva di quanto ci si potesse attendere". Confermata la validità della formula organizzativa, la prossima edizione, prevista per il 2010, sarà sviluppata incrementando la presenza dei comparti dell'industria agroalimentare che hanno dimostrato maggiore reattività, primo fra questi il settore oleario.

Grande interesse è stato riscosso dai convegni che hanno accompagnato l'appuntamento con TIAM-MEDPACK, spaziando nei diversi temi della fiera, dall'olio al vino, ai materiali innovativi per il confezionamento. In particolare, la fiera si è rivelata un validissimo amplificatore delle eccellenze della ricerca scientifica della Campania in tema di bio-materiali per imballaggio, sia per il convegno che si è svolto nella giornata inaugurale che per l'esposizione nell'area della Regione Campania. I bio-polimeri estratti dagli scarti di lavorazione dei vegetali, primo fra tutti il pomodoro, in base agli studi del CNR e dell'Università di Salerno, per la prima volta sono stati presentati sulla vasta ribalta dei produttori di tecnologie e di materiali, in un accostamento che ha gettato le basi per più intense e approfondite sinergie produttive.

Chiude con bilancio globalmente positivo la prima fiera di filiera per l'industria agroalimentare. 3.500 operatori professionali hanno visitato TIAM-MEDPACK, conclusasi lunedì 25 febbraio alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Gli organizzatori hanno riscontrato l'apprezzamento positivo per l'abbinamento merceologico fra le macchine e attrezzature per il processo di trasformazione agroalimentare e le tecnologie ed i materiali per il confezionamento e imballaggio, in un'esposizione che, in quattro giorni di manifestazione, ha occupato 3 padiglioni con un totale di 200 aziende espositrici.

"Abbiamo riscontrato soddisfazione per la qualità dei contatti stabiliti in fiera sia da parte degli espositori che dei visitatori - evidenzia Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa, società che organizza TIAM-MEDPACK -: un buon numero di aziende afferma di aver avviato trattative concrete, nonostante si stia attraversando una fase economica più riflessiva di quanto ci si potesse attendere". Confermata la validità della formula organizzativa, la prossima edizione, prevista per il 2010, sarà sviluppata incrementando la presenza dei comparti dell'industria agroalimentare che hanno dimostrato maggiore reattività, primo fra questi il settore oleario.

Grande interesse è stato riscosso dai convegni che hanno accompagnato l'appuntamento con TIAM-MEDPACK, spaziando nei diversi temi della fiera, dall'olio al vino, ai materiali innovativi per il confezionamento. In particolare, la fiera si è rivelata un validissimo amplificatore delle eccellenze della ricerca scientifica della Campania in tema di bio-materiali per imballaggio, sia per il convegno che si è svolto nella giornata inaugurale che per l'esposizione nell'area della Regione Campania. I bio-polimeri estratti dagli scarti di lavorazione dei vegetali, primo fra tutti il pomodoro, in base agli studi del CNR e dell'Università di Salerno, per la prima volta sono stati presentati sulla vasta ribalta dei produttori di tecnologie e di materiali, in un accostamento che ha gettato le basi per più intense e approfondite sinergie produttive.

Chiude con bilancio globalmente positivo la prima fiera di filiera per l'industria agroalimentare. 3.500 operatori professionali hanno visitato TIAM-MEDPACK, conclusasi lunedì 25 febbraio alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Gli organizzatori hanno riscontrato l'apprezzamento positivo per l'abbinamento merceologico fra le macchine e attrezzature per il processo di trasformazione agroalimentare e le tecnologie ed i materiali per il confezionamento e imballaggio, in un'esposizione che, in quattro giorni di manifestazione, ha occupato 3 padiglioni con un totale di 200 aziende espositrici.

"Abbiamo riscontrato soddisfazione per la qualità dei contatti stabiliti in fiera sia da parte degli espositori che dei visitatori - evidenzia Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa, società che organizza TIAM-MEDPACK -: un buon numero di aziende afferma di aver avviato trattative concrete, nonostante si stia attraversando una fase economica più riflessiva di quanto ci si potesse attendere". Confermata la validità della formula organizzativa, la prossima edizione, prevista per il 2010, sarà sviluppata incrementando la presenza dei comparti dell'industria agroalimentare che hanno dimostrato maggiore reattività, primo fra questi il settore oleario.

Grande interesse è stato riscosso dai convegni che hanno accompagnato l'appuntamento con TIAM-MEDPACK, spaziando nei diversi temi della fiera, dall'olio al vino, ai materiali innovativi per il confezionamento. In particolare, la fiera si è rivelata un validissimo amplificatore delle eccellenze della ricerca scientifica della Campania in tema di bio-materiali per imballaggio, sia per il convegno che si è svolto nella giornata inaugurale che per l'esposizione nell'area della Regione Campania. I bio-polimeri estratti dagli scarti di lavorazione dei vegetali, primo fra tutti il pomodoro, in base agli studi del CNR e dell'Università di Salerno, per la prima volta sono stati presentati sulla vasta ribalta dei produttori di tecnologie e di materiali, in un accostamento che ha gettato le basi per più intense e approfondite sinergie produttive.

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