Si è parlato del futuro dell'editoria alla quattordicesima edizione di Wan-ifra Italia, la conferenza internazionale dedicata all'industria libraria e alla stampa quotidiana che si è svolta nei giorni scorsi a Firenze. L'evento, organizzato dalla stessa WAN-IFRA, l’associazione mondiale degli editori e della stampa quotidiana, dalla Fieg, la federazione italiana editori giornali, e dalla Asig, l'associazione stampatori italiana giornali, aveva come titolo "il futuro da costruire", un futuro che vedrà sempre nuovi prodotti e servizi dedicati ad una generazione di "nativi digitali", per i quali il web e la comunicazione mobile sono la porta privilegiata di accesso all’informazione; ma, anche, un futuro nel quale il prodotto tradizionale cartaceo manterrà per molto tempo ancora un ruolo centrale nelle strategie delle imprese editoriali. Durante la manifestazione si sono susseguite esperienze e testimonianze dall’Italia e dall’estero, per un settore che da una parte cerca di ottimizzare l’efficienza dei processi produttivi consolidati, come la produzione, la logistica, la pubblicità, e dall’altra guarda ai nuovi mercati ed alle nuove modalità di fruizione dell’informazione, con l’obiettivo di allargare la base dei propri clienti anche a chi si trova più a suo agio con lo schermo di uno smartphone che con le pagine di un quotidiano. La prima sessione dei lavori è stata dedicata alla “produzione snella”, termine che, applicato alla stampa dei giornali, indica le strategie per riorganizzare la produzione degli stabilimenti in presenza di ridotti volumi di copie e di una maggior quantità di prodotti da realizzare durante il giorno sugli stessi impianti che di notte stampano i quotidiani. Spazio è stato dato anche alla presentazione del "Libro Bianco sugli stabilimenti di stampa dei quotidiani in Italia". La seconda giornata è invece stata dedicata ai tempi più propriamente editoriali. Tra i temi trattati, una panoramica dei prodotti per i "nativi digitali", i lettori del 21 secolo.