Alla Scuola Grafica e Cartaria “San Zeno”, in collaborazione con Apig Verona, si è voluto proporre un’analisi della situazione congiunturale di settore offrendo, per quanto possibile, alcune ipotesi di sbocco, chiamando a raccolta imprenditori, tecnici e professionisti.
“Riapriamo un dialogo interrotto forse da troppo tempo, e lo facciamo confrontandoci su un tema scottante, che non può lasciare nessuno indifferente!”. Con queste parole lo scorso giovedì 27 novembre Emanuele Posenato, attuale dirigente di un’importante gruppo industriale grafico veneto e già presidente APIG, ha avviato i lavori della serata culturale e ha moderato l’incontro, tracciando il percorso tra un intervento e l’altro e sottolineando gli aspetti salienti dei singoli contributi. L’evento, tenutosi presso la storica sede dell’Associazione, la Scuola Grafica Cartaria “San Zeno” di Verona, è stato organizzato e promosso in collaborazione con il Distretto Grafico Cartario Veneto e con la Scuola Grafica stessa.
Buona la presenza in sala di imprenditori, professionisti, tecnici e operatori grafici, anche se inferiore alle aspettative degli organizzatori che ne avevano sostenuto la promozione con una massiccia campagna inviti. Complessivamente sono stati un’ottantina i partecipanti, in rappresentanza di oltre quaranta aziende, molte delle quali giunte da lontano, come amici associati di Massa Carrara, Modena e Treviso. Presenti in sala anche Fausto Pagnin, presidente della consorella APIG di Mestre e alcuni rappresentanti dell’Associazione Poligrafici Modenesi, a testimonianza della reciproca attenzione che le differenti organizzazioni associative provinciali si riservano da tempo.
Non rimanere passivi
L’impellente necessità di confrontarsi sulla difficile congiuntura che sta attraversando il settore grafico (e non solo quello) ha trovato un effettivo riscontro nel generale atteggiamento degli imprenditori e degli operatori intenzionati a non rimanere alla finestra a guardare, ben lontani dall’idea di vivere passivamente la difficile situazione, piuttosto determinati a “cavalcare” la crisi.
Un atteggiamento per niente scontato per chi si trova assillato da preoccupazioni che riguardano direttamente la propria continuità professionale ed il futuro della propria impresa. Pensieri e problemi che lasciano in genere ben poco spazio alla cura delle relazioni interpersonali o della crescita culturale e professionale, portando ad una sorta di isolamento professionale ed umano che, proprio lo spirito ed i principi associativi degli enti organizzatori dell’evento, promuovono.
Gli elementi a sostegno dell’urgenza del tema non mancano. L’ormai frequente ricorso alla cassa integrazione o alla mobilità da parte delle piccole imprese artigiane come pure delle aziende di medie e grandi dimensioni, le drammatiche e improvvise chiusure di storiche realtà hanno messo in gravi difficoltà molti colleghi ed amici. Nello specifico dell’area veronese, sede dell’evento, la recente vicenda dell’acquisizione da parte del Gruppo Pozzoni delle attività produttive di Mondadori Printing, non ha certo favorito la tranquillità di una città che fra lavoratori diretti ed indiretti coinvolge quasi duemila persone, alle quali si aggiungono altre settecento posizioni legate alle cartiere cittadine, alle prese con una situazione ancor più difficile, nonostante le ottime performance della principale, Fedrigoni Cartiere, fra le poche realtà nazionali a conseguire risultati operativi soddisfacenti.
Ecco quindi che i temi da enuclea
Alla Scuola Grafica e Cartaria “San Zeno”, in collaborazione con Apig Verona, si è voluto proporre un’analisi della situazione congiunturale di settore offrendo, per quanto possibile, alcune ipotesi di sbocco, chiamando a raccolta imprenditori, tecnici e professionisti.
“Riapriamo un dialogo interrotto forse da troppo tempo, e lo facciamo confrontandoci su un tema scottante, che non può lasciare nessuno indifferente!”. Con queste parole lo scorso giovedì 27 novembre Emanuele Posenato, attuale dirigente di un’importante gruppo industriale grafico veneto e già presidente APIG, ha avviato i lavori della serata culturale e ha moderato l’incontro, tracciando il percorso tra un intervento e l’altro e sottolineando gli aspetti salienti dei singoli contributi. L’evento, tenutosi presso la storica sede dell’Associazione, la Scuola Grafica Cartaria “San Zeno” di Verona, è stato organizzato e promosso in collaborazione con il Distretto Grafico Cartario Veneto e con la Scuola Grafica stessa.
Buona la presenza in sala di imprenditori, professionisti, tecnici e operatori grafici, anche se inferiore alle aspettative degli organizzatori che ne avevano sostenuto la promozione con una massiccia campagna inviti. Complessivamente sono stati un’ottantina i partecipanti, in rappresentanza di oltre quaranta aziende, molte delle quali giunte da lontano, come amici associati di Massa Carrara, Modena e Treviso. Presenti in sala anche Fausto Pagnin, presidente della consorella APIG di Mestre e alcuni rappresentanti dell’Associazione Poligrafici Modenesi, a testimonianza della reciproca attenzione che le differenti organizzazioni associative provinciali si riservano da tempo.
Non rimanere passivi
L’impellente necessità di confrontarsi sulla difficile congiuntura che sta attraversando il settore grafico (e non solo quello) ha trovato un effettivo riscontro nel generale atteggiamento degli imprenditori e degli operatori intenzionati a non rimanere alla finestra a guardare, ben lontani dall’idea di vivere passivamente la difficile situazione, piuttosto determinati a “cavalcare” la crisi.
Un atteggiamento per niente scontato per chi si trova assillato da preoccupazioni che riguardano direttamente la propria continuità professionale ed il futuro della propria impresa. Pensieri e problemi che lasciano in genere ben poco spazio alla cura delle relazioni interpersonali o della crescita culturale e professionale, portando ad una sorta di isolamento professionale ed umano che, proprio lo spirito ed i principi associativi degli enti organizzatori dell’evento, promuovono.
Gli elementi a sostegno dell’urgenza del tema non mancano. L’ormai frequente ricorso alla cassa integrazione o alla mobilità da parte delle piccole imprese artigiane come pure delle aziende di medie e grandi dimensioni, le drammatiche e improvvise chiusure di storiche realtà hanno messo in gravi difficoltà molti colleghi ed amici. Nello specifico dell’area veronese, sede dell’evento, la recente vicenda dell’acquisizione da parte del Gruppo Pozzoni delle attività produttive di Mondadori Printing, non ha certo favorito la tranquillità di una città che fra lavoratori diretti ed indiretti coinvolge quasi duemila persone, alle quali si aggiungono altre settecento posizioni legate alle cartiere cittadine, alle prese con una situazione ancor più difficile, nonostante le ottime performance della principale, Fedrigoni Cartiere, fra le poche realtà nazionali a conseguire risultati operativi soddisfacenti.
Ecco quindi che i temi da enuclea
Alla Scuola Grafica e Cartaria “San Zeno”, in collaborazione con Apig Verona, si è voluto proporre un’analisi della situazione congiunturale di settore offrendo, per quanto possibile, alcune ipotesi di sbocco, chiamando a raccolta imprenditori, tecnici e professionisti.
“Riapriamo un dialogo interrotto forse da troppo tempo, e lo facciamo confrontandoci su un tema scottante, che non può lasciare nessuno indifferente!”. Con queste parole lo scorso giovedì 27 novembre Emanuele Posenato, attuale dirigente di un’importante gruppo industriale grafico veneto e già presidente APIG, ha avviato i lavori della serata culturale e ha moderato l’incontro, tracciando il percorso tra un intervento e l’altro e sottolineando gli aspetti salienti dei singoli contributi. L’evento, tenutosi presso la storica sede dell’Associazione, la Scuola Grafica Cartaria “San Zeno” di Verona, è stato organizzato e promosso in collaborazione con il Distretto Grafico Cartario Veneto e con la Scuola Grafica stessa.
Buona la presenza in sala di imprenditori, professionisti, tecnici e operatori grafici, anche se inferiore alle aspettative degli organizzatori che ne avevano sostenuto la promozione con una massiccia campagna inviti. Complessivamente sono stati un’ottantina i partecipanti, in rappresentanza di oltre quaranta aziende, molte delle quali giunte da lontano, come amici associati di Massa Carrara, Modena e Treviso. Presenti in sala anche Fausto Pagnin, presidente della consorella APIG di Mestre e alcuni rappresentanti dell’Associazione Poligrafici Modenesi, a testimonianza della reciproca attenzione che le differenti organizzazioni associative provinciali si riservano da tempo.
Non rimanere passivi
L’impellente necessità di confrontarsi sulla difficile congiuntura che sta attraversando il settore grafico (e non solo quello) ha trovato un effettivo riscontro nel generale atteggiamento degli imprenditori e degli operatori intenzionati a non rimanere alla finestra a guardare, ben lontani dall’idea di vivere passivamente la difficile situazione, piuttosto determinati a “cavalcare” la crisi.
Un atteggiamento per niente scontato per chi si trova assillato da preoccupazioni che riguardano direttamente la propria continuità professionale ed il futuro della propria impresa. Pensieri e problemi che lasciano in genere ben poco spazio alla cura delle relazioni interpersonali o della crescita culturale e professionale, portando ad una sorta di isolamento professionale ed umano che, proprio lo spirito ed i principi associativi degli enti organizzatori dell’evento, promuovono.
Gli elementi a sostegno dell’urgenza del tema non mancano. L’ormai frequente ricorso alla cassa integrazione o alla mobilità da parte delle piccole imprese artigiane come pure delle aziende di medie e grandi dimensioni, le drammatiche e improvvise chiusure di storiche realtà hanno messo in gravi difficoltà molti colleghi ed amici. Nello specifico dell’area veronese, sede dell’evento, la recente vicenda dell’acquisizione da parte del Gruppo Pozzoni delle attività produttive di Mondadori Printing, non ha certo favorito la tranquillità di una città che fra lavoratori diretti ed indiretti coinvolge quasi duemila persone, alle quali si aggiungono altre settecento posizioni legate alle cartiere cittadine, alle prese con una situazione ancor più difficile, nonostante le ottime performance della principale, Fedrigoni Cartiere, fra le poche realtà nazionali a conseguire risultati operativi soddisfacenti.
Ecco quindi che i temi da enuclea