Dopo il successo di drupa nella primavera del 2016, il quarto report annuale “Global Trends” testimonia che la stampa, a livello globale, si sta riprendendo bene dalla doppia sfida della crisi economica del 2007/2008 e del passaggio strategico verso sistemi di comunicazione digitali.
Selezionati fra i senior manager che l’anno scorso hanno visitato drupa, circa 850 stampatori e oltre 300 fornitori in rappresentanza di tutte le regioni e di tutti i mercati hanno partecipato al sondaggio condotto da Printfuture, una società specializzata in consulenza e ricerche di mercato nell’ambito della stampa.
LA FIDUCIA NEL FUTURO
A livello globale, il 42% degli stampatori ha descritto la propria attività in “buone” condizioni economiche nel 2016, mentre appena l'11% ha riportato “poveri” risultati, con un saldo netto del + 31%, il più alto risultato globale registrato della serie di rapporti annuali. Le prospettive per il 2017 sono migliori con un saldo netto del + 46%.
Tuttavia, le differenze tra mercati e regioni stanno crescendo. I settori del packaging, con un saldo netto del + 39%, e del funzionale industriale/decorativo, con un + 34%, si dimostrano i più solidi, seguiti dalla stampa commerciale con un + 26% e dall’editoria con un 23%. Il Nord America è ancora una volta la regione più forte, con un saldo netto del + 49%, seguita da Europa e Australia/Oceania con un + 33%, America Centrale e del Sud + 29%, Asia + 20%, Medio Oriente 19% e Africa - 3%, il primo saldo netto negativo di tutta la serie di rapporti.
Per quanto riguarda i dati di performance finanziaria sottostanti, gli stampatori hanno riportato un modello ben consolidato di caduta dei prezzi e di margini risicati, compensato da un aumento dei ricavi sostenuti da una maggiore richiesta. In termini di stampa convenzionale, i trend della riduzione di tirature e lead time e dell’aumento del numero di lavori gestiti continuano a consolidarsi.
LA STAMPA DIGITALE
La novità di quest’anno è stato il possibile rallentamento nella crescita storica dell’incidenza del volume d’affari della stampa digitale (il 28% degli stampatori nel 2015 ha dichiarato che più del 25% del proprio fatturato derivava dal digitale, mentre il dato per il 2016 è stato del 27%). Tuttavia, la stampa digitale ha una presa crescente sulla stampa a getto d'inchiostro per numerose applicazioni nel settore funzionale, passando dal 61% nel 2014 al 74% nel 2016. Allo stesso modo, il digitale continua a crescere rapidamente nella stampa commerciale, ad esempio con gli impianti per la stampa di grande formato cresciuti dal 37% del 2013 al 50% nel 2016. La tanto discussa crescita della stampa digitale sugli imballaggi sta finalmente iniziando, con il 34% degli stampatori di packaging che ormai offrono servizi di stampa digitale, rispetto al 24% nel 2014, nonostante la domanda sia ancora irregolare.
Ancora più sorprendente è stata l’evidente diminuzione a livello globale del numero di installazioni Web to print, dal 26% nel 2015 al 23% nel 2016. Questo calo non è stato uniforme, infatti in Asia il Web to print è aumentato, ma in alcune regioni come il Nord America e l’Australia/Oceania questa diminuzione è stata decisiva.
I PIANI DI INVESTIMENTO
Per quanto riguarda i piani di investimento di capitale, il 42% ha speso di più negli ultimi 12 mesi e solo l'11% ha investito meno, con un saldo netto del + 31% per il 2016 e una previsione del + 41% per i piani del 2017. Questo trend positivo si è verificato nella maggior parte delle regioni, fatta eccezione per il Medio Oriente con appena il + 5% nel 2016. Per la prima volta la priorità numero uno a livello mondiale è stato il finishing, seguito a poca distanza da nuove macchine da stampa e poi da soluzioni PrePress/Workflow/MIS, un forte segnale dell’importanza dell'automazione.
A proposito dei piani di investimento per le macchine da stampa, infine, le offset a foglio hanno guidato il mercato, seguite dalle stampanti toner a colori a foglio. Ciascuno dei quattro mercati ha avuto una diversa priorità di investimento: per il commerciale, le stampanti digitali toner a colori a foglio; per l’editoria, le offset a foglio; per il packaging, le flexo; per il funzionale, le digitali inkjet a colori a bobina.