ThermoFuse di Agfa cambia le regole dei CtP

27 ottobre 2010
Con la tecnologia ThermoFuse, Agfa si propone di eliminare tutte le variabili che influiscono sulla qualità di produzione delle lastre offset per un risultato ottimale.

ThermoFuse CtP

Il livello successivo nella produzione di lastre offset digitali

Esattamente come il computer-to-plate ha eliminato le variabili derivanti dall’esposizione del film, dal trattamento e dalla copiatura su lastra, la tecnologia ThermoFuse di Agfa Graphics ha reso possibile l’eliminazione delle rimanenti variabili che esistono nella tecnologia computer-to-plate tradizionale, l’esposizione ed il trattamento. ThermoFuse, utilizzata nelle lastre Agfa Azura TS ed Amigo TS, è il livello successivo di riproduzione digitale per le lastre offset. Non ci sono chimici utilizzati nel processo di produzione. E’ solo il raggio laser del CtP che si occupa di formare l’immagine sulla lastra. La tecnologia ThermoFuse permette la preparazione di lastre digitali senza avere ulteriori complicazioni provenienti dalla chimica ed offre una via di crescita verso futuri sistemi CtP.

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Confronto tra tecnologia CtP tradizionale e ThermoFuse

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Il CtP diventa veramente digitale

Come rimuovere le variabili del trattamento chimico

La scrittura digitale delle lastre come è strutturata oggigiorno, forma un’immagine latente sulla lastra esposta, utilizzando il calore o la luce di un laser. Questa immagine è detta latente in quanto non è ancora pronta per la stampa. Può inoltre essere visibile o meno sulla lastra. Lo sviluppo chimico trasforma l’immagine latente in una immagine durevole e visibile, come è necessario per la stampa offset. Anche se lo sviluppo chimico è un processo strettamente controllato ed automatizzato resta comunque aperto a possibili errori in quanto è comunque un processo analogico. L’effetto del chimico sull’immagine è variabile e dipende dalla temperatura e dall’esaurimento del chimico stesso, dalla velocità alla quale la lastra è trattata, dalla accortezza con la quale la lastra viene sciacquata e gommata con gomma protettiva ed anche in alcuni casi dalle fasi di pre-cottura e pre-lavaggio. Il trattamento chimico è tipicamente un processo analogico più che digitale. Non importa quanto attentamente siano controllati i parametri, è solo possibile restare all’interno di date tolleranze e tutto può cambiare con le variazioni di emulsione.

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Il laser è l’unico responsabile nella formazione dell’immagine stampante

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Come funziona la tecnologia ThermoFuse?

La tecnologia di scrittura ThermoFuse, a differenza di quella CtP convenzionale, non si basa su processi analogici. Utilizzando l’alto potere dei laser odierni, delle particelle termoplastiche ultra sottili sono fuse tra loro per creare un immagine stampante robusta sulla superficie in alluminio di una tipica lastra offset. Il tutto in una sola fase totalmente digitale. Questa imagine non necessita di sviluppo. E’ immediatamente pronta, appena finita la fase di scrittura. Nessuno dei passaggi successivi può alterare questa immagine appena creata. L’immagine creata sulla lastra è esattamente quella che andrà a stampare in macchina. In altre parole, ThermoFuse è al 100% digitale.

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Particelle termoplastiche esposte dal laser

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L’unica cosa rimanente da fare è rimuovere le particelle che non hanno formato l’immagine stampante, con una fase di lavaggio. ThermoFuse utilizza uno strato singolo di emulsione e subito al di sotto di questo strato c’è l’alluminio della lastra.

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Lavaggio per rimuovere le parti non esposte

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I benefici della tecnologia ThermoFuse

Una lastra ThermoFuse non richiede trattamento chimico. Non è una lastra che si sviluppa in macchina da stampa e non soffre delle limitazioni di questa tecnologia, come ad esempio l’immagine poco visibile sulla lastra, tiratura limitata e non stabile, variazioni nella stabilità della “sviluppatrice” ovvero della macchina da stampa. L’approccio di thermoFuse è di fornire da subito benefici reali rispetto alle tecnologie tradizionali e soprattutto immediatamente visibili e riscontrabili.

  • 100% digitale
  • Superficie di stampa in alluminio
  • Non ablativa
  • Tecnologia reale e disponibile
  • Un passo certo verso il futuro
  • Facile da utilizzare
  • Immagine stampante visibile e verificabile
  • Eliminazione di tutte le variabili dei CtP convenzionali
  • Soluzione di lavaggio a base di gomma, ma non sviluppo
  • Ingombri ridotti
  • Ecologica
  • Resistente in stampa e sulla macchina da stampa

ThermoFuse è stata concepita con l’ecologia in primo piano. Le lastre hanno un singolo strato di emulsione molto sottile e robusto, basato su una soluzione acquosa. Le particelle termoplastiche sono chimicamente inerti. Il pH della gomma di lavaggio per Azura TS è ad esempio molto simile a quello dell’acqua del rubinetto.. La gomma non contiene agenti corrosivi o alcalini o solventi.

ThermoFuse non è ablative e quindi non deve essere esposta in appositi platesetters. In pratica può essere utilizzata in tutti i CtP presenti sul mercato.

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:Amigo TS per alte tirature e prestazioni elevate

Basandosi sulla tecnologia ThermoFuse Agfa Graphics è andata oltre ed ha creato Amigo TS. L’obbiettivo era di offrire una lastra che fosse facile da utilizzare e di qualità, ma che avesse anche prestazioni che potessero soddisfare aziende con maggiori volume di produzione.

Ovviamente il concetto delle particelle termoplastiche non è stato abbandonato. Al contrario, con Amigo TS le particelle sono state utilizzate con concentrazioni maggiori e dimensioni inferiori. Il risultato è stato di ottenere una lastra più sensibile e più resistente, che utilizza una soluzione speciale di pulizia al posto della semplice gomma. Anche in questo caso non si tratta di uno sviluppo chimico in quanto non modifica in alcun modo l’immagine latente scritta dal raggio laser.

A differenza di Azura TS, Amigo TS può essere cotta per migliorare le caratteristiche di resistenza in stampa. In condizioni standard Amigo TS resiste per circa 200K copie senza cottura e fino a 600K copie con la cottura. Circa il doppio (senza cottura) e sei volte (con cottura) rispetto ad Azura TS. La qualità di stampa non cambia e si posiziona sempre al massimo livello, permettendo riproduzioni stocastiche ed anche con il famoso retino Agfa Sublima.

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